Ama, e poi fa quel che vuoi... la voce del cuore ha un suono audace e sottile , pochi sanno ascoltarla Oggi distratti e di fretta, né buoni né cattivi ..., non prendiamo posizione... La via di Dio ci invita : è stretta ma profuma d'incenso, di rose e gigli di bianco vestiti. Verso il cielo tutto tende e si stende felice.. Verso Dio, il Signore della Pace , chi fa la guerra nel suo nome mente, dapprima a se stesso. A dispetto di ogni esperienza maligna, Dio Signore e Padrone, per nostra immensa fortuna , é Amore , vero motore di ogni originale espressione...
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Post n°439 pubblicato il 03 Luglio 2024 da Shalom.aleichem
https://www.youtube.com/watch?v=rUSo0MRQSJg Il mio grande grazie al Prof Federico Faggin Mi ha fatto capire cose sulla mia coscienza meravigliosamente rivoluzionarie, spingendo ancora oltre la mia disamina sulla sua consistenza oggi , la scienza materialista e affarista , a dispetto delle evidenze delle moderne scoperte, ancora si ostina a soffermarsi su considerazioni deterministiche della realtà Ma lo scienziato Fagin offre un valido suggerimento per provare a considerare l'esistenza di una coscienza individuale fisicamente riconoscibile Egli afferma che ci sono tutte le premesse perché il concetto di coscienza non appartenga solo alla filosofia e alla religione , ma possa trovare una collocazione di realistica sussistenza in manifesta sintonia con le nuove conoscenze della fisica , egli ipotizza che la nostra coscienza abbia una vita autonoma rispetto alla materia in cui agisce, cioè il corpo Possiamo permetterci una tale affermazione, egli dice, perché si può ipotizzare che la coscienza individuale abbia origine ancor prima del Big bang Questa ipotesi permette di attribuire alla coscienza individuale una sua essenza e una sua vita autonoma rispetto alla materia, nello specifico rispetto al corpo in cui agisce Questo approccio alla realtà della coscienza rappresenta davvero un radicale cambiamento nella interpretazione della integrità della persona umana Dare alla coscienza non più un valore aleatorio, ma validità fisicamente giustificata, è una vera rivoluzione Comunque Faggin parla di una coscienza libera ma non autonoma Egli infatti ipotizza che una coscienza infinita e indeterminata, che chiama io unitario, preesistente al Big bang , si manifesti nell'universo attraverso la coscienza individuale e man mano si definisca ed evolva Così la coscienza individuale sarebbe l'espressione di un tutto indefinito che andrebbe man mano definendosi nelle sue specificità, attraverso l'evolvere di ogni sua singola parte ossia di ogni singola coscienza Da qui, l'evoluzione della coscienza del singolo determinerebbe l'evoluzione della coscienza del tutto In questo modo si sottintende una correlazione di interdipendenza tra l'io e il tutto l'io non potrebbe esistere se non fosse già esistito un tutto ,e il tutto si definirebbe attraverso l io individuale Tutto questo comporta una interdipendenza tra l'io e il Tutto inaccettabile per un buon Cristiano Per noi Cristiani Dio è Padre e Creatore, la sua essenza è del tutto autonoma dalla definizione della coscienza dell'uomo . E se la coscienza dell'uomo non potrebbe esistere senza essere stata creata , essa è autonoma e libera rispetto suo Creatore A questo punto, Faggin, per noi cristiani, ipotizza un dio farlocco, che lui chiama tutto o io unitario, Ma la sua essenza indeterminata avrebbe bisogno di determinarsi attraverso l'evoluzione delle singole coscienze: esegesi completamente discordante dal Dio biblico Insomma Faggin per noi Cristiani ha il merito di essersi speso per proporre come veritiera l'ipotesi di una coscienza autonoma dal corpo Ma non potrà trovare rispondenza favorevole nella interpretazione dello svolgersi di questa coscienza. Definire la coscienza come parte di un tutto che si va componendo attraverso le singole parti, per costruire la sua completezza è una teoria del tutto inaccettabile Per noi Cristiani il Tutto, Padre e Creatore esiste nella sua perfetta sostanza, indipendentemente da ogni singola parte a cui offre esistenza e vita Ma allora, in che ci può trovare concordi? La nostra coscienza è la parte più nobile di noi e noi siamo chiamati ad evolverla verso la consapevolezza di quel sé che si riconosce immerso nel Tutto Questo c'è d buono nella proposta di Fagin La scienza fino ad ora ha ritenuto di non doversi occupare di coscienza Ora il fatto che uno scienziato come Federico faggin incominci a porsi altri interrogativi che inducono ad indagare più a fondo, come la fisica moderna permette , è una gran bella notizia
