ESPRESSIONI
« Pura offerta | Prostrata a Te » |
SCOMPOSTAVenisti all'improvviso e mi vedesti. Mi trovasti scomposta in mille pezzi sparsi al centro di un letto dalle lenzuola disfatte. Mi scrutasti, ero li smontata, come bambola di plastica. Gli occhi vitrei erano sbarrati a fissare il soffitto, il sorriso smagliante disegnato ad arte sul mio viso, incollato, appiccicato. La mia testa era staccata dalle spalle e dal collo usciva gommapiuma ingiallita. Una gamba, piegata e strappata dall’anca, era gettata senza riguardo nell'angolo della stanza. Il mio busto era scalfito, graffiato, segnato e scavato, pelle sintetica intaccata e incisa da cacciaviti appuntiti. Le mani però, quelle erano lì,penzolavano quasi staccate dai polsi ma con i palmi rivolti a Te, ed erano calde ancora. Pulsavano di vita e il sangue vi scorreva fluido, uscendo in copiosi fiotti bollenti. Da lì cominciasti la Tua opera di ricostruzione, tenendomi per mano a lungo, per ore, riuscendo a rinsaldare gli squarci a far cicatrizzare le ferite. Con calma raccogliesti ogni mia parte dal letto e dal pavimento della stanza e portasti i pezzi del mio corpo all'aperto, vicino all'acqua che purifica e crea, vicino al riverbero di un raggio di sole mattutino che rifletteva vita e luce. La sera con pazienza e con mano ferma e delicata ricomponesti il puzzle di me pezzo dopo pezzo, incollandoli al loro giusto posto. Occorreva però, per rendere eterna la Tua opera, la magia della bruma,una luce soffusa e fresca e l'odore dell'alba. Allora, sempre tenendomi per mano, tutta intera e ricomposta, mi portasti sulla riva del lago, e con un lieve Tuo bacio sulla fronte le mie guance ripresero colore, il mio ventre cominciò a pulsare di desiderio per il mio Creatore,il mio seno impazziva dalla gioia di poter essere il Tuo guanciale, le mie gambe fremevano, felici di camminare al Tuo fianco. La mia bocca rideva di gioia e le labbra erano ora increspate nel sorriso più vero che possa esistere al mondo, gli occhi finalmente, vedevano chiaramente, senza lacrime a velare o terra a sporcare e bruciare. Le mie mani erano sempre le stesse e sempre coi palmi rivolti a Te, rendevano grazie per sempre … hanae © |
Inviato da: sylvia_m
il 18/05/2008 alle 13:51