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Alla Sera - Ugo Foscolo
Post n°14 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da classe2b.signa
Forse perché della fatal quiete fatal quiete
LINGUAGGIO Questa poesia è scritta in endecasillabi. Ci sono quattro strofe, le prime di quattro versi e le ultime due di tre versi. Questa struttura viene chiamata “Sonetto”. Le rime sono alternate . Ci sono delle personificazioni: la sera è personificata per tutta la poesia, perché il poeta le parla come ad una persona, e si dicono di lei le cose che si direbbero solo di un essere umano. Per esempio: le nuvole “Ti corteggian liete’’, come se la sera fosse una donna da corteggiare, oppure ‘’Sempre scendi invocata”. “Reo tempo”, cioè ‘’Tempo malvagio’’ è una personificazione della storia, come se la storia potesse essere buona o cattiva. ‘’Tenebre inquiete’’ è una personificazione delle tenebre. Ci sono delle metafore: ‘’Spirito guerrier’’ vuol dire carattere duro e forte. E’ come se si potesse immaginare l’anima del poeta come un guerriero pronto a battersi. ‘’Nulla eterno’’ e ‘’Fatal quiete’’ sono metafore della morte: Foscolo vuole rappresentare la morte come qualcosa di calmo ed eterno, dove tutto sparisce per sempre. Ci sono degli enjambement forti ai versi: 5-6, 7-8, 10-11, 13-14. Gli enjambement sono molti e i punti sono pochi perché il poeta vuole far scorrere il discorso come se non fosse diviso in versi: vuole far sentire poco le rime. Ci sono delle ripetizioni: ‘’E quando’’ viene ripetuto due volte perché introduce due immagini diverse della sera. C’è l’allitterazione della S che richiama il titolo (‘’Alla sera’’) e della R.
SIGNIFICATO Questa poesia è pessimista perché fin dall’inizio il poeta desidera morire. Questo ci fa notare (insieme all’ultimo verso “Spirito guerriero”) un aspetto del carattere di Foscolo: è un uomo forte e non ha paura della morte, anzi, la accetta. Tutta la poesia è un grande paragone tra la sera e la morte. 1) Perché alla sera, quando ci si addormenta, ci si dimenticano gli affanni del giorno, e anche nella morte ci si dimenticano i problemi della vita. 2) Perché il buio della sera fa pensare al buio della morte e della tomba. 3) Perché la sera, come la morte è quiete e silenzio: il giorno, come la vita, è pieno di movimento, ma la sera scende finalmente il silenzio in cui ci si può riposare 4) La sera è la fine del giorno, e così la morte è la fine della vita. Per Foscolo dopo la morte non c’è nulla,lui non crede nell’aldilà: però crede che, come nel sonno c’è riposo senza pensieri, così anche nella morte non ci sarà nessun ricordo della vita, ci sarà solo il nulla e quindi non si soffrirà più. Per Foscolo la morte rappresenta il desiderio di riposo da un periodo molto duro della sua vita, in cui è stato esiliato, è stato deluso dal comportamento di Napoleone ed ha visto cadere tutti i suoi ideali ( per questo parla di quel periodo di vita come di “Reo tempo”). Inoltre per Foscolo la morte è anche speranza di tornare a casa poiché non può tornare né a Venezia né a Zacinto da vivo,spera di esserci almeno sepolto da morto, così sua mamma e i suoi amici potranno almeno venire a trovarlo al cimitero e ricordarsi sempre di lui (per Foscolo infatti la tomba aiuta a ricordare la persona cara). Ma forse nel finale c’è anche un po’ di rimpianto per quella forza, quello “Spirito Guerriero” che gli causa tanti dolori, ma lo fa sentire vivo. |
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