Faggin dice che la nostra coscienza ha una base fisicamente riconoscibile, autonoma dal corpo E questa è una constatazione ardita Ed io che ne posso ricavare? Io credo che possiamo fare un ulteriore passo E ipotizzare che in noi operino Vitali e vigenti non una, ma due coscienze: una coscienza individuale ed una conoscenza universale Una esprime il nostro io profondo Ed l'altra collega ogni singola coscienza al Tutto Questa coscienza di un Sé superiore si può paragonare, ma non uguagliare, al cosiddetto super-io Questa coscienza superiore non è frutto di esperienza personale, ma unifica tutte le esperienze o e tutti gli uomini come appartenenti ad una coscienza universale La coscienza universale operante in noi ci permette di conseguire le più grandi conquiste umane e scientifiche E libera dai raggiri di una società che ingolfa In una competizione senza fine. Quando siamo disponibili a collegarci a questa coscienza geniale ogni cosa appare nella sua veritiera e produttiva evidenza Restiamo fiduciosi: c'è una coscienza superiore che interagisce col nostro io individuale e lo induce alla buona trasformazione Questa coscienza è la genialità di Dio che opera in noi e ci nobilita come suoi figli privilegiati E se glielo permettiamo ci offre la pienezza di noi stessi In qualsiasi condizione ci trovassimo, ci aiuta ad accettare e a superare Se permettiamo a questa coscienza di agire in noi non ci sentiremo più soli perché ci partecipi insieme a molti altri della stessa umana sensibilità Nella espressione più nobile del suo significarsi Se penso che io sono una parte importante di una coscienza universale che pervade e fa nuovo tutto e tutti quale solitudine, quale isolamento mi potrà turbare? Siamo sempre e comunque in contatto con gli altri Siamo tutti uniti nella stessa nuvola, attraversati da un unico Sole Se penso che porto in me la presenza fattiva di una coscienza che parla a tutti allo stesso modo quale differenza potrà Intimidire? Pur essendo lontani, forse sconosciuti, forse finanche indifferenti l'uno all'altro, addirittura nemici, facciamo tutti parte di una circolarità positiva che ci richiama a noi stessi perché abbiamo paura di ascoltarla? Quando preghiamo la nostra preghiera è piccola insignificante se parte solo dal nostro io, ma se essa si lega allo Spirito della coscienza universale allora diventa una preghiera corale comunitaria, universale E allora sappiamo perché non ci si deve mai sentire soli né sguarniti |
Post n°438 pubblicato il 25 Novembre 2023 da Shalom.aleichem
Ancora una volta una donna uccisa per mano di un uomo che diceva di amarla L' atroce delitto di Giulia sconvolge ancor più per la giovanissima età dei protagonisti Potrebbero essere nostri figli, fratelli, nipoti così viene naturale far riferimento alla famiglia, nella responsabilità educativa primaria dei giovani dando la colpa alla cosiddetta famiglia patriarcale Usiamo questo termine " patriarcale" per intendere la conformazione di una famiglia atavic di vecchia mentalità che prevede come capo indiscusso di essa un uomo despota e oppressore Sicché si travisa l'antico assetto originario della suddetta famiglia I patriarchi nella loro genesi partono come uomini assennati e di grande buon senso, che sanno ben indirizzare e ben disporre i loro figli verso finalità di solidi intenti Cosa c'entra la famiglia patriarcale con l'attuale vuoto esistenziale che impaccia nell'indirizzare i figli verso il bene? E perché una violenza inconsulta proprio contro la donna sta annebbiando così tanto gli animi di molti uomini, da portare perfino un giovane a gesti indiscriminati e spropositati? Il nocciolo dell' abominio dei nostri giorni forse sta altrove, altro che società patriarcale Ma non vogliamo confrontarci con i veri problemi, altrimenti si dovrebbe scardinare tutta l'impostazione che si vorrebbe attribuire al presunto variopinto progetto di famiglia
