Creato da AussieAle il 18/04/2007

Aussie Life

Bagatelle dall'altra parte del globo, cronache di vita australiana

 

 

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Suddently, end comes. Actually, is the beginning

Post n°140 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da AussieAle

Sono partito che ero un ragazzo con tanta ambizione, sicuro di se stesso e così confidente nelle sue possibilità da essere inconsapevolmente senza grosse paure.. E con una convinzione, quella che chiunque può avere il mondo in mano. E così sono andato in cerca di qualche mezzo in più.

Quando sono arrivato ho cercato di imparare il più possibile, e di capire come le cose funzionano. Ho cercato le opportunità senza paura ne riguardo. Con la solita supponenza credo di essermele meritate perchè alla prima ho dato tutto per dimostrare il mio meglio e così fino all’ultimo giorno. E per un semplice fatto: quello di aver sempre cercato un dubbio da risolvere. Il che porta ad imparare qualcosa di nuovo ogni volta e cercarne ancora un’altra.

Fino a che, non è venuto il momento di mettere in discussione i sentimenti. La mancanza di questi molte volte ha giustificato molti miei raggiungimenti. Alla fine, però è stato il passo più duro... attraversare un continente non è stato difficile come mettere in discussione tutto, della mia vita, per amore. L’amore non ha vinto, ma ha fatto la sua partita, facendomi venire tanti dubbi e portandomi un nuovo obiettivo, o meglio, un’altro.

La ricchezza di questa esperienza non è stata nei posti che ho visto, e non importa quanto geograficamente lontano sia andato. La vera ricchezza sta tutta nel modo in cui ho rivalutato il proprio cuore e quello che ci è passato attraverso.

Alla fine volevo anche scrivere una Bottom Line della mia esperienza. Da quando sono partito ho riguardato la situazione attuale, realizzato come gran parte della mia generazione e di quella degli oggi 30enni sia impreparata a questo mondo, a come sia una generazione incapace di prendersi responsabilità o rischiare. E sopratutto del piacevole senso che prova nel farsi consolare piuttosto che farsi ispirare. Le persone che ammiro e di cui ho letto, da cui ho imparato o conosciute sono tutte persone che non sono andate in cerca di una terra dove stare meglio, ma semplicemente avevano voglia di riuscire, di combattere per le proprie aspirazione e scontrarsi con la grandezza delle proprie ambizioni.

Ho ricevuto molte mail in questi mesi di persone che vogliono emigrare per migliorare la propria situazione. Il discorso è che i nostri nonni son venuti qui per scappare dalla fame. Le persone che oggi vogliono andare in Australia solamente in cerca di una condizione non migliore, ma più facile. Il fatto è che è la terra del compromesso, c’è un’opportunità per tutti, ma in cambio non avrete molte delle cose che avete qui. L’insoddisfazione ve la riporterete dietro anche in Australia, perchè ci sarà sempre qualcosa di cui lamentarsi. L’Australia è certamente una terra bellissima, non scorderò mai cosa ho visto in tutto questo tempo, ma è molto più povera di anima di quel che sembra. Personalmente dopo essere stato qui mi sono reso conto della fortuna di essere cresciuto in un contesto complesso come quello italiano, e di esserci tornato.

Sono contento delle persone che mi hanno scritto. C’è chi ha detto di essere stato ispirato da me per fare qualcosa. C’è chi ha cambiato il lavoro buttandosi nella rischiosa quanto desiderata avventura di mettersi in proprio, chi ha deciso di terminare una relazione che annaspava da tempo e c’è stato chi non ha smesso di credere che il lavoro non lo si trova ma lo si cerca. Questo è stato il regalo più grande

Sono stati 10 mesi intensi. Tiro un sospiro, son sicuro che i prossimi, non importa quanto, avranno ancora di più da dare. Il fatto è che la parola Fine richiama sempre qualcosa di brutto, forse per il retaggio cristiano che ci fa pensare alla morte. Io preferisco pensarla all'Induista, in cui fine e morte coincide con il principio di rinascita. E così mi butto in nuove avventure, con l'animo sereno, positivo ed ottimista, perchè ho cercato e trovato l’opportunità di scegliere il lavoro per il mio futuro, e che ci crediate o no... in Italia (anche se comunque potrei finire oltre qualche oceano).

Anyway, grazie a tutti quelli che mi hanno seguito. Qui finisce il mio racconto di questo periodo della mia vita. Sono già in Italia, in attesa di prendere la direzione del mio futuro. Grazie a tutti.

