Ama, e poi fa quel che vuoi... la voce del cuore ha un suono audace e sottile , pochi sanno ascoltarla Oggi distratti e di fretta, né buoni né cattivi ..., non prendiamo posizione... La via di Dio ci invita : è stretta ma profuma d'incenso, di rose e gigli di bianco vestiti. Verso il cielo tutto tende e si stende felice.. Verso Dio, il Signore della Pace , chi fa la guerra nel suo nome mente, dapprima a se stesso. A dispetto di ogni esperienza maligna, Dio Signore e Padrone, per nostra immensa fortuna , é Amore , vero motore di ogni originale espressione... |
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La Coscienza Universale e il nostro io individuale
Post n°439 pubblicato il 03 Luglio 2024 da Shalom.aleichem
https://www.youtube.com/watch?v=rUSo0MRQSJg Il mio grande grazie al Prof Federico Faggin Mi ha fatto capire cose sulla mia coscienza meravigliosamente rivoluzionarie, spingendo ancora oltre la mia disamina sulla sua consistenza oggi , la scienza materialista e affarista , a dispetto delle evidenze delle moderne scoperte, ancora si ostina a soffermarsi su considerazioni deterministiche della realtà Ma lo scienziato Fagin offre un valido suggerimento per provare a considerare l'esistenza di una coscienza individuale fisicamente riconoscibile Egli afferma che ci sono tutte le premesse perché il concetto di coscienza non appartenga solo alla filosofia e alla religione , ma possa trovare una collocazione di realistica sussistenza in manifesta sintonia con le nuove conoscenze della fisica , egli ipotizza che la nostra coscienza abbia una vita autonoma rispetto alla materia in cui agisce, cioè il corpo Possiamo permetterci una tale affermazione, egli dice, perché si può ipotizzare che la coscienza individuale abbia origine ancor prima del Big bang Questa ipotesi permette di attribuire alla coscienza individuale una sua essenza e una sua vita autonoma rispetto alla materia, nello specifico rispetto al corpo in cui agisce Questo approccio alla realtà della coscienza rappresenta davvero un radicale cambiamento nella interpretazione della integrità della persona umana Dare alla coscienza non più un valore aleatorio, ma validità fisicamente giustificata, è una vera rivoluzione Comunque Faggin parla di una coscienza libera ma non autonoma Egli infatti ipotizza che una coscienza infinita e indeterminata, che chiama io unitario, preesistente al Big bang , si manifesti nell'universo attraverso la coscienza individuale e man mano si definisca ed evolva Così la coscienza individuale sarebbe l'espressione di un tutto indefinito che andrebbe man mano definendosi nelle sue specificità, attraverso l'evolvere di ogni sua singola parte ossia di ogni singola coscienza Da qui, l'evoluzione della coscienza del singolo determinerebbe l'evoluzione della coscienza del tutto In questo modo si sottintende una correlazione di interdipendenza tra l'io e il tutto l'io non potrebbe esistere se non fosse già esistito un tutto ,e il tutto si definirebbe attraverso l io individuale Tutto questo comporta una interdipendenza tra l'io e il Tutto inaccettabile per un buon Cristiano Per noi Cristiani Dio è Padre e Creatore, la sua essenza è del tutto autonoma dalla definizione della coscienza dell'uomo . E se la coscienza dell'uomo non potrebbe esistere senza essere stata creata , essa è autonoma e libera rispetto suo Creatore A questo punto, Faggin, per noi cristiani, ipotizza un dio farlocco, che lui chiama tutto o io unitario, Ma la sua essenza indeterminata avrebbe bisogno di determinarsi attraverso l'evoluzione delle singole coscienze: esegesi completamente discordante dal Dio biblico Insomma Faggin per noi Cristiani ha il merito di essersi speso per proporre come veritiera l'ipotesi di una coscienza autonoma dal corpo Ma non potrà trovare rispondenza favorevole nella interpretazione dello svolgersi di questa