Una famiglia dove non c'è chi guida una famiglia dove ognuno ha aspettative sull'altro ma non sa cosa egli possa e debba offrire una famiglia dove l'uomo continua a covare dominio ma non sa cosa gli competa offrire in cambio una famiglia messa in crisi dalla società industriale , destrutturata dalla società post industriale ma che non ha ancora individuato la sua buona dimensione e che persegue modelli improponibili una famiglia che non ha niente della famiglia contadina di una volta ma prosegue segmentata, destrutturata e ancor più la si vorrebbe sconvolgere Una famiglia dove ognuno pensa di potersi proporre come pare e piace E quantunque i figli sembrano essere al primo posto, spesso lì si trasforma in idoli da coltivare fino all'esasperazione Siamo passati dall'uomo che non deve chiedere mai al bambino che non deve chiedere ma i cui desideri saranno non solo soddisfatti ma anche prevenuti Questa famiglia non aiuta ad accettare le proprie debolezze e fragilità, spesso non considerate Non ci si accorge che così facendo si formano giovani disadattati così come potrebbe essere capitato al giovane assassino di Giulia, Filippo E, quando ci si rende conto degli errori spesso è troppo tardi Filippo non è un mostro, è solo un figlio del nostro tempo dove è facile destabilizzare, molto più difficile trovare strade riabilitative Facile essere abbindolati da parole e opinioni destrutturanti, di una falsa modernità da cui è arduo difendersi
Chi ha esacerbato l'attuale tracotanza di alcuni uomini? Questa figurazione di superuomo, distortamente moderno, non è certo prodotto della mentalità patriarcale Questa è la mentalità prevalente dagli anni 90 Questa è la mentalità che oggi provoca morte di donne in continuazione quel che sta succedendo adesso e' qualcosa che cova in contesti familiari dove ognuno pensa per sé Dove non c'è né responsabilità di capo, né figliolanza da proteggere e sostenere, né una guida, né una direzione Dove manca tempo e modi per ritrovarsi E allora, dove e' oggi questo Patriarcato se non nelle illazioni di chi vorrebbe farne una trappola di vulnerabilità ? La nuova generazione non può lasciarsi incastrare nel tranello di questo stupido conflitto piuttosto che mettersi in cerca di pacificanti accordi Sarebbe più conveniente incentivare nuove forme creative di reciproco sostegno l'uomo e la donna dovrebbero andare in cerca di nuovi assetti non disdegnando le bibliche armi di responsabilità e cura " Intendo stare insieme a te perché mi fa piacere prendermi cura di te e spero ma non pretendo che tu faccia lo stesso" Ecco il nuovo manifesto del rapporto uomo donna da sottoscrivere a chiare lettere due esseri senzienti e responsabili consapevoli della difficoltà di una relazione che pur sempre merita di essere vissuta l'amore non si compra e non si pretende si definisce giorno per giorno La famiglia patriarcale è all'origine una famiglia validissima ma oggi non è proponibile lasciamola stare … per secoli la famiglia patriarcale è stata distorta infangando il suo significato Bisognerebbe trovare un termine diverso, nella nostra cultura occidentale, per indicare quelle famiglie dove il padre padrone propone un uomo ottuso e chiuso in se stesso, la chiusura e la pretesa di essere riverito sono macigni che un genitore pone addosso alle fragili spalle di coniuge e figli Gli attributi di responsabilità e rispetto restano mattoni fondamentali di ogni famiglia
Ma, ora, se non ha più senso parlare di società patriarcale, Ci si chiede: c'è una figura cui l'uomo potrà riferirsi per svolgere il suo ruolo nel migliore dei modi? Per rispondere a questa domanda, Ecco la figura di Giuseppe che si profila intramontabile sull' orizzonte della storia Giuseppe uomo e padre, il più moderno, il più realizzato, il più responsabile e più consapevole uomo che la storia umana possa proporre Nelle prove che toccano ogni famiglia, Giuseppe è l'uomo che si consolida propositivo e incoraggiante nella figura di Giuseppe ogni uomo si ritrova rassicurato e saldo nel suo ruolo Giuseppe che spesso è stato visto come un anziano signore forse troppo condiscendente e conciliante ci viene incontro come la figura di una modernità invitante e rasserenante In lui la saggezza del cuore e l'autorevolezza della guida si intrecciano