Il dolore mi richiama alla vita,
si rimescola il sangue
ed affiora sulla pelle
quel fremito d'ustione
senza combustione,
terremoto ed eruzione vulcanica,
lava, fuoco e rocce
isola di carne,
corpo di donna inciso e sferzato,
terra violata e oltraggiata,
devastata e abbattuta
da Te riconsacrata e scoperta,
da Te rigenerata e rinnovata
da Te esplorata,
per Te precipitata
nella voragine dell'inquietudine,
protesa ed elevata verso l'Oltre,
eterna attesa e tensione continua
da Te spinta e soffiata
rinasco nuova forma di vita
primordiale e primitivo organismo
per Te istintiva e feroce
per Te eterea e terrena
da Te intimorita e
a Te sottomessa
in Te nascosta ed esposta ...
Inviato da: sylvia_m
il 18/05/2008 alle 13:51