coscienza. Definire la coscienza come parte di un tutto che si va componendo attraverso le singole parti, per costruire la sua completezza è una teoria del tutto inaccettabile Per noi Cristiani il Tutto, Padre e Creatore esiste nella sua perfetta sostanza, indipendentemente da ogni singola parte a cui offre esistenza e vita Ma allora, in che ci può trovare concordi? La nostra coscienza è la parte più nobile di noi e noi siamo chiamati ad evolverla verso la consapevolezza di quel sé che si riconosce immerso nel Tutto Questo c'è d buono nella proposta di Fagin La scienza fino ad ora ha ritenuto di non doversi occupare di coscienza Ora il fatto che uno scienziato come Federico faggin incominci a porsi altri interrogativi che inducono ad indagare più a fondo, come la fisica moderna permette , è una gran bella notizia
Faggin dice che la nostra coscienza ha una base fisicamente riconoscibile, autonoma dal corpo E questa è una constatazione ardita Ed io che ne posso ricavare? Io credo che possiamo fare un ulteriore passo E ipotizzare che in noi operino Vitali e vigenti non una, ma due coscienze: una coscienza individuale ed una conoscenza universale Una esprime il nostro io profondo Ed l'altra collega ogni singola coscienza al Tutto Questa coscienza di un Sé superiore si può paragonare, ma non uguagliare, al cosiddetto super-io Questa coscienza superiore non è frutto di esperienza personale, ma unifica tutte le esperienze o e tutti gli uomini come appartenenti ad una coscienza universale La coscienza universale operante in noi ci permette di conseguire le più grandi conquiste umane e scientifiche E libera dai raggiri di una società che ingolfa In una competizione senza fine. Quando siamo disponibili a collegarci a questa coscienza geniale ogni cosa appare nella sua veritiera e produttiva evidenza Restiamo fiduciosi: c'è una coscienza superiore che interagisce col nostro io individuale e lo induce alla buona trasformazione Questa coscienza è la genialità di Dio che opera in noi e ci nobilita come suoi figli privilegiati E se glielo permettiamo ci offre la pienezza di noi stessi In qualsiasi condizione ci trovassimo, ci aiuta ad accettare e a superare Se permettiamo a questa coscienza di agire in noi non ci sentiremo più soli perché ci partecipi insieme a molti altri della stessa umana sensibilità Nella espressione più nobile del suo significarsi Se penso che io sono una parte importante di una coscienza universale che pervade e fa nuovo tutto e tutti quale solitudine, quale isolamento mi potrà turbare? Siamo sempre e comunque in contatto con gli altri Siamo tutti uniti nella stessa nuvola, attraversati da un unico Sole Se penso che porto in me la presenza fattiva di una coscienza che parla a tutti allo stesso modo quale differenza potrà Intimidire? Pur essendo lontani, forse sconosciuti, forse finanche indifferenti l'uno all'altro, addirittura nemici, facciamo tutti parte di una circolarità positiva che ci richiama a noi stessi perché abbiamo paura di ascoltarla? Quando preghiamo la nostra preghiera è piccola insignificante se parte solo dal nostro io, ma se essa si lega allo Spirito della coscienza universale allora diventa una preghiera corale comunitaria, universale E allora sappiamo perché non ci si deve mai sentire soli né sguarniti |
Adunati come pecore Intorno al Pastore.
Invece di contrapposizioni,
noi che seguiamo Cristo,
dovremmo sempre cercare
motivi di unione.
Proprio come Lui ha fatto
Più persone la penseranno
in un certo modo più il mondo
spingerà in quella direzione
per questo il pensiero è un carburante
basilare
Ma se non è condiviso non serve
se non riesce ad infiammare
è fuoco di paglia
o carbone rovente, brace infernale...
Non importa chi ci è contro
guardiamo a chi potrebbe esserci amico
nello stesso desiderio di condivisione...
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