perfettamente con l'assunzione del rischio e l'adesione all'avventura quando la vita propone prove senza accaparrare certezze Egli ci dice che non ci si può tirare indietro Giuseppe non è un conquistatore, non una persona di potere, non è nemmeno un Patriarca Ma è tutto compreso nell suo compito di padre, di protezione e tutela Giuseppe è il difensore perfetto della dignità della famiglia Egli ci indica cosa è giusto pratichi un uomo che voglia coltivare e vedere trionfare amore È facile perdersi di fronte a situazioni che non riusciamo a padroneggiare Affidarsi a Dio e lasciarsi da Lui condurre è il modo più efficace per superare il momento critico Questo bisognerebbe insegnare ai figli maschio o femmina che siano Perché se l'uomo può vantarsi forte di fronte alle peggiori avversità si vede perso di fronte a condizioni che non riesce a padroneggiare l'uomo sa che non può negarsi di fronte agli ostacoli Ma di fronte ad ostacoli sfuggenti non sa che fare le frustrazioni aumentano e l'uomo reagisce nei modi più disparati Giuseppe, Maria, Gesù non sono solo una santa pacifica famiglia ma anche una famiglia che non si sottrae alle prove di un'avventura che li porta ad affrontare ogni avversità con serena collaborazione |
Post n°436 pubblicato il 26 Ottobre 2023 da Shalom.aleichem
La violenza e la vendetta sono una vecchia e brutta storia... La pace è possibile con un intervento internazionale e la creazione di una forma statuale per i palestinesi. dm Widad Tamimi In quale inestricabile groviglio stiamo rischiando di rimanere impigliati? Le guerre di questi ultimi tempi dicono cosa O peggio chi rischiamo di diventare Sì perché anche noi che ci sentiamo esentati dai tanti crudi sconvolgimenti attorno a noi, non solo ne viviamo le ripercussioni ma, forse anche inconsapevolmente, ne alimentiamo le provocazioni In effetti le guerre di oggi non si fanno per unica necessità né semplicemente per ampliare il proprio territorio, ma sono motivate soprattutto dalla volontà di sopraffazione, spinte dall'istinto di violenza e dall'odio del vicino Questo tipo di guerra, guerre causate dalla ripulsa dell'altro, qualsiasi altro, visto come diverso, non sono solo simbolo della follia di Hitler Ma In fondo, esse prosperano tuttora Come mai? Come mai, noi uomini moderni, così sensibili nei reclamare i nostri diritti, siamo poi pronti a rifiutarli a chi vediamo come diverso ? forse perché a questi attribuiamo difetti che non tolleriamo ? E perché? forse il diritto dell'altro è meno importante del nostro? C'è qualche altra inconscia motivazione che ci tocca affrontare La crescenre arroganza e la resistente pretesa di autosufficienza dell'uomo moderno ci sta facendo perdere la misura del nostro essere in questo mondo, così che viene meno il reciproco credito Di fatto fino a poco tempo fa, la stima che l'uomo aveva di se stesso era basata su ben riscontrabili parametri, che lo portavano al rispetto dell'altro come di se stesso Questo lo induceva a tenere fede alla propria parola Oggi la parola cambia continuamente e l'uomo ha perso la fede non solo nel Creatore ma nella stessa possibilità di essere fedele a se stesso Su che basare la reciproca fiducia? Naturalmente è anche giusto saper approntare strategie difensive, per prevenire e circoscrivere quel male che tutti ci mette alla prova Ci sono molti modi per combatterlo ma l'odio non è uno di questi L'odio contro una parte dell'umanità va contro tutta l'umanita' in cui l'uomo si riconosce L'odio razziale è contro noi stessi, ed è causato dalla la mancanza di fiducia in noi stessi Sembra strano che proprio Il popolo israeliano, che per millenni ha vagato senza una Patria non voglia riconoscere una Patria ai suoi vicini E sembra strano che un popolo, quello palestinese, che dovrebbe conoscere quanto atroce dolore costi la condizione di profugo, possa ordire peggiori atrocità Ed ora come intende il Governo israeliano reagire ? con nuovo sangue e nuove ingiustificabilI stragi? Guerra Chiama altra guerra possibile che il mondo moderno non l'abbia ancora compreso? Ci si dice progrediti ma non sappiamo far altro che ripetere e aggravare le crudeltà Non nascondiamocelo, anche noi che ci sentiamo fuori, rischiamo questa deriva… Quando perdiamo la stima di noi stessi