AUTOCOSCIENZA
Konrad Lorenz
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: Nean.856
|
|
|
![]() ![]() ![]() ![]() Età: 115 Prov: EE |
TAG
AREA PERSONALE
MENU
EGG TRAVEL
L'EVOLUZIONE DELL'UOMO
F. Facchini
Le origini dell'uomo
CERCA IN QUESTO BLOG
LA SELEZIONE NATURALE
James D. Watson
ARCHAIC LINK
- Darwin Project
- Becoming Human
- Evolution Library
- Human Origins Program
- Leakey Foundation
- Human Evolution 3D
- Ligabue Study and Research Center
- Paleontology Portal
- Evolution Wing at UCAL Berkeley
- Max Plank Institute for Evolutionary Anthopology
- The Cave of Lascaux
- La Grotta Chauvet
- Isernia La Pineta
- Suoni della preistoria e dell’antichità
- Istituto Italiano di Antropologia
- Istituto italiano di Paleontologia Umana
- Antro-Digit
- Anthropos
- American Anthropological Association
- Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
- Museo Pigorini
- Museo Leonardi
- Paleonews
- Dinosaur World
- Dino Viewer
- Mundo Neandertal
- The Complete Work of Charles Darwin Online
- The Origin of Species
- Neanderthal Museum
- Prehistoric Park
- BBC Science & Nature
- Plos
- Stephen Gould Archive
- Preistoria
- Nature
- Le Scienze
- Darwinweb
- Pikaia.eu
- Darwin 1809 - 2009
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
« La vita di Charles Darw... | I Diritti dei Popoli Indigeni » |
Breve storia delle scoperte che hanno portato a definire la nostra specie Homo sapiens e all sua origine relativamente recente nel cuore dell'Africa.L’evoluzione a cespuglio sembra essere stata seguita anche dal genere Homo. Secondo le ultime teorie della paleoantropologia, nel periodo di tempo che va dai 2 milioni di anni fa fino alla comparsa di Homo Sapiens, diverse specie di ominidi con caratteristiche simili all’uomo moderno avrebbero condiviso la colonizzazione delle terre emerse. Il primo a comparire sul continente africano fu Homo Habilis, il cui nome significa “capace di usare le mani con destrezza”. Nonostante la capacità cranica ancora contenuta, paragonabile a quella dei cugini Australopiteci, l’ominide scoperto da Mary Leakey nella gola di Olduvai in Tanzania, era capace di fabbricare utensili di pietra e di servirsene per cacciare e tagliare la carne delle prede. La sua andatura era ancora piuttosto goffa, come testimoniato dalla lunghezza dell’omero – il 95% di quella del femore – segno che la prima specie di Homo non disdegnava di arrampicarsi sugli alberi. Nello stesso periodo i territori dell’Africa orientale erano condivisi con altre due specie di ominini: Homo Rudolfensis e Homo Ergaster.
Il primo reperto fossile appartenuto a Rudolfensis fu rinvenuto da Richard Leakey, il figlio di Mary, nel 1972 presso il Lago Turkana. Aveva un cranio più grande di quello di Habilis e una mascella più squadrata. Ma questi primi ominini oltre che il territorio sembra abbiano condiviso la sfortuna evolutiva. Nessuno dei due sarebbe stato capace di dare origine a una discendenza.
Il successo e la diffusione del genere Homo si deve invece, secondo le teorie degli antropologi, a una terza specie che era presente in Africa intorno a 1,5 milioni di anni fa. L’Homo Ergaster, aveva ancora alcune caratteristiche primitive come le ossa sopra le orbite oculari molto pronunciate e la scatola cranica appiattita. Il bacino era molto stretto e il femore robusto, a testimoniare una stuttura perfetta per la corsa. Ma Homo Ergaster aveva due qualità che determinarono il suo ruolo di antenato dell’uomo moderno, la massa cerebrale molto sviluppata e la straordinaria capacità di adattarsi agli ambienti naturali più disparati. Queste caratteristiche e la conquista del fuoco portarono Ergaster al di là dei confini africani.
Tra 1,2 e 1,7 milioni di anni fa questo ominine cominciò a spingersi verso oriente. Testimonianze del suo passaggio sono state rinvenute a Dmanisi in Georgia e nella Valle del Giordano in Israele. Durante la migrazione verso levante, alcuni individui impararono ad allestire accampamenti all’aperto e sperimentarono l’organizzazione sociale. Le loro ossa craniche si allungarono permettendo l’ulteriore accrescimento del cervello che raggiungeva ormai i 1000 centimetri cubici. La faccia divenne piatta e l’andatura più dritta. Homo ergaster era diventato Homo Erectus, come dimostrato dai resti trovati a Giava alla fine del secolo scorso e da a quelli scoperti vicino a Pechino nella prima metà del Novecento.
L’Europa non sembra essere stata toccata da questa prima ondata migratoria. L’ascesa degli ominini verso il bacino del mediterraneo prima, e nei territori europei in seguito, si deve a un altro discendente di ergaster, diverso da erectus.
![](http://digilander.libero.it/Nean.856/Img/HomoAntecessor3.jpg)
L’uomo moderno o Homo Sapiens, ha iniziato la sua storia evolutiva in epoca recente, circa 200.000 anni fa a partire da antenati di origine sicuramente africana.
di Tullia Costa, da: ScienzaEsperienza
DARWIN 2009
"Il 2009 è un anno singolare per il darwinismo e la teoria dell'evoluzione biologica, il presupposto di fondo di tutte le scienze della vita. Ricorrono infatti 200 anni dalla nascita di Charles Darwin e 150 anni dalla pubblicazione del suo Origine delle specie, il testo che sancisce l'avvento della moderna visione evoluzionistica, uno dei paradigmi scientifici che hanno più influenzato la trasformazione di tutte le discipline scientifiche ma anche della cultura e del modo di pensare del mondo contemporaneo."
Inviato da: cassetta2
il 04/11/2020 alle 10:15
Inviato da: marco parisi
il 13/07/2019 alle 10:08