OCCASIONI PERSE
Diario delle occasioni perse e delle occasioni sprecate
Creato da Avvelenataforte il 16/11/2010Area personale
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Post n°109 pubblicato il 05 Giugno 2012 da Avvelenataforte
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Post n°106 pubblicato il 22 Maggio 2012 da Avvelenataforte
(Sottotitolo: da Panto in poi e la passione politica degli imprenditori veneti) Stamattina ho fatto colazione prima del solito .. Simone Spetia non aveva ancora cantato l'inno .. con marmellata di ciliegie .. Ecco. Perchè nella mia mente confusa mi par di capire che la politica sia un impegno. Nella mia agenda di contatti - bene o male tutti legati al fantastico mondo del legno - io penso che lui sia stato idolo e modello commerciale e spirito guida di sopiti istinti di autonomia veneta. |
Post n°104 pubblicato il 18 Maggio 2012 da Avvelenataforte
A me lavorare in fondo da un senso di pace se poi lavoro con rabbia ancora di più .. un po' simile a quello che ha dichiarato Guidolin l'altro giorno ... "Quando sono teso do il meglio di me stesso" (Gazzetta & Co.) evidentemente la terra di Castelfranco produce anche questi temperamenti oltre che a radicchio rosso. Tardivo. E' un mio difetto sfogare la rabbia e digrignare il senso di sfida sul lavoro. Punto 1: Il mio cliente è di Rovigo e questo Juri di Calderino di Monte S. Pietro (Bologna) ... praticamente stiamo già parlando di relazioni internazionali .. che servirebbe una schiera di diplomatici per trattare e io nel mio io non ho la parte Condoleeza .. mai avuta. Punto 3: Giro di telefonate e alla fine riesco a parlare con Juri. Resoconto telefonata: Io: Ciao Juri, son Federica mi ha dato il tuo numero Marco.. |
Post n°103 pubblicato il 16 Maggio 2012 da Avvelenataforte
Riferimenti: Post 87 e 89 Gentili Imprenditori, facendo seguito alla vostra partecipazione al convegno Russia: Da! del 27 marzo u.s., vi informo che al seguente indirizzo internet: http://www.confartigianatovicenza.it/link-estero sono stati creati alcuni link che vi potranno essere utili ai fini della raccolta di informazioni su mercati di vostro interesse, della individuazione di possibili partner attraverso il servizio Tradeway e, più in generale, a comprendere come Confartigianato Vicenza, Cassa di Risparmio del Veneto ed Intesa Sanpaolo possono sostenere le PMI nell'approccio all'internazionalizzazione. Ecco già dopo aver letto le prime 7 righe avrei cestinato la mail .. Santino centrale di Saulo di Tarso ma non mi esimo a sorridere pensando che questi hanno chiamato un conto corrente ZERO TONDO ... Mi guardo un pò il sito ... per info chiamare qui .. per info mandar mail qui .. chiamare questo numero, ecc. ecc. Trovo tante informazioni su Saulo ... e basta. Io non capisco .. non capisco perchè vi siete convertiti a far pubblicità agli altri .. spiegatemi bene cos'è sto "importante accordo di collaborazione in materia di internazionalizzazione " perchè io non riesco a capirlo ... e non ho voglia di telefonarvi o mandarvi una mail voglio che lo scriviate chiaro e tondo in modo che me lo posso leggere di notte o mentre l'estetista mi fa la pedicure. |
Post n°96 pubblicato il 17 Aprile 2012 da Avvelenataforte
Allora ti racconto una storia. Bruciati soldi. Dignità. Orgoglio. Testardaggine di padre padrone. Sicurezza dell'essere invincibile andata a puttane. Lacrime di bambini. E i soldi c'erano. E' che i soldi finiscono se li spendi. Se li sperperi finiscono ancora prima. E poteva diventare un gioiellino di azienda. Modernizzando il prodotto poteva ancora fare la differenza. Il marchio valeva ancora qualcosa. Ciao. |
Post n°95 pubblicato il 16 Aprile 2012 da Avvelenataforte
In rigoroso Viola io .. in Nero lui .. in Viola di nuovo io con commenti soffocati dopo aver letto le risposte .. Identikit Fenomeno: Età di chi ha risposto: 46 anni - titolare - Perchè la vostra azienda potrebbe essere interessata ad un processo di internazionalizzazione ?