quando ci facciamo " magnanimi " nell'approvare condotte di vita suicide Non riusciamo più a codificarne la pericolosità se non attraverso la loro improvvisa rovinosa detonazione Il sottile disgusto e cinismo che pervade molti uomini è un'arma potente di cui i governanti si fanno avidi amplificatori le guerre non iniziano per un non nulla, seppure sembra che a volte così avvenga, esse covano anni sotto la cenere della noncuranza, della strafottenza, Si provoca l'odio, lo si coltiva come qualcosa di dovuto, e alla fine, quando esplode ci si dice basiti le guerre non iniziano per magia e non possiamo pensare che possano finire così come per magia In effetti una guerra non è poi così irrazionale se ne scopriamo le sottili inconfessabili cause e motivazioni, essa rappresenta la detonazione, per un po' illusoriamente tenuta sotto controllo, di una miccia volutamente sottovalutata Ci sono opinioni apertamente dichiarate e ci sono altre subdolamente striscianti che circolano e, se non tempestivamente smascherate, potrebbero detonare senza preavviso Ora, se vogliamo onorare le tante vittime inermi dovremmo dare ascolto al loro muto grido: ci dicono basta Da qualsiasi parte schierati: basta Basta con l'odio l'unica guerra che noi vi chiediamo di attuare e la guerra all'odio la quotidiana guerra all'odio Perché mai più nessuna guerra possa far vittime
La vita e piu forte chiede di rinnovarsi costantemente di impegnarci a migliorare, liberarci dalle appesantite zavorre, Trovare il coraggio di guardare la trave che ci opprime Ce la prendiamo con il vicino che non risponde ai nostri canoni perché non riusciamo a superare il sottile disgusto per i nostri errori e invece di convertire noi stessi, vorremmo stravolgere la vita del prossimo Siamo fatti per portare a termine grandi imprese: inventare, scoprire, costruire cose sempre nuove Ma Basta poco e d'un tratto si distrugge tutto Fermiamo questa mentalità, apparentemente vincente, che induce a prevalere sull'altro e sottilmente distruggerlo Questa mentalità mette il proprio tornaconto al primo posto e in nome di esso tollera i più orrendi crimini La vita è più forte L'amore è più forte L'uomo è più forte quando riesce ad amare oltre la morte Tutto si può recuperare e trasformare L'odio può essere mitigato L ira può stemperare Le abissali distanze essere compensate Non ci interessa chi ha cominciato prima non ci interessa ratificare chi è più crudele Se vogliamo essere davvero moderni riprendiamoci la nostra Cristiana rivoluzione Basta Occhio per occhio il mondo ha bisogno di rinnovarsi mettere a tacere gli istinti violenti Riedificare una società collaborante scoprire una nuova vita ancora da apprezzare All'odio dichiarato con armi furiose rispondiamo con l'arcobaleno della limpida pace
Sulle orme di Cristo nostro e vostro fratello nel suo nome vogliamo onorare chi ora non ha più vita e parola Il loro sacrificio non sia vanificato ma fertile di mutua clemenza Non ci arrendiamo alle tante voci stonate, aggrovigliate e stridenti, che minacciano la risposta pesante. Lasciamo che l'offesa si trasformi in offerta di dialogo Reagire con cognizione, trasfigurare gli intenti Far prevalere la vittoria della vita Siamo sull'orlo di una catastrofe inimmaginabile E non ci sono ragioni umane che possano fermarla ma oltre la momentanea ripulsa oltre l'oltraggio e il risentimento il nostro unico Dio ci offre come rimediare Le vostre terre sono state da sempre predilette attraversate dalla Santa salvatrice impronta di Cristo Da qui Egli ha esteso oltre ogni confine il mite rinfrancante messaggio di provvidenziale pace Cristo ha accettato la morte per donarci la vita Quanti sconvolgimenti dobbiamo ancora sperimentare prima di arrenderci alla sua resurrezione? Egli è risorto, la sua presenza trasfigurata sostiene la fiducia nella universale meta perché rimanga intatta la speranza dell'umanità |
Post n°435 pubblicato il 04 Maggio 2023 da Shalom.aleichem
