i racconti di anjk

"Dottore.... non pensavo fosse vero.... credevo fosse come ogni volta che appariva quella donna... invece.... invece..... ma che ho fatto?.... che ho fatto???.... è tutto vero... cos'ha in mano?... che mi vuol fare?"

"Stia tranquilla... Angela.... è solo un tranquillante... si fida di me vero?"

"Sì.. dottore... sì...sì"

"Angela sta sanguinando, le faccio una piccola iniezione... e verrà in ospedale... dobbiamo suturare... io verrò con lei, va bene?"

"Ho paura della puntura... faccia piano per favore.... in ospedale?..... ma poi torno qui subito?"

"Un paio di giorni e sarà ancora a casa, daccordo?..... ecco fatto!... le ho fatto male?"

"No... è stato bravo... ma dottore... ho sonno... tant....."

Non fa neppure in tempo a finire la frase che Angela si addormenta come una bambina... il medico fa cenno ai barellieri che la accomodano sull'ambulanza che l'accompagna all'ospedale... reparto neurologia.

L'indomani quando Angela/Anja si sveglia non ricorda nulla di quanto accaduto la notte precedente... vicino a lei il marito.

"Come va?.... ti senti meglio?"

"Certo, mi sento benissimo.... ma perchè ho la flebo?.... perchè sono qui?"

Poi si tocca.....

"Che sono questi cerotti.... che è successo?"

Oscar, cerca di deviare il discorso... poichè il medico stava arrivando e sicuramente sapeva meglio di lui come spiegarle perchè era lì.

Angela si tocca.... ovunque...

"Perchè non ho più i capelli?.... chi me li ha tagliati?..... perchè?.... perchèèèè?

Per fortuna il medico è arrivato prima del previsto.... menomale, perchè Oscar non sa più che dirle, i due uomini parlano fitto fitto per qualche minuto... poi il marito esce dalla stanza per lasciarli soli.

"Angela.... come si sente?"

"Sono solo un poco confusa, non capisco che ci faccio qui.... come ci sono arrivata... perchè ho questi cerotti..... ma sopratutto vorrei sapere chi mi ha tagliato i capelli..."

Il medico con molta delicatezza le racconta dell'autolesionismo che s'è procurata la notte precedente... le racconta di come l'ha trovata il marito sanguinante, della versione che lei appena compiuto il gesto ha dato al marito.... di come lei s'è ferita con le forbici per tagliarsi i capelli.... che i medici sono stati costretti a raderle a zero per poterla medicare..... gli racconta dello specchio rotto.... e dei punti che hanno dovuto praticarle sulle ferite... ma sopratutto gli racconta della scena da film horror che s'è lui stesso trovato di fronte, quando il marito l'ha chiamato in piena notte.

"Angela.... lei mi preoccupa... c'è qualcosa che le scatta all'improvviso... che è pericoloso per lei... e forse anche per chi le sta accanto... quello che le è capitato stanotte, poteva anche sfociare in qualcosa di più pesante.... io non posso, ne voglio far finta di nulla.... le ho detto e le ripeto, che non la lascerò sola..... ed appunto per questa mia promessa, che almeno per il momento lei dovrà restare qui.... e sottoporsi alle cure del caso"

"No... no... non ci resto... lei sta scherzando vero?"

"No angela non scherzo, è per il suo bene...."

"Mio marito che dice?....."

"Suo marito è preoccupatissimo..... davvero Angela.... le vuole bene e vuole che lei stia bene....."

"Quanto dovrò stare qui?......"

"Almeno un mesetto..... però badi, non è in carcere.... no so se c'è qualcosa che posso fare, mi dica pure..."

"Posso farmi portare il mio portatile?...... "

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"Certo che sì..... così potrà passare un poco il tempo!"

Angela inizia così un periodo sotto osservazione presso il reparto neurologia dell'ospedale dove opera il Dottor......... periodo in cui alterna periodi di normalità ad altri di incontrollata schizofrenia della quale non se ne capisce l'origine... dei suoi ricordi circa l'incidente occorso a Marco e di quella notte che ha motivato il suo immediato ricovero, nessuna traccia, per cui alla fine, viene dimessa con l'impegno di un controllo costante presso la struttura stessa.

Da quel giorno Angela sembra non aver alcun interesse per uscire dalla sua vita quotidiana ed il suo unico svago pare essere il computer, ci passa intere giornate chiacchierando col mondo intero e con lo sguardo fisso allo stesso su una finestra alternativa che apre quando qualcuno guarda quello che sta facendo... il marito si preoccupa, poichè non riesce a comprendere come mai faccia sempre quello stupido gioco: il "Click di Mahjongg" fino ad addormentarsi sulla tastiera... ma in realtà, è come se davanti al monitor ci fossero due persone che distintamente fanno diverse azioni.... Angela inconsapevole paravento di Anja che ne sta bypassando tutte difese per prendere il dominio sulle due personalità.