Ale.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 28/07/08 alle 07:00 via WEB
"Le persone che oggi vogliono andare in Australia solamente in cerca di una condizione non migliore, ma più facile. Il fatto è che è la terra del compromesso, c’è un’opportunità per tutti, ma in cambio non avrete molte delle cose che avete qui. L’insoddisfazione ve la riporterete dietro anche in Australia, perchè ci sarà sempre qualcosa di cui lamentarsi. L’Australia è certamente una terra bellissima, non scorderò mai cosa ho visto in tutto questo tempo, ma è molto più povera di anima di quel che sembra. Personalmente dopo essere stato qui mi sono reso conto della fortuna di essere cresciuto in un contesto complesso come quello italiano, e di esserci tornato." Guarda io ci ho vissuto un anno e mezzo, sono tornato a marzo e riparto a gennaio (ho 23 anni) per fare un corso universitario. Secondo me il tuo e' un discorso pienamente soggettivo come dal trondo dici alla fine. Pero' ci sono delle cose un po' discriminanti e non veritiere, direi troppo personali. L'Australia non e' vuota d'anima. Molto spesso sopratutto gli italiani finiscono per rimanere con gli italiani e legare poco e male con gli altri. Io ho fatto il contrario e ti assicuro che in Australia ho conosciuto persone meravigliose che in poco tempo m han regalato piu anima e cuore che tante persone qui in Italia. Anzi se posso fare un commento del tutto personale in base alle esperienze (io sono una persona che sull'amicizia ha dei criteri abbastanza severi) penso che molti italiani abbiano poca anima lo stesso. Perone fantastiche. Perche' per me l'anima di un posto sono le persone di cui ti circondi. Una domanda, davvero non riesco a capire cosa intendi per semplice. Come fai a dire che l'Australia non offra una condizione migliore? Da quanto mi pare tu hai fatto un esperienza WH, ma hai provato o sei andato oltre? Rimanerci e godere delle sue opportunita e' un immenso sacrificio ( se la tua conzezione di facilita' si riferisce ai guadagni di questo sacrificio...), bisogna lavorare sodo, ottenere una pr e sopratutto si e' parecchio lontani da casa! Pure io sono fiero di essere italiano, ho una famiglia (per quanti casini possa avere avuto) a cui tengo molto e degli amici che mi vogliono bene. Semplicemente sento che non e' abbastanza, perche' non lo e' in effetti, gli amici vanno vengono (alla fine le strade si separano) e arrivera' il giorno dove vorrai comprarti casa e metter su famiglia con uno stipendio magari da precario (non diciamo fesserie sul fatto che si sta bene perche sappiamo che e' un terno al lotto). La butto ancora sul personale, sto tralasciando la parte riguardante i servizi, la mentalita', le istituzioni (questo e' il terzo mondo a confronto, sara' sempre e solo il sud). Purtroppo la gente deve vedere per credere e mi dispiace che in questo caso si dica che la condizione migliore sia uguale facile(secondo me e' un tentativo di sminuirla piu che altro). Io come tanti altri che hanno vissuto in Australia dalle prime due settimane sono rimasto folgorato da una miriade di particolari, l'educazione, il rispetto del comune la cura di tante cose. Dopo aver vissuto la quando torno qui a casa e' un nervoso continuo, soncertante. Secondo me e' sbagliato non ammettere che l'Australia ha il merito di essere una nazione che funziona molto meglio dell Italia e che offre una condizione nettamente migliore, dicendo che e' semplicemente piu facile. Non era necessario sminuirla cosi'. Dopotutto credo sia piu facile per gli italiani e le sue istituzioni buttare i soldi all'aria e non offrire il 10% di quello che qui si suda in servizi. Poi non lo so, io sono del sud, magari tu vivi a Maranello... Ok tu stai meglio qua, magari sei un po' piu grande e tutto sommato ti ha spaventato l'idea di trasferirti e preferisci rimanere vicino agli affetti. Nulla di anormale e cosa del tutto rispettabile. Che la vita sia piena di compromessi e' normale ovunque, e non credo sia questo a fare dell'Aus un posto che lascia l'amaro in bocca come hai fatto intendere tu. Io a chi vuole partire dico di partire senza pensarci su due volte. E' solo andandoci che si capisce se effettivamente ci si vuole trasferire o no. L'Australia ha molto da offrire, dipende tutto da voi stessi, ad alcuni piace ad altri meno. Fattosta' che molte delle persone che conosco alla fine ci sono rimaste (sara' un caso?) L'unica cosa che posso dirvi e' che non e' facile, e trasferirsi ha i suo pro e i suoi contro, bisogna essere davvero motivati. Alla fine l'Italia e' il paese delle grandi a infinite diversita'. Ed e' inoltre un paese effettivamente in crisi dove o ci si adatta o si parte (ovvio e' piu semplice da giovani). C'e' chi sta bene e non gliene frega niente di partire. C'e' chi non sta bene e vuole partire. C'e' chi non sta bene non ne ha le palle, non e' un offesa e' un dato di fatto che io rispetto. c'e' chi semplicemnte vuole partire. Io personalmente ammiro chi dice di star bene e di non aver bisogno di partire (e' una sorta di invidia felice perche li rispetto e sono contento per loro, sono la maggior parte dei miei amici). Detesto invece i falsi patrioti (non mi riferisco assolutamente a te eh!) che sono i primi a criticare entrambi, l'Italia e chi se ne va (forse perche gli rode di non poter fare altrettanto). Sono sicuro sia meglio tentare e rimanere insoddisfatti che rinunciare e rimanere comunque insoddisfatti. Partite, esplorare e conoscerete voi stessi. P.S. non sono un gran che' come scrittore, scusate per gli eventuali strafalcioni. Luca
 
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