la tecnica è a servizio dell'uomo per migliorare le sue condizioni non per soggiogarlo L'uomo e il frutto prezioso di un progetto che lo trascende un progetto di Mistero e di meravigliose scoperte Un progetto, di armoniche relazioni: codici e connessioni che aspettano di essere rinvenute e utilizzate Si che, scrutando e investigando, egli ha evoluto e strutturato il suo giudizio E con l'avanzare di conoscenze e mezzi , ancor più ha affinato pensieri e comportamenti Ma c'è ancora tanto da esplorare, scoprire e inventare Niente che non sia già scritto nelle leggi della Natura e dell'Universo Perché l'evoluzione procede per intrinseca trasformazione non per artefatto o imposizione Eppure oggi l'obiettivo dell'uomo è tutto volto ad alterare l'ordine naturale della creazione In effetti nell'ultimo secolo, da più parti si è inteso proporre l'idea di un Uomo disgiunto dal suo contesto originale Uomini di scienza e di pensiero sembrano voler offrire la ridefinizione di natura e di essere umano , svincolata dalla primigenia sua rappresentazione Nel nostro mondo occidentale ci si compiace affermare che ormai non è più il caso di parlare di un uomo legato al contesto naturale o a regole cosiddette naturali Cosa c'è di naturale oggi? Niente! E qualcuno già parla di transumanesimo, Ossia dell'avvento di una nuova umanità , un'umanità costruita con il supporto della Scienza e della Tecnica Un'umanità che ha il diritto di riprogettarsi sulla spinta del desiderio e del piacere E con tale intento il cosiddetto pensiero moderno si compiace contrapporre il moderno evolvere dell'uomo all " antiquato" procedere " secondo naturalità' come delineato in secoli e millenni Perché negare all'uomo di definirsi come desidera? A questo punto parlare di desiderio e di piacere come fonte di diritti e di ragioni da accaparrare diventa una questione cosi sottile quanto banale Certamente le spinte del desiderio sono un forte incentivo allo sviluppo della vita Ma quale desiderio?... Quando ne sciogliamo le briglie… Quando sviliamo la sua naturale fertile connotazione, tutto l'assetto sociale e il suo rapporto con l'ambiente viene travolto Con quali effertti? Il benessere di una società e strettamente legato al naturale buon andamento Questo stiamo sperimentando oggigiorno Quando l'uomo, per inseguire desideri posticci, perde la cognizione di se stesso, perde anche la percezione di buon andamento C'è stato un periodo, fino a qualche anno addietro, in cui abbiamo creduto di poter servirci della Natura in modo indiscriminato, di poter usarla e deviarne le funzioni come pareva e piaceva... Ma la Natura ci prova a riportare ordine Dopo anni di abusi, consentiti dai potenti mezzi a nostra disposizione, ora ci accingiamo a dover contenere gli effetti deteriori È del tutto arbitrario pensare che la tecnica e i suoi ritrovati abbiano emancipato l'uomo da ogni dettame del mondo naturale lo stiamo saggiando Nonostante tutta la nostra scienza, continuiamo a dipendere dal buon funzionamento della Natura Cosi accade anche per l'uomo… L'uomo è un essere strutturato da una natura che si è venuta a conformare in milioni di anni Come non possiamo manipolare scriteriatamente la Natura così l'uomo non può stravolgere se stesso senza conseguenze che riverberano globalmente il messaggio, che anni di uso distorto dell'ambiente naturale trasmettono, è chiaro In nessun modo possiamo pensare di stravolgere la natura senza generare effetti imprevedibili Nonostante tutta la tecnica, l'ambiente ci condiziona Il clima può consentire una buona vita o piuttosto, se degradato, provocarre tali disagi che nemmeno la tecnica è in grado di porre rimedio Ancora una volta siamo costretti ad affrontare Il nostro stretto imprescindibile legame con la Natura Questo non toglie che la cultura può fare molto Triste è quella falsa cultura che si pone in contrasto con la natura , presumendo di poter stravolgere le sue fondamenta Ascoltiamo quel che la Natura insegna Allora converremo che all'uomo non conviene snaturalizzare l'idea che ha di se stesso O darsi definizioni avulse
Forse a questo punto è più chiaro Se oggi la Natura non ce la fa più a sopportarci nella nostra incuria e sfregio cosi avviene anche per l'assetto sociale Non è possibile stravolgere l'originario assetto naturale E senza che l'umanità stessa ne patisca Questo stiamo soffrendo in questi tempi mentre ci confrontiamo con le distorsioni di anni di abusi La nostra violenza sulla natura tende a sovvertire il naturale assetto del suo evolvere nei secoli Attenzione al domani Il disastro climatico è già troppo invadente per potersi assommare alla confusione innescata dalle teorie gender Ricordiamo: il nemico che minaccia l'umanità, non è fuori dell'uomo, Il nemico è dentro di noi , il nemico non è un virus, non è nemmeno la bomba atomica Il nemico e l'uso scriteriato che noi facciamo dei beni a disposizione Siamo con l'acqua alla gola o piuttosto con l'acqua che non dissesta più le nostre terre che sfamano l'uomo Eppure una certa cultura ancora si gingilla con false interpretazioni della realtà |
