Creato da anais_82 il 12/09/2005
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Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 24 Ottobre 2005 da anais_82

Messaggio dedicato a Drugo. Ma anche a tutti voi.

Inutile ripeterti ogni volta quanto mi inebriano e fanno sagnare le tue parole, oh Drugo, ma non posso evitarlo. Non riesco a trattenermi quando devo e voglio esprimere stima ed emozioni! Mi offri sempre molti spunti, più di quanto tu creda e accompagni la mia fantasia in viaggi e vortici meravigliosi e fantastici, di cui non sempre, per ovvi motivi, scrivo. Penso spesso alle foglie, che più che mai si fanno protaginiste in questa stagione, tramutando il loro colore smeraldo e pacato in un fuoco ardente,ma languido, malinconico, a volta straziante. Spesso mi sono seduta su di una panchina ai piedi di un albero e cercavo disperatamente con lo sguardo la foglia più bella e insicura, quella più prossima all'abbandono di se stessa, del proprio ruolo su quel ramo, e una volta individuata rimanevo lì, a fissarla, aspettando trepidante, e con un pizzico di sadismo, il momento del distacco. In quel frangente di tempo, cercavo, in modo confuso e impetuoso, di immaginare tutto ciò che quella foglia avesse vissuto fino a quel momento. La gente vista passare sotto di lei, il canto degli uccellini rannicchiati nel ramo accanto, i balli lenti o sfrenati indotti dall'umore del vento, mi chiedevo cosa potesse aver provato durante e dopo un acquazzone, se le facesse piacere o se si sentisse in estremo pericolo. Mi chiedevo se sentisse scorrere la linfa nelle sue stupende, meravigliose, intriganti venature, se si sentisse viva, se si rendesse conto di essere tanto bella. Se sorrideva quando un piccolo bruco passeggiava sulla sua superificie e se sentisse dolore o solletico se le dava un morsettino...
Che moltitudine di pensieri può suscitare una foglia...
Di quale stupore e bellezza può riempire un cuore semplicemente con quel suo diventar rossa e implorante al giunger del freddo. Quali semplici e tenere emozioni suscita quando è appena nata, così piccola, indifesa, fresca e ancora ingenua.
A volte mi piace pensare che una foglia possa conoscere vita, morte e miracoli di alcune persone. Si, per esempio quando un albero si allunga fino alla finestra di un'abitazione, ci sono delle foglie che, possono spiare all'interno di questa finestra, spiare le abitudini, gli orari, la vita delle anime che li abitano. Così una semplice fogliolina, saprà quando sarà il momento del risveglio di "lei", che si alza sempre dieci minuti prima del suo uomo per preparargli la colazione,e con ancora i capelli arruffati sorride compiacente, mentre mette con gesti lenti il caffè nella moka, e spia con un occhio socchiuso fuori dalla finestra, giungendo con lo sguardo, senza saperlo, proprio lì a quella fogliolina che la sta guardando, osservando. Poi, vede comparire "lui" tutto arruffato, appiccicato dal sonno, che non lo ha ancora del tutto abbandonato. Arriva in cucina e abbraccia la sua donna che amorevolmente da anni gli prepara la colazione, allora si siedono assieme uno di fronte all'altra sorseggiando piano il loro caffè con un goccio di latte. Poi lui alza lo sguardo e si accorge che è tardi e deve vestirsi per andare a lavorare, allora , dopo aver dato un breve,ma intenso bacio a lei, si precipita in bagno a lavarsi. Lei, compiaciuta di quella mattina come tutte le altre, sa di avere ancora un pò di tempo in più per vestirsi.Però raggiunge lui in bagno e si lava i denti, poi la faccia, le ascelle, mentre lui, come un fulmine, è già passato al dopobarba...anche se a lei piace quando se la lascia crescere un pò! Mentre lei finisce la sua toilette mattutina, lui è già vestito e pronto per uscire "ciao amore mio, ci vediamo stasera, se riesco a prenazo ti chiamo, ti amoooo" e lei " certo tesoro, buon lavoro"..."anche a teeeeeeeee". E così lui è fuori di casa, mentre lei si ferma 