PER L'INDICE DEL BLOG CLICCARE QUI
ULTIMI COMMENTI
I MIEI BLOG AMICI
- SENTIMENTI..........
- Larca delle stelle.
- na votata
- ...STRANI GIORNI
- MJM EDITORE PUBBLICA
- Maryli
- Regia In Cucina
- orizzonti infiniti
- auaracanà
- certi momenti
- ...Quel che resta...
- GIORNO PER GIORNO
- Crysalis
- Napoletanità....
- Uno sguardosulmondo3
- AMORE CARO
- Conflitti
- Signori si nasce!
- sopravvivere
- SSC NAPOLI BLOG
- tarantellanapoletana
- IO...!
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
« Pasquale Cinquegrana, po... | Ernesto Tagliaferri, Maestro... » |
Aneddoti di Libero Bovio
Post n°25 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da fedelecarlo
extra Tra qualche post approfondiremo questo illustre personaggio autore di canzoni napoletane tra le più belle di ogni epoca, basti pensare a "Tu ca nun chiagne", "Guapparia", "Lacrime napulitane", "Reginella", "Silenzio cantatore" (e il bramo che allego "Ncoppa a l'onna") e tante altre . Si racconta che un giorno Libero Bovio, nella sede della casa musicale " La canzonetta " di Francesco Feola, seduto alla scrivania, leggeva a Mario Spera,direttore della rivista omonima, una sua nuova lirica. Entra un gerarchetto fascista, inviato dal federale per informare il poeta che era arrivato Edmondo Rossoni, un alto esponente del partito, il quale desiderava vederlo; avanza fino alla scrivania e pronunzia con molto sussiego il suo nome preceduto dal grado. Bovio, che vuole terminare la lettura della poesia, gli dice : " Pigliatevi una sedia ". Il gerarchetto, con tono offeso, dice: "Non avete capito chi sono? " E ripete il proprio nome e grado. E Bovio senza alzare la testa: " Ah!... Allora pigliatevi ddoi segge! ". Era sempre tra i primi napoletani ad essere invitato alle prime di spettacoli e manifestazioni teatrali, ma egli, fine umorista, anche in queste occasioni ufficiali non risparmiava nessuno dalle sue battute; si racconta infatti a proposito che, invitato al teatro Politeama dall’attrice Dirce Marella ad assistere ad un suo spettacolo ricevette dalla donna un biglietto sul quale era stampato il motto ‘Inseguimi: sono l’ombra!’, e non esitò a risponderle, scrivendo sullo stesso foglio: ‘Non posso: tengo i calli!’. Ammalatosi nel 1941 Libero Bovio morì nella sua casa di via Duomo il 26 maggio del 1942. Poco prima di morire scrisse i versi Addio a Maria, dedicati alla moglie, e che furono poi incisi sulla sua tomba, contravvenendo però alla sua volontà, che per la propria lapide aveva dettato l’epitaffio: GENIALE, VERO? ^__^
|
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: fedelecarlo
|
|
|
![]() ![]() ![]() ![]() Età: 67 Prov: NA |
Inviato da: Jouets en peluche
il 09/08/2013 alle 16:35
Inviato da: angela talu
il 27/05/2013 alle 08:16
Inviato da: pasqualesomma1950
il 28/11/2012 alle 23:12
Inviato da: freddy
il 02/05/2012 alle 22:57
Inviato da: Roberta Marchetti
il 24/08/2011 alle 17:05