Post n°434 pubblicato il 30 Marzo 2023 da Shalom.aleichem
PAPAF rancesco: abbiamo bisogno di una "conversione ecologica" Mentre nel mondo si continua a far guerre, ad abusare e sfruttare le tante risorse come se non esistesse futuro un disastro annunciato9 si profila sul nostro presente Ma altro che unire le forze…. Tutto continua come se nulla fosse Oggi quello che più dovrebbe attenzionare e orientare le nostre decisioni : è, in ogni risvolto, la crisi ecologica: crisi ambientale, umana, relazionale In effetti essa riguarda tutti : una crisi totale che minaccia di stravolgere l'ecosistema mondiale, una crisi di domande esasperate e di risposte incongrue, Indicativa dei nostri tempi che trafigge il nostro abitare questo pianeta Gli effetti travolgenti di una ecologia squilibrata, che nella stessa formulazione concettuale è travisata, ci richiamano a noi , al nostro destino , alle ragioni del nostro essere al mondo Ma noi come rispondiamo? Sembriamo interessati a ben altri argomenti, focalizzati su problemi ancor più confondenti, volti a destrutturare la natura stessa delle mostre relazioni E tutto questo lo chiamiamo progresso, essere avanti L'uomo preferisce interferire con l'ambiente e anche con i suoi simili, dettando leggi avulse e insostenibili, perché? Saranno le nostre stesse leggerezze, o le presunzioni a soprafferci? Si, perché quel che*ora sta accadendo conferma un pianeta perfettamente congegnato, eppure facilmente aggredibile Ma l'uomo invece di attivarsi per recuperare il senso di responsabilità, una maggiore consapevolezza del proprio evolvere, sembra ancora più scantonare… Ricordiamolo alla base del buon andamento umano, personale, sociale, ambientale, ovvero alla base di una gestione, ben orientata, dell'esistente, c'è la consapevolezza della nosra responsabilità Abbiamo armi e tecnologie che potrebbero sconvolgere tutto intorno a noi, ma quale la nostra disposizione al buon uso ? Continuamente in bilico tra il bisogno di migliorare e Ia voglia di strafare l'uomo pensa di poter avvalersi dei molti ritrovati del progresso, per sovrapporsi al naturale svolgersi degli eventi , così come si sono venuti a sviluppare nei millenni Ma ha ancora poco chiare le conseguenze delle proprie scelte L'equilibrio millenario, che si è venuto a determinare attraverso lenti processi, iniziati prima ancora dell'esistenza dell'uomo stesso, si sta sconvolgendo in poco tempo E tuttavia l'uomo falsamente protetto da denaro e potere, continua a progettare di fare e strafare a piacimento Allo stesso modo pensa di poter usare e abusare della stessa natura umana, affrancato da ogni riguardo, stravolgendo i sentimenti e la loro millenaria ecologia e manutenzione Quello che importa è l'oggi, è soddisfare le richieste di questo momento Con quali ripercussioni? Sembra non interessare La società è prodotta dall'uomo E come dice Rousseau la società influenza l'uomo, corrompendolo.. il che richiama il dilemma se venga prima l'uomo o la società … Negli anni passati ci siamo affrettati a perseguire una società liquida, ora questa società pretenderebbe che l'uomo stesso diventi liquido… Anzi adesso si parla di un uomo fluido… Ma fluido è qualcosa di informe che si insinua dappertutto E non definisce niente, non offre nessun legame, che non sia una instabile tensione che invade disordinatamente ogni ambito Un uomo che volesse caratterizzarsi in questo modo, forse nemmeno se ne accorge, ma è già caduto nello spregio di se stesso, della sua singolare dignità e si avvia ad annichilirsi, privo di identità ! Forse c'è qualcuno che vorrebbe trasformarci così? Assimilati non più ad esseri fragili, limitati, ma ad esseri informi, indistinti Un sotterraneo intento porta a negare Il contesto naturale entro cui ogni vita si svolge È l'ultima