2 minuti a alla finestra, da un'occhiata all'orologio e con calma e tranquillità si avviva verso il momento della vestizione, inserisce un cd nello stereo ed ecco che parte il momento più divertente della mattina. A suon di musica lei sceglie, estrae e butta sul letto, i vestiti che ha deciso di indossare quel giorno, ovviamente sempre in base all'umore, e sempre a suon e ritmo di musica si muove da un angolo all'altro della camera da letto, infilando prima una gamba , poi l'altra nei jeans, rischiando ogni tanto di capitolare a terra.Dopodichè si infila la camicia, quella rossa oggi, si sente peperina, gli orecchili pendenti e allegri, le decolltè dello stesso colore della camicia e col tacco mediobasso, una spruzzatina di profumo, poi controlla se in borsa ha tutto quello che le occorre, ed esce, lasciandosi alle spalle le tazzine della colazione nel lavandino...non aveva voglia di lavarle. E con il buonumore mattutino si dirige serena al proprio lavoro. Allora la fogliolina rimarrà un pò triste tutto il giorno, perchè non vedrà movimento in quella piccola,ma accogliente dimora, riscaldata sempre dall'amore dei due e così passano inesorabili e lunghissime 8 ore...fino a che verrà destata dal famigliare rumore della chiave nella serratura!Eccoli, sono loro, tornano quasi sempre insieme, lui esce prima dal lavoro e passa a prendere lei, a piedi, così per tornare si fanno anche una passeggiata col sole morente,ma così romantico. Posate borse, giacche e pensieri del lavoro, i due si abbandonano ad appassionate effusioni e manifestazioni d'ampre, per poi ritrovarsi un corpo e un desiderio unici, aggrovigliati, assetati l'uno dell'altra, amanti, complici, intensi, felici di essere insieme. Poi la fogliolina dopo aver assistito timidamente e un pò imbarazzata a quest'ora d'amore, li segue con lo sguardo, mentre si dirigono in cucina, dove lei si presta a preparare la cena, mentre lui le parla, le dice frasi dolci, innamorate, riconoscenti e lei, ancora intrisa e sognante dopo l'amore, lo ascolta e lo venera, orgogliosa del suo uomo. E la povera fogliolina, mentre osserva tutto questo si chiede come può mai essere vivere delle cose del genere, in quel modo, in quella casa, cosa si prova. Ma dopo un attimo di sconforto, si compiace di poter vivere la natura, l'atmosfera e la vita in un modo tutto particolare, tutto suo, che nessun essere umano potrà mai immaginare.Si sentirà compiaciuta di poter essere l'unica ad assorbire ogni mattino le primissime e timide goccie di luce, ad essere l'unica a poter vantare un cristallino ed elegante vestito di fresca rugiada, l'unica a poter osservare tutto ,ma proprio tutto il mondo che la circonda, l'unica a poter osservare dall'alto, captando ogni minimo particolare, i gesti, gli aliti, le parole delle persone che tutti i giorni passano, sotto di lei. E' lei che può vantare l'emozione di sentire il cambiamento delle stagioni e farsi sentore di queste, trasformando fiera il suo colore. Dunque, dopo queste riflessioni su se stessa, torna felice e tranquilla ad osservare questo diverso modo di vivere, curioso, complicato, insodddisfatto, amorevole, litigioso, complice, domestico proprio dell'essere umano. Non  riuscendo a trovare il senso di quella scatola animata che gli uomi chiamano televisione, e che usano per svagarsi, quando lei trova così magnifico svagarsi osservando le lente, dondolanti attività e meraviglie della sera...la luce che cala lentamente, i negozi che abbassano le loro serrande, gli ultimi instancabili lavoratori avviarsi verso casa, coppiette che passeggiano, uccellini che si stringono per scaldarsi, il cielo assumere le tinte più belle del rosso, per poi diventare viola ed infine blu, di quel blu profondo e immenso che lo fa diventare magico, quando improvvisamente appare la prima stella, lassù, in alto, tanto lontana, ma così vicina al cuore...

 
 
 
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