Penso di essere abbastanza chiara, schietta, diretta quando provo a spiegare che per avviare un processo di internazionalizzazione servono di base 3 cose: TEMPO - DENARO - COMPETENZE. Ma TEMPO DENARO E COMPETENZE adesso non ci sono. Ma dove vogliamo andare ? |
@BelievenYs > ... Sei un Sognatore. @limprenditore > se no non farei questo mestiere @believenYs > ... Naa per quello sei un Pazzo... Al twitter bar appena rientrata ho letto questo scambio tra due persone che stimo pur non conoscendo. L'uno che parlava del Mestiere di Imprenditore e l'altra che gli dava del Sognatore e del Pazzo. So che scherzano ma in fondo in fondo un filo di verità c'è e dopo la mia serata anche uno spunto di riflessione. Io non ho mai pensato che fare l'imprenditore fosse e sia un mestiere: sono più propensa all'idea di vocazione, all'idea di sfida, di non accontentarsi, di rischiare. E non per una mera questione economica. Tra il fare l'imprenditore ed essere imprenditore pero' c'è un incolmabile spread. Insanabile e inguaribile. Ne ho visto uno stasera su un letto con lenzuola bianche di quelli che volevano fare gli imprenditori: uno di quelli furbi che per anni le fatture erano cose da maghe e streghe e che non ha saputo dimostrare a chi forse poteva dare credito una specie di patrimonio. Uno di quelli intelligenti che le tasse non si pagano ( perché lui ce l'aveva duro e a Roma son tutti ladroni) e che se mi vengono a fare un controllo 'Ghe pense mi col coloneo'. Uno di quelli che 'basta sentire el centro de lavoro che funsiona' che tanto fare magazzino fa sempre bene e così se arrivano ordini consegnamo velocemente e ci pagano prima. Uno di quelli che la sicurezza dei dipendenti corrisponde alla sicurezza di avere un posto auto nel parcheggio e che se poi si taglia un dito sotto una sega a nastro ha gli altri nove. Uno di quelli che 'il mercato lo detto io: anche se la gente vuole pane io produco grissini e si abituano a mangiare quelli'. Uno di quelli che mica sarà importante avere una persona in ufficio che produce carte meglio un rumeno in più in produzione. Uno di quelli che i tre soldi messi via per sbaglio o per fortuna, li ha spesi in pietre e mattoni perché tanto de case ghe n'è sempre bisogno. Uno di quelli che in fondo di fare il terzista si era rotto le balle perché il mio prodotto la gente lo conosce con un altro nome ma lo go fatto mi e nessuno lo sa e allora via a fare el so brand. Con nessuno che lo vende. E alla fine? Alla fine manco la sua morte ha saputo organizzare sepolto dai debiti, dai rimorsi e dai rimpianti. Ma buttati sotto un treno se devi farla finita. Non farti tre tatuaggi per lungo sui polsi per passare tra le tante vittime della Crisi ed essere inserito nel triste libro dei Suicidi di Stato. Non si cavalca l'onda della disperazione per smuovere a pietà le persone e provare a risolvere la questione. E non m'interessa che sia venuto a trovarti il direttore di banca stamattina a portarti l'umana falsa e ipocrita solidarietà di tutto il gruppo e ti abbia rassicurato dicendoti che quando uscirai ti darà una mano: col casso. Tutti bravi a far i curati di campagna. Dormi in pace che i tuoi errori te li paghi da te, non c'e nessuno che li sconta al posto tuo. E hai cannato completamente a chiamare me. Io gli infami non li aiuto e chi gioca con la vita come a una slot machine per me e' solo un infame. Ti meriti di fallire, di chiudere baracca e burattini perché fino a due anni fa la tua ditta era solo una vacca da mungere che ti dava latte buono e fresco tutti i giorni ma se non hai saputo darle da mangiare la vacca dimagrisce diventa magra e muore. Su essere imprenditore continuo domani. Son troppo velenosa. |
Post n°93 pubblicato il 10 Aprile 2012 da Avvelenataforte