perniciosa tentazione Sembra apportatrice di libertà e nasconde autodistruzione L'ecologia si è strutturata secondo una progettazione armonica, una progettazione cosi ben congegnata da Includere tutto in un'armonia universale, dove la devianza di un elemento perturba l'intero sistema Questo non esclude che la naturale espressione presenti eccezioni, difformità e singolarità che meritano inclusione e accettazione della particolarità Ma possibile prefigurare un'umanità così caotica da non riuscire piu ad identificare una struttura basilare? Perché verso un tale disastro ci stiamo avviando! Maschio e femmina siamo stati creati Noi esseri umani abbiamo iniziato il nostro cammino a partire da un uomo e una donna! Quando per un senso di falsa comprensione pretendiamo distorcere il fondamento stesso dell' essere umano trasformandolo in un individuo fluido, indistinto, inconsistente, che ne sarà dell'uomo stesso? un uomo che pur di comprovare comportamenti evasivi pretende deformare il valore stesso della mascolinità e femminilità, stravolgendo l'ecologia umana, gravando sul presente e ancor più sul futuro, e aggravando le generazioni a venire, di problemi suppletivi Vogliamo chiamare progresso tutto questo? Ma dopotutto, il progresso non è una linea retta procede anche per negazione Possiamo considerare la crisi presente un'occasione di revisione e riabilitazione Tutto il caos che si sta annunciando, detona in campo climatico, ma parte dal contesto generale dettato da un uomo, che vorrebbe abbandonare tutti i riferimenti solidi, naturali Altro che fluidità…. Adesso avremmo bisogno di recuperare solidi punti cui agganciarci, di ripartire da valori consolidati come il valore assoluto del rispetto , della generosità, della cura in ogni ambito della vita, tra gli esseri umani e nei riguardi dell'ambiente Rispetto e consapevolezza dellla interdipendenza delle connessioni Ritornare a distinguere ciò che nobilita eleva e migliora, da ciò che deprime e svaluta Non tutto è espressione di buon intento di disposizione d'amore Lo conferma l'oggi, mentre pretendiamo separare i presupposti essenziali della vita, come la sessualità e l'amore E non si capisce più cosa esprima la sessualità: Istinto da soddisfare? fugace uso di se e dell'altro? O qualcosa di più che impone di stabilire confini, affermare distinzioni, finalizzare corrispondenze Ci sono devianze sottili , ci sono modi sotterranei per usare l'altro, che vanno sottolineati anche nell'ambito di un rapporto naturalmente privilegiato, uomo donna Bisognerebbe fare chiarezza in ogni ambito dell'utilizzo della naturale espressione Lo dobbiamo ai giovananissimi per sintonizzarsi su riferimenti utili L'uomo ha creduto di avere strumenti tali da potersi liberare dai vincoli naturali ed oggi questi vincoli si propongono essenziali, vitali per ptoseguire Niente può dirsi questione meramente personale tutto ha una ripercussione e prevede conseguenze Non c'è più tempo da perdere non c'è spazio per distrazioni di massa Siamo tutti compromessi Non restiamo come stupidi a guardare, spettatori attoniti di quel che accadrà Abbiamo armi potenti per sopraffare la natura e le stiamo usando credendo di non dover fare i conti con essa , ma il nostro stravolgimento alla fine lo pagheremo sempre più caro Alla fine non avremo sconti Qualcosa dentro di noi e fuori, morde, ec ontinuerà a mordere, Quando comprenderemo che un modo per uscirne esiste? Ma bisogna aver il coraggio di cambiare visuale |
Adunati come pecore Intorno al Pastore.
Invece di contrapposizioni,
noi che seguiamo Cristo,
dovremmo sempre cercare
motivi di unione.
Proprio come Lui ha fatto
Più persone la penseranno
in un certo modo più il mondo
spingerà in quella direzione
per questo il pensiero è un carburante
basilare
Ma se non è condiviso non serve
se non riesce ad infiammare
è fuoco di paglia
o carbone rovente, brace infernale...
Non importa chi ci è contro
guardiamo a chi potrebbe esserci amico
nello stesso desiderio di condivisione...
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L’uomo è un mistero.
Un mistero che bisogna risolvere,
e se trascorrerai tutta la vita
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io studio questo mistero
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