Creato da pacatissima il 31/10/2010

Affreschi Yin

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TRITTICO

Post n°72 pubblicato il 01 Agosto 2011 da pacatissima
Foto di pacatissima

Si presenta con il compito assegnatole:

Thomas Moore: “I sogni sono una forma d‘arte creata dall’anima per la propria edificazione.”

Primo Sogno

“Mi reco in un luogo dove mi insegneranno a suonare il tamburo. Me ne danno uno a forma di pesce, fatto di pelle vegetale. La parte su cui battere non è molto tirata per cui non esce una voce potente. Accordo il mio strumento e sento dire che tra poco porteranno l’UOMO TAMBURO. Si tratta di un tamburo quadrato di media dimensione, foderato di pelle umana e ornato sul davanti da una testa di negro. Il tamburo è moscio. Iniziano a soffiargli dentro, mentre la testa dell’uomo inizia ad animarsi. Si muove, ma i suoi occhi restano chiusi. Con le mani prende della bacchettine cinesi che io avevo depositato ai miei piedi. La sua vicinanza mi impressiona. Immagino che la sua prossima mossa sarà quella di toccarmi. Scappo .Entro in un’altra porta che mi conduce all’interno di una cattedrale dove diverse persone incappucciate e vestite di nero stanno officiando riti. Anche questo luogo non mi rende tranquilla. Vado oltre. Una nuova porta mi introduce in un posto all’aperto recintato da un cancello. E’ il tramonto. Qui ci sono persone serene, delicate, che parlano una lingua che non comprendo. E’ come se fosse una festa di gente nobile. Mi piace, mi intono a ciò che vedo e sorrido. Ricambiano il sorriso. Non comprendendo però il loro linguaggio vado via anche da qui. Torno indietro. Mi ritrovo nella cattedrale e la percorro in discesa. I sai neri sono ora depositati a terra, segno che il rito è concluso. Provo di nuovo paura. Mi avvio all’uscita correndo e nelle ultime scale vengo fermata da qualcuno che si butta ai miei piedi abbracciandomi le gambe. La paura aumenta ma con lei anche la capacità di reagire. Non so chi mi ha fermato, l’atmosfera evoca un misto fra Ku Klux Klan e  rito satanico. A chi mi blocca dico: “ Guarda che ho del sangue in me!” So che questa frase potrebbe essere la mia salvezza, ma anche la mia rovina perché se si tratta di riti satanici è proprio questo che cercano. Alle mie parole la persona si toglie il saio nero e appare un essere con connotazioni maschili. Ha capelli lunghi e neri. La sua bellezza, priva di animosità erotica, risulta leggera e pulita. Risponde: “ Se stiamo dando risposte così dirette alle tue necessità è perché vogliamo attirarti.”

“ Come può conoscere i miei pensieri nascosti?” mi chiedo.

Non ho più dubbi. Ho trovato quello che cerco.

 

Secondo Sogno

Sogno Francesca. E’ stata una mia amica quando avevo  quindici anni. Lei anoressica, io bulimica. Lei anoressica spinta, io bulimica media. In seguito, in quelle rarissime volte in cui ci siamo incrociate l’ho trovata critica, oppure nel baratro, distaccata o priva di emotività manifesta.

Nel sogno era vestita di viola: Viola sono anche i capelli. Vedo in lei una dolcezza che probabilmente non ho mai visto e inoltre la sicurezza e la vitalità che provengono dal sentirsi inserite nel posto giusto. Le guance un po’ riempite si riempiono ulteriormente nel sorriso, manifestando un leggero rossore. Le ciglia sbattono ripetutamente gustando il proprio sentire. Contemplo la sua immagine dall’alto.

Terzo Sogno

Io e mio nipote siamo vicini ad un fiume. Trovo delle pietre di vetro verdi e lucenti. Due o tre. Hanno lati e punte. Sono bellissime. Le guardo, le tocco, le rigiro, le prendo. Sono piatte, grandi quanto un’albicocca. Le metto in tasca. Vedo due serpenti sporgere dalle mie tasche e probabilmente è mio marito che me lo fa notare. Rifletto sul fatto che il mio istinto non è quello di impaurirmi e liberarmi dei serpenti. Lascio tutto com’è. Mio marito insiste nel dirmi che ho due serpenti nelle tasche. Penso: Ma non è detto che debbano per forza essere velenosi.

“ Bene Signora , ottimo compito.  La sento sul limitare di qualcosa e in questo trittico onirico ci sono tre colori: Nero, Viola, Verde.

Per la prossima volta veda di sviluppare questo. Inoltre le suggerisco di andare incontro alla vita con la freschezza del domani migliore e con la consapevolezza dei frutti. Scopra le strade nascoste, non resti aggrappata al passato. Sperimenti . Si lasci alle spalle ciò che non risponde. Guardi in altre direzioni e attenda paziente, operosa, fidente. Ritorni bambina.”

 

 
 
 
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