Anja che in una sorta di carosello virtuale intreccia rapporti molto intimi con tantissimi uomini... solo per il gusto di essere, di sentirsi viva, amata... in cerca di non si sa quale elemento che la porti a dire basta a tutto questo.

Anja che pur non muovendosi da quelle quattro sicure mura, riesce ad annientare lo spirito di Angela...

Anja che riesce a far impazzire qualunque uomo....

Anja che gioca a fare la seduttrice.... che gioca con i sentimenti, senza rendersi conto del male che provoca e che si provoca.

Anja che non esita a mostrare le sue grazie per arrivare allo scopo.... Anja, intelligentissima, che sa adeguarsi a qualsiasi discorso.

Anja che qualunque uomo vorrebbe al suo fianco.... e lei che gode del godimento altrui.

Il tutto pare restare dentro questo irreale contesto, ma non è così.... controlla ogni passo... ogni tempo.... sul quando poter uscire dal corpo di Angela... per vivere le sue sensazioni...

Ed è così, che conosce Angelo dirigente di una famosissima banca.... è così, che pur sapendo che non certo il tipo di uomo che piace a lei... lo irretisce al punto di fargli perdere completamente la testa, pur sapendo che è porcello nel vero senso della parola, lo asseconda..... solo per avere una freccia al suo arco in caso di bisogno.

Assieme a lui, in chat sperimenta le cose più oscene.... mentre lui dall'altro capo osserva ciò che lei fa.... lei ne aprofitta sapendo che lui non è un uomo completo perchè non prova piacere se non in questi inusuali modi... lui impazzisce anche, solo nel sentire la sua voce... e non passa giorno senza che la cerchi.... ma d'altro canto la voce di Anja è davvero un armonia di toni... sensuale come una foglia di rosa nel suo cadere dolcemente sulla pelle di un bimbo... accattivante come il più bello degli angeli cattivi.... rassicurante come il migliore degli angeli buoni..... ed eccitante come l'insieme dei sensi.

Ma Angelo non è il solo.... Anja ha un intera agenda stracolma di numeri di uomini... tutti molto istruiti... e tutti con una posizione sociale di elevato livello... Paolo, è uno di questi.... dirigente presso la Polizia di Stato di stanza a Roma.

Il suo primo contatto con Anja, è stato con un suo nick di comodo attratto dalla descrizione di lei che dava in quel messenger che diceva più o meno così: "Ciao, sono Marika..... ho i capelli lunghi fino al sedere... cosa usereste tra: Spazzola... Pettine... Forbici.... Rasoio."

Paolo, probabilmente pensava fosse un trucco per adescare uomini.... ed Anja la prima sera gli ha lasciato credere qualsiasi cosa... ma poi, forse perchè percepiva la sincerità di Paolo... gli ha detto la verità e cioè che quel nick le serviva solo per selezionare i suoi amici....eh sì, perchè ora Anja seleziona il meglio dalla rete, secondo dei canoni che si è prefissata.... esclude, quelli che cercano solo sesso per una volta e via.... le persone che non riescono a tenere un dialogo continuo.... e per giunta, devono superare una sorta di test iniziale, durissimo dove lei tratta gli uomini nel peggiore dei modi...

Sì...Anja ha scoperto il trucco per sedurre il meglio del meglio..... sempre.... tutto quello che Angela non ha mai saputo fare.

E quando sentono la voce.... è sempre la stessa cosa per tutti ed il vibro del cellulare.... è sempre in funzione proprio come ora:

"Pronto!"

"Finalemente..... finalmente rispondi.... sai chi sono?"

"Certo che so chi sei!...... come va?"

Anja, manco ha capito chi c'è dall'altro capo del telefono, ma con grande maestria, all'inizio sta sul vago... e con semplici domandine... durante la conversazione, quando capisce con chi sta parlando allora si sbottona un poco di più..... mai, confondere le cose di un uomo con quelle di un altro.... e per lei non è certo facile.. con tutti gli uomini col quale conversa...

"Anja.... mi chiedevo se ti andasse di uscire a bere qualcosa con me.... una di queste sere... "

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Ci pensa un attimo e risponde..

"Ma certo... Fabio, penso che martedì o percoledì sera.... possiamo farlo tranquillamente"

"Grande.... e senti.... a tuo marito che dici?... che t'inventi?"

"Pensavo di dire che ho deciso dopo tanto tempo di andare ad una delle cene che fanno le mie colleghe d'ufficio... magari.. vieni un poco prima che loro si trovano... così lascio la macchina lì, nel caso passi di lì, lascerò credere che sono andata in macchina con loro.... però, devi riportarmi lì prima che ritornino ok?"