Predicavano di essere diversi ... E invece la realtà dei fatti è che in fondo in fondo di diverso dagli altri non avevano e non hanno altro .. Eppure la mia terra è stata fertile per loro. Ma nessuno e dico nessuno partendo dal postino, passando per Gobbo e Marin arrivando al prete e al farmacista che ti sapeva spiegare cos'era questo Federalismo e non conoscendolo ovviamente non ti sapeva dire come attuarlo. Al massimo declinavano con la costruzione di un muro all'altezza Po anche se qualcuno lo avrebbe ben eretto sull'Adige .. Liga Veneta era il popolo. Dal contadino al dottore. Tutti contro Roma. Roma impersonificata come Ladra di schei. Congressi, raduni, proclami, feste e festine ... e il popolo inizia un pò a girarsi i maroni ... e ad insospettirsi che a Roma "se sta massa ben e chea poltrona invoja tutti" .. E allora oggi le vedi le bandiere del sole verde e quella del Leone di San Marco a mezz'asta. Al bar nessuno più ce l'ha duro ed è pronto a imbracciare fucili ...
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Post n°91 pubblicato il 03 Aprile 2012 da Avvelenataforte
Si sa che la gente da' buoni consigli
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Post n°89 pubblicato il 27 Marzo 2012 da Avvelenataforte
Mi ero relativamente svegliata bene stamattina ... praticamente avevo dormito meno del solito ma mi sentivo l'adrenalina della scoperta scorrere nelle vene e l'entusiamo del capire cose nuove pulsare nelle aorte. Allora: No eh .. queste cose mica gli imprenditori devono saperle cazzo. Devono sapere che hai la filiale li pronta a risolvere tutti i tuoi problemi. Ipocriti. Quello è nostro patrimonio. Stop.
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Profilo del Serial Killer PMI Nordest Età: Classe 1954. 58 anni compiuti. Stato civile: Sposato. Titolo di studio: Terza media. Caratteristiche: Ereditato causa morte del fondatore azienda 15 dipendenti. Dipendenti tramandati di generazione in generazione. Che va in pensione il padre e il posto al tornio spetta di diritto al primogenito. Mansioni svolte nell'ordine: Situazione clinica aziendale: Necessità riscontrate: (apro una parentesi: qui in Veneto tante cose son familiarmente chiamate COSO. E' usuale a tavola se vuoi un bicchiere sentirsi dire: PASSAME EL COSO. E' parlata comune in officina se non trovi un attrezzo sentire dire: PASSAME EL COSO. Coso è tutto e niente ed è anche una persona fisica: ZE STA COSO A FAR STA CAZZADA. VAME CIAMAR COSO. - 200.000,00 € freschi freschi per acquistare un nuovo macchinario (per i masochisti trattasi di pantografo a CNC) che gli rendesse più veloce alcune lavorazioni - imparare a delegare un pò. Riassunto: -cambierebbe la macchina immediatamente per la gioia della concessionaria che ha di fronte e che lo vede tutti i giorni leccare la vetrina come un bambino vedendo l'ultima Audi (si perchè l'Imprenditore vero deve avere l'Audi. Assolutamente quattro anelli simbolo di potere). (altra parentesi: qui il commercialista è sempre preceduto da Dottor quando d'invoca o si parla di lui. Dalla moglie si puà divorziare ma dal commercialista mai. Guai. El comercialista ze persona sacra. Al livello del Parroco e del Farmacista. All'Avvocato no ma al comercialista bisogna dirghe tutto ... magari de qualche fattura falsa no ma tanto dopo el me trova lu a soluzione per vegnerghene fora .. e dopo el capo dea finansa vien bere co mi no ghè mia problemi) -cospiqua donazione al parroco in modo che lo ricordi alla messa ed è una figata immensa la Domenica alla messa delle 11 sentire dal pulpito il Don che ringrazia il benefattore X per aver risistemato il rubinetto della canonica con notevole donazione e tutta la gente che ti guarda come avessi salvato vite umane. Questi sono i miei pazzi. E dopo mi chiedi perchè sono Avvelenata caro mio amico @LucaPrimavesi ??? |
