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Linea Megalitica Carnac-La Mecca

Avrei già dovuto scrivere un altro post su Poggio Rota, ma è arrivata, presso la mail della mia associazione, una richiesta di un’analisi archeoastronomica che mi ha distolto dai miei progetti iniziali. Per chi non mi ha abbandonato e mi segue sempre l’attesa è ben ripagata con la seguente curiosità. Un amico di spiaggia del compianto Presidente Francesco Marsili della SAF ha chiesto un aiuto per risolvere alcuni problemi di ordine storico ed astronomico sull’Acropoli di Alatri. Ovviamente conosco la materia ma non sono un esperto ed ho comunque fornito il mio sostegno a tali analisi tramite tool informatici. Prima di fare qualsiasi simulazione astronomica ho dato un’occhiata all’Acropoli di Alatri tramite Google Earth, anche perché non conoscendo l’orografia del territorio in qualche modo mi dovevo creare dei riferimenti. Da questa occhiata mi è parso fin da subito che chi ha costruito il sito probabilmente ha modellato il territorio e colline. Ovviamente questa è solo una mia impressione e può essere facilmente sbagliata, ma seguendo questo filone di pensiero ed altri indizi mi sono chiesto se la posizione di Alatri aveva una qualche giustificazione geografica più vasta. Partendo dalla direzione del tramonto del Solstizio d’estate ad Alatri, 302°10’, ho percorso virtualmente la strada con Google Earth. Con meraviglia e stupore mi sono imbattuto in una zona vicina ad un sito che ho recentemente visitato, l’Osservatorio Megalitico di Poggio Rota vicino a Pitigliano in Toscana. Naturalmente la linea non è perfettamente solstiziale, il righello di Google Earth indica 304,75°, poco più di + 2° e mezzo di errore. Ho pensato subito ad una coincidenza e per curiosità mi sono chiesto se nella direzione opposta, all’alba del Solstizio di inverno a 122°10’, partendo da Alatri, dove sarei finito. Devo dire che sono dovuto andare abbastanza lontano, ho dovuto viaggiare oltre il mediterraneo e mi sono imbattuto nelle Piramidi di Giza. Anche qui non mi aspettavo una precisione assoluta e difatti il righello di Google Earth segna 123,64°, ma questa volta un errore inferiore, circa + 1,5 gradi.

Anche questa volta ho pensato che probabilmente è solo un caso e dato che sono stato fortunato ho cercato di affinare la tecnica di ricerca. Dato che non sono un esperto e conosco solo i siti più rilevanti, i più nominati, ho cercato una linea comune che mi potesse guidare nella rilevazione di altri siti. Il filone comune che credo che accomuni tutti i luoghi evidenziati è la presenza di costruzioni megalitiche. Più megalitiche delle costruzioni egiziane cosa ci potrebbe essere, grazie alle enormi pietre di tufo Poggio Rota può essere considerato un sito megalitico ed infine Alatri benché possa sembrare ad una prima occhiata una costruzione con tecnica moderna è rinomata per la presenza di mura megalitiche denominate “Mura Poligonali”, forse le mura di questo tipo fra le più ciclopiche e conservate d’Italia. Seguendo la linea ho eseguito una verifica, attraverso il motore di ricerca di Google, delle varie località che mi ispiravano nel territorio e con la chiave associata a “Mura Poligonali”. Mi sono detto, se nel luogo sono presenti delle mura poligonali, la probabilità è alta che vi possano aver costruito un luogo di culto con le stesse intenzioni e magari con un osservatorio astronomico. Mi rendo conto che, dato l’elevato numero di siti presenti nel centro Italia, tracciando una riga qualsiasi si possano trovare tanti luoghi con presenza di “Mura Poligonali” ma forse questa riga potrebbe essere più importante. Ed è così che spostandomi un po’ più a Nord ho trovato il sito di Roselle, un sito Etrusco con presenza anch’esso di mura Poligonali. Un altro colpo grosso direi che lo troviamo seguendo la linea solstiziale verso Nord-Ovest, arrivando in Bretagna: Carnac. Qui è presente uno dei siti megalitici più antichi d’Europa, e fra l’altro fra i più numerosi dato che vanta la notevole presenza di 2934  Menhir.

La precisione in questo caso è molto elevata dato che l’errore è di pochi decimi di grado. Nella direzione opposta invece troviamo “La Mecca”. In questo caso non conosco e non so se parlare di sito megalitico ma è sicuramente un sito di grande interesse di culto religioso antico, qui la precisione non è elevata, ricalca un errore simile a quello di Poggio Rota + 2,5°. Solo per curiosità qui troviamo la famosa Pietra Nera della Kaaba che fu portata dagli angeli, praticamente un meteorite abbastanza grosso.

Iniziando dalla direzione dell’alba del Sole al Solstizio di Inverno (122°10’) si trovano i seguenti siti: Veroli(121,96°), Monte San Giovani Campano (123,40), Colle San Magno (123,42°) , Villa Santa Lucia (123,23°), Montecassino (123,43°), Maiorano di Monte (CE) (123,54°), Satriano (PZ) (123,58°), Armento (123,70°), Canea - Creta (123,23°) , Alessandria (123,01°), Piana Di Giza (123,64°), Menfi (123,68°), La Mecca (124,19°)

Nella direzione del tramonto del Sole al Solstizio Estivo (302°10’) si trovano i seguenti siti: Osservatorio Astronomico Megalitico di Poggio Rota presso Pitigliano (304,75°), Roselle (GR) (305,08°), Vetulonia (303,70°) e Populonia (301,92°), Carnac (302,33°)

Se vogliamo fare il tour del mondo alla linea, passando da Nord-Ovest, usciamo dall’Europa per “Point Du raz” a Bestrèe in Francia, attraversiamo l’atlantico seguendo la linee quasi in modo parallelo a quelle naturali della faglia  sottomarina, arriviamo in Nord America dal Canada dall’”Island of Newfoundland”. Si attraversa il Golfo di San Lorenzo ed entriamo negli Stati Uniti dal Main, New Hampshire, Vermount, New York, Pennsylvania, West Virginia, Kentucky, Tennessee, Mississippi, Lousiana, Texas e a questo punto ci troviamo in Mexico, per entrare nel pacifico vicino alla città de “La Crux de Loreto”. Nel pacifico diventa difficile individuare quali isole sono attraversate, già in questo giro basta un piccolo errore per cambiare stato americano, figuriamoci centrare un’isola nel pacifico, comunque nella direzione troviamo le isole della Polinesia francese; a seguire passiamo vicino alla Nuova Zelanda dall’Isola Chatham dove su internet forse si segnala la presenza di statue in pietra molto grandi, le isole Auckland e attraverso l’oceano australe si arriva all’oceano indiano attraversando l’Africa dalla Somalia per arrivare in Arabia Saudita dallo Yemen. Siamo alla Mecca ed il resto già lo conoscete. Come già sappiamo la superficie della terra è coperta in grande quantità dall’acqua e tale linea non è da meno dato che attraversa ben 4 oceani della terra. Tale “Linea Megalitica” Carnac-La Mecca è già stata evidenziata come una “Ley Line”, ma lasciando da parte le teorie “new age” associate, molto probabilmente mi sono sfuggiti molti siti e se ne segnalate qualcuno che si trova nei paraggi ve ne sarò grato.