"Sei fantastica.... pensi proprio a tutto..... ma senti.... ti lascerai almeno dare un bacio... anche se so che non vuoi?

"Smettila...... mercoledì vedremo... ok?"

"Allora è deciso.... mercoledì?... "

"Sì alle 21 ok?"

"Alle 21 sarò lì, puntualissimo... ora devo lasciarti.... sono al lavoro... in bagno."

Fabio... non è un eccezione tra i suoi contatti..... ma a lei piace tantissimo.... alto, fisico scolpito... viso attraente un sorriso accattivante... una voce che ti prende..... ma sin'ora l'ha visto solo in foto e sentito per telefono.... lei desidera quanto lui avere un contatto fisico.... ma guai a far capire ad un uomo che ti interessa... lo ho hai perso prima di averlo conquistato.

Anja è di nuovo sorridente... pensa che sta ritornando a vivere, l'unico ostacolo è Angela, con quel suo essere perfettina in ogni cosa.... le magliette perfettamente stirate e piegate nei cassetti, non una briciola a terra, mai polvere sui mobili... la pasta sempre cotta al punto giusto... i capelli senpre legati... precisa al lavoro... amorevole col figlio e col marito.... insomma una vera palla.

L'indomani Anja richiama Fabio dicendogli che non se la sente di uscire la sera.... ma solo perchè non sa come giustificare il fatto che lei non esce mai la sera, ma sopratutto il fatto che ha sempre rifiutato gli inviti dei colleghi di lavoro perchè li ha sempre ritenuti dei perfetti idioti.

"Scusami Fabio.... davvero, non vorrei che tu pensassi che non voglio conoscerti di persona.... anzi, mi spiace tantissimo... mi sarebbe davvero piaciuto..."

"Vabbè dai... mica avevi detto che avresti potuto essere libera anche il pomeriggio.... che ne dici allora se anticipiamo.... ?"

"Davvero... puoi? sai che facciamo?... ci troviamo a metà strada... non so, per esempio a Lodi.."

"Dimmi dove... tu che strada fai?"

"La via emilia la conosci?"

"Io prendo l'autostrada.."

"Bene allora esci a Pieve Fissiraga... appena fuori dal casello vedrai un grosso centro commerciale... il Bennet"

"So dov'è allora ci troviamo lì?... dimmi tu a che ore ti è più comodo io mi prendo l'intera giornata di riposo."

"Ok allora lì alle tre... il mio numero ce l'hai... chi arriva per primo fa uno squillo..."

Arriva mercoledì e puntuali si incontrano nel luogo convenuto...

"Dove sei Anja?... io sono al n°13 in fondo dove si mettono i carrelli"

"Aspettami lì che arrivo"

Anja parcheggia la sua macchina accanto a quella di Fabio..

"Senti Fabio.. entri con me?... ho detto a mio marito che venivo a fare un giro e mi ha chiesto di comprare un paio di cose... ci metto pochissimo giuro."

"Va bene.... però vieni qui un secondo... non scappare"

"Non scappo.... ma sei molto bello.... davvero... non rendi in fonto quanto da vivo... ma fammi vedere un attimo!"

"Ma ... Anja che fai?.... mi stai slacciando i pantaloni.... che fai?.."

"Ma smettila stupido... non ti fare strane idee... volevo solo vedere se avevi indosso le stesse mutande che ho intravisto quell'unica volta che ti ho visto per pochi secondi in cam..."

"Che scema che sei... comunque sì... visto sono proprio quelle....."

".........................Io sarei scema... ma sentilo.... ohi, ohi!! che fai....?...?"

"Che faccio.. quello che desidero da.... quando sei scesa dalla macchina....... ti bacio... e ti bacio come dico io.... devo smettere?...."

"No no, anzi...... continua pure...."

Fabio ed Anja entrano nel centro commerciale ed in ogni angolo lui cerca di baciarla... lei lo respinge solo per paura che qualcuno possa riconoscerla...

"Senti Anja perchè non lasci qui la macchina e ce ne andiamo a Lodi a farci un giro.. a bere qualcosa.. così ci conosciamo un poco..."

Anja acconsente e sale con lui in macchina e mentre lui guida lo osserva.... e pensa a quanto deve essere bello fare l'amore con lui.... non credeva fosse così dolce.... magari riuscirà a sentirsi viva... pensa: "Mamma mia quant'è bello... però è troppo giovane rispetto a me.... devo usare il cervello... non posso.... non posso"

Fabio mentre guida la osserva con la coda dell'occhio e pensa: "Cavoli quant'è bona.... io questa me la devo fare.... "

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