Ricevo invito a presenziare ad un evento organizzato da Confartigianato, Apindustria, Camera di commercio sulla Russia. Dedicato alle pmi alla scoperta di nuovi mercati. Leggo il programma: Interventi a cura di: Conclusioni MUOIO DALLA VOGLIA DI ANDARCI Eh si cazzo perchè tre ore del mio tempo, e di qualsiasi imprenditore di una pmi non valgono niente e passarle ad ascoltare direttori, presidenti, segretari e responsabili ti cambia la vita, ti dà l'entusiasmo necessario per prendere in considerazione un progetto di provare ad andare in Russia, ti fa conoscere la realtà del paese. Ma perchè gli organizzatori invitano sta gente che promuove solo la loro banca ??? Perchè ti spacci per aiuto alle pmi e fai passare l'intento di far scoprire nuovi mercati con la banale scusa di avvicinare eventuali clienti alle banche ?? Io mi chiedo perchè le varie associazioni non prendano la questione sul serio. - come si crea una rete commerciale all'estero solo così tanto perchè magari possono essere cose che interessano più di sentirsi dire che hanno filiali a destra e a manca, linee di credito agevolate, condizioni favorevoli, ecc. ecc. Io ci vado.
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Riflessione di prima primavera seduti al bar tra cicche e caffè
Prima parlavo del più e del meno ,con una cara persona che mi ha vissuta e che mi conosce, sul come la vita per scelta o necessità mi abbia portata ad essere quello che sono. Per me la vita è sempre stata e sempre lo sarà, un gioco ad eliminazione. Non che ci siano dei concorrenti e nemmeno dei premi in realtà. In questa ipotetica guerra di sopravvivenza una Donna può scegliere con che armi combattere: o la testa o la figa. Femmine garbati esempi di virtù e sani principi fisici e morali. E forse per ripicca, per spirito di sopravvivenza, per indole ribelle ho passato anni a ribellarmi a lei e tutte quelle che hanno sentito il fatto di essere donne quasi come una grazia dal cielo che una grande opportunità da cogliere. Le donne che guardo, le donne che frequentano i miei uomini sono impeccabili esempi, operaie di buone azioni, donne di biancheria stirata ed inamidata e cassetti ordinati con i collant divisi per gradazione di denari. Io no: io ho rotto il vincolo inviolabile della tradizione. Troppo semplice e facile aprire le gambe per sentirsi Donna.
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Post n°85 pubblicato il 08 Marzo 2012 da Avvelenataforte
Da sempre dò a Cesare quello che è di Cesare e forse il dente avvelenato con gli imprenditori veneti non rende giustizia a questa terra. E io di questa terra sono figlia. Ingrata come lo sono con quelli con cui ho legami di sangue. Io in fondo questa terra l'adoro. Adoro i terreni argillosi impastati. Terra che odora di sangue. Terra di nebbia. Da sempre nutro l'insana passione di incontrare nuovi volti, nuovi sguardi da cogliere al momento per non rischiare che si perdano in un soffio. Sguardi ed architettura. E quella che mi angoscia ultimamente è quella affascinante e spettrale delle zone industriali. Le zone industriali di Treviso sono libri di storia passati da padri ai figli che non ne hanno saputo - per scelta, necessità, pigrizia, incompetenza - raccogliere l'eredità. Verona son avanti. I veronesi "mati come cavai sà de pì de chealtri" (matti come cavalli e che sanno più degli altri) hanno avuto stile nel costruire le zone industriali. Enormi spartitraffici popolati di puttane dell'est. Strade con nomi di alberi, qualsiasi pianta trova nella z.i. di Verona la sua strada. E cubi. Capannoni a forma di cubo. Ma quelli ancora attivi hanno buoni profumi da settembre a gennaio ... passare davanti alla Melegatti e compagnia cantante ti vien spontaneo aprire il finestrino e ti sembra di essere in