Creato da: sampiero_p il 10/01/2005
OGNI UOMO E' UN'ISOLA. NESSUN UOMO E' UN'ISOLA. (Mouscardin)
|
Area personale- Login
TagCerca in questo BlogIl satiro danzante - Dal mare è tornato a danzare per il mondo - Fantasia - Isole nipponiche - Onda - Eolie - Engramma - Mare in Italy - Italia nel mondo - Rai International - Libri - Accademia e Ricerca - Touring - Pantelleria - Philosophia - La Maddalena - Corse - Carloforte - Isole di Toscana - Egadi - Venezia - Reportage - Affinità elettive - Isola di Procida - Ischia - Capri - Magia delle Ande - Rivista marittima - Storia e filosofia - Informazione.it MenuI miei Blog AmiciCitazioni nei Blog Amici: 2 Ultimi commentiChi può scrivere sul blog
Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
Avvertenze
in relazione ai diritti d'autore e di proprietà intellettuale. |
Post n°382 pubblicato il 26 Luglio 2008 da sampiero_p
26 luglio Gao Xingjian ed i nodi della vitaIl premio nobel 2000 per la letteratura è stata una scoperta recente, grazie ad un'intervista curata da Giuseppe Conte sul Le parole di Gao Xingjian si succedevano con ritmo armonico ed i concetti si dipanavano con una logica compiuta ed irreprensibile. Il suo pensiero veniva esposto con un linguaggio piano e scorrevole ed era di una chiarezza esemplare. Le stesse qualità le riscontro nella lettura di un romanzo scritto dopo il conferimento del premio. Una prosa semplice in un'ottima traduzione induce a concentrarsi sulla storia autobiografica de Il libro di un uomo solo, sul quale incombe la persecuzione subita dal regime maoista, dipanandosi, per altri versi, tra storie d'amore, un elegante erotismo ed i molti interrogativi sull'esistenza. In genere gli accenni politici non sono gradevoli per chi cerca un significato estetico nella letteratura, l'arte svincolata dagl'ideologismi. Per troppo tempo abbiamo letto romanzi dove il tema ideologico prevaleva su tutto e conduceva a risultati modesti o inutili dal punto di vista strettamente letterario. Ma qui, si avverte l'angoscia del vivere sotto la pressione quotidiana in un clima inquisitorio, poliziesco, razzista con i tanti tranelli tesi, ad ogni pie' sospinto, per accertare la disciplina e l'obbedienza al partito e alla rivoluzione culturale: la persecuzione è diretta a sradicare l'uomo dalla propria famiglia, dai ricordi e le abitudini, le tradizioni antecendenti l'avvento del comunismo. Appare evidente, in questo caso, la trasfigurazione della lotta personale e politica contro il reazionario Gao nel dramma individuale e collettivo dell'oppressione e della sofferenza, nel rischio persistente della perdita della libertà e dello stesso dono della vita. Le figure femminili che accompagnano le peripezie del protagonista paiono lenire la sua tragedia soggettiva, accendendo lumi di speranza per il riscatto dalla schiavitù, per relazioni umane, libere da paure e condizionamenti, dove i sentimenti abbiano diritto di esistere pienamente e riacquistino la forza di rendere stabili i legami del cuore. Un crocevia di emozioni, un labirinto di memorie e dolori, grandi afflati ed aspettative per capire il mondo: un compito difficile, se non improbabile, animato da un desiderio indefinito di spiritualità, che induce l'autore ad affermare problematicamente:...Questa vita è come una rete che tu pensi, maglia dopo maglia, di sciogliere nodo dopo nodo, ma, di fatto, non fai altro che un unico groviglio di nodi, la vita, questo stupido ammasso, tu non hai proprio modo di scioglierlo.
https://blog.libero.it/Arcipelago/trackback.php?msg=5143571 I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio: Nessun Trackback Commenti al Post:
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero. |
Inviato da: Maria
il 11/03/2009 alle 21:55
Inviato da: Anonimo
il 08/11/2008 alle 17:33
Inviato da: L_irrequieto
il 05/11/2008 alle 17:00
Inviato da: Mouscardin
il 04/08/2008 alle 11:52
Inviato da: Anonimo
il 28/07/2008 alle 18:15