|
Davide Rondoni
Post n°73 pubblicato il 25 Marzo 2009 da Antologia2
Irresponsabile leggerezza dei governanti europei
Troppo comodo distribuire preservativi gratis invece di mettere in crisi le multinazionali del farmaco chiedendo gratis i medicinali o fare campagne più mirate su educazione e prevenzione. Comodo agitare lo slogan della libertà (vero e proprio spettro affamato come un ragazzino Somalo ormai) per lavarsi la coscienza. Comodo parlare da palazzi presidenziali e da colonne di giornali di 'realismo' del preservativo contro chi, come i cattolici, sono da decenni tra i pochi 'realmente' vicini alle popolazioni africane. La ideologia che azzanna ancora una volta rabbiosamente il tentativo di ragionare del Papa, sembra improntata a una strana idea di libertà. Gli africani siano liberi di accoppiarsi a casaccio, a rischio, e si spaccino preservativi in luoghi dove non ci sono medicine e non c’è nemmeno l’acqua corrente, senza introdurre logiche di rispetto per la donna, di stabilità nelle relazioni e di sviluppo sociale. Lasciamoli liberi (cioè derelitti ma preservativizzati). Se la prendono con il Papa come se la Chiesa fosse un poliziotto che gira tra villaggi sperduti a impedire al povero africano che probabilmente manco sa chi è il Papa di usare il preservativo (oggetto pure questo un po’ esotico per costui). Fanno finta, questi allegri lanciatori di coriandoli sulla propria irresponsabilità. Fingono di non sapere che il problema è trattare seriamente il sesso e la libertà. Fanno finta di non sapere che il problema sta in politiche di sostegno che si limitano a distribuire preservativi dove andrebbe invece distribuita istruzione e insegnato il rispetto. Fanno finta e lanciano coriandoli e offese contro chi indica di fronte ai problemi non le scorciatoie ma un metodo che ha bisogno di tempi più lunghi e di scelte più forti. Sembra che abbiano fastidio se la Chiesa dà il suo contributo a un problema generale. Addirittura, un noto intellettuale italiano, condannato dai tribunali come mandante di un assassino politico, sulle prime pagine del quotidiano che lo ospita come penna di punta dà con nonchalance del 'leggermente folle' al Papa. Il quale non è un provocatore; ma ormai dinanzi a una platea formata in parte da governanti illuministici e intellettuali di questo genere, ebbri di ideologia e di livore verso tutto ciò che mette in questione la loro presunta buona coscienza, anche dire che l’acqua bagna – se lo dice la Chiesa – suona come provocazione. Beh, allora ben vengano queste provocazioni a pensare. E anche se il tema è solo un particolare nel grande viaggio di annuncio di speranza cristiana che Benedetto sta compiendo nel posto più difficile del mondo, sia utile a guardare la realtà con l’uso della regione. Si guardi all’Africa con l’occhio meno velato da ideologie e con meno spocchia, si guardino i dati. Chi lo deve, faccia seriamente il governante e non il demagogo. E già che ci siamo, si parli finalmente, seriamente, non banalmente di sesso. E lo si faccia grazie, strano a dirsi?, al Papa.
|