Aussie Life
Bagatelle dall'altra parte del globo, cronache di vita australiana
Il mio interesse è nel FUTURO, perché è lì che andrò a trascorre il resto della mia VITA
Charles Kettering
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Post N° 36
Post n°36 pubblicato il 16 Luglio 2007 da AussieAle
Bene… i tempi sono maturi per trattare un argomento che è nel mio destino. L’alcool. Data l’estrazione veneta, la lunga permanenza friulana e una massiccia dose di frequentazione di locali notturni, mi sento di dire la mia.
Cocktail. Sono partito con il proposito di esportare il Drink che distingueva le mie notti, il Jack-Coca-Malibu. Niente di più impossibile. Per fare il cameriere qui, ho dovuto sostenere l’esame dell’RSA (Responsable Service of Alcohol) in cui ho promesso di non dare da bere ad ubriachi, a minori e di non caricare troppo i cocktail. Infatti, dimenticatevi il bello carico o il fatto con amore dei bar italici con sproporzionate quantità d’alcool. Per fare un cocktail qui è obbligatorio riempire un bicchiere tipo grappa (50 ml) del superalcolico e poi aggiungere coca, lemon o quel che è. Tra l’altro scordatevi quei bei bicchieri enormi da mezzo litro (anche se riempiti per il 95% di ghiaccio), i bicchieri sono molto più piccoli e, altro punto a sfavore, costano un botto, il minimo è tipo 7 euro. Se poi volete fare un parti a casa, preparatevi a sborsare un bel po’ di soldi. In australia gli alcolici sono venduti solo nei bottle shop, e una bottiglia di superalcolico medio parte dai 45 dollari. Da evitare, o solo per tirarela un po’ e fare i sofisticati.
Vino. Come tutti sapete il vino australiano sta riscuotendo un sacco di successo tra gli ambienti dei sommelier. E sono sicuro che la ragione può essere una: i sommelier erano imbriaghi, e forte. Ok, io non sono un intenditore, non capirò mai come un gusto può essere rotondo, come si possano sentire ciliege frutti e licheni nel vino, ma qualcosa ne capisco, almeno ad honorem dopo gli ettolitri consumati ai Friuli Doc. Il vino australiano non ha niente a che fare con il vino che si beve da noi, le unici uve autoctone, lo shiraz e il semillon, sembrano un tavernello (o peggio, il vino brillo, 1 euro al litro al Despar) lasciato al sole per una settimana. Se non volete vomitare, poi, vi consiglio di non leggere le etichette sul retro. Mentre in Italia si trovano terribili indicazioni (consigliato con carni rosse ben bruciate, si adatta bene al pollo piumato) in Australia si trova sempre qualcosa del tipo Attenzione, per aromatizzare il vino potrebbe essere usato latte, tracce potrebbero rimanere presenti. Il peggio è capitato con il rosso da 5 litri in cartone comperato per un BBQ settimane fa.. al latte si aggiungevano pesce e uova. Un calice di vino costa sui 5-6 dollari, una bottiglia al Bottle shop dai 6 ai 20, al ristorante un mutuo, ma potete portarvelo da casa (il famoso BYO). Comprate l’importato.
Birra. L’Australia e’ famosa per la birra. E se le birre che si conoscono sono la XXXX e la Forster, sappiate che non state gustando una vera Aussie! Praticamente ogni stato si fa le sue birre, un po’ come le birre regionali in Italia. Nel New South Wales, lo stato di Sydney, la più famosa è la tooheys, in 3 o 4 versioni (e le pubblicità fan morire dal ridere.. 1 2 3 4). Poi c’è la VB, Victoria Bitter, che sembra una gettata di cemento nello stomaco, ma è quella più cheap. Una birra poi costa sui 5 dollari (una scooner, 425 ml) ma ci sono gli happy hour, in cui si possono trovare a 3 o 2 dollari, oppure in qualche locale c’è addirittura l’ora di birra gratis (ma il bancone sembra Gardaland a ferragosto!). Decisamente la scelta migliore! |
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