una pasticceria. Padova. Padova mi ha preso più di quanto mi ha dato. Padova smista carte ormai quando fino a 10 anni fa era un viale dei giardini di piccoli capannoni con logicamente annessa casetta. Le fabbriche di Padova hanno i muri neri di vecchio.Adesso costruiscono in verticale (se becco chi ha progettato il Net Center gli cambio i connotati). E fanno oscenità. In verticale non puoi produrre. Non ci puoi mettere una linea di lavoro. In verticale puoi solo dare servizi. Vicenza. Oddio. Da emigrata qui non posso dir nulla. Devo ancora ultimare traslocco per cui mi vorrei evitare foglio di via. Ma sono andata a vedere la z.i. Lo faccio sempre quando visito una città. Dopo passo alla parte storica, monumenti, musei e altro ma la prima cosa che vado a cercare sono le z.i. (lo so che son scema non serve ribadirlo). Anche qui tristezza. Del luccicante oro è rimasto poco. Gru arruginite. Depositi di attrezzature. Senso di fermo. E dopo c'è la Regina. Venessia. Eh si. La zona industriale di Venessia per me resta Marghera. E a Marghera muori solo respirando l'aria. E vedi quanto in nome di un profitto passato si siano rubati l'acqua della laguna per costruire. E vedi le bandiere sbiadite sui tetti delle fabbriche. Fabbriche con grandi cancelli. Con pochi ingressi e tanto meno uscite. E respiri tossica rabbia. Vedi che qui son venuti a portarsi via qualcosa. Belluno ? No Belluno non produce. Belluno per i più - io compresa - è sempre la settima provincia che ti dimentichi. Questo è l'esterno del Veneto. Del Veneto locomotiva trainante del fenomeno NordEst. A cui però nessuno ha più voglia di mettere carbone vivo per farla ripartire questa locomotiva ...
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Post n°84 pubblicato il 06 Marzo 2012 da Avvelenataforte
Contatto con azienda veneta per piano export. In viola (logicamente) la mia posizione e in nero quella dell'imprenditore con relativa traduzione dal dialetto veneto all'italiano. I: Si ma cossa serve far un piano estero se ghe piase el prodotto che fasemo i lo compra istesso. .. e già qui gli avrei stretto la mano, cordialmente mandato a fanculo e me ne sarei andata in piscina termale ... IO: Vede per come tutte le cose bisognerebbe avere degli obiettivi e forse se li scriviamo su un pezzo di carta magari riusciamo anche a valutare le strategie per raggiungerli . I: No no qua perdemo tempo e basta. Forse no la ga mia capio che mi vojo ndar vendare all'estero no far piani, strategie e menae varie. No go mia tempo da perdere mi. ... e qui gli avrei ristretto la mano, ricordialmente mandato a fanculo e oltre alla piscina termale me ne sarei andata al ristorante mexicano ad ubriacarmi tra Corona e nachos ... IO: Senta una cosa io sono abituata a lavorare e procedere per passaggi. Per arrivare su in cima al rifugio metto un piede avanti all'altro camminando sul sentiero e non prendo la seggiovia. I: Si va ben dai vanti fasemo sto piano. Cossa vola saver ? ..... tralascio l'intercalare di santi e madonne tipiche del linguaggio popolare veneto ... IO: Facciamo così se lei è d'accordo io le dò due tre punti .. tipo delle domande .. e lei mi risponde con calma, io valuto le sue risposte e dopo ne discutiamo assieme .. I: E no porco e fora, no la ga mia capio che mi no go mia tempo de fare sti quiss. Mi la go ciamà qua perchè vojo ndar vendare all'estero (e porco qua e porco la) no a farme tante domande. Ghe ripeto che no go mia tempo da perdare qua se produce no se ciacoea. IO: Bon e alora sicome gnanca mi no go tempo da perdere, me diga subito perchè casso el vol ndare all'estero. I: Perchè qua no me paga pi nesuno, i cinesi me gà portà via el lavoro, mi no gea fasso più e i me ga dito che l'estero i paga de sicuro. IO: Capisco. Ma non mi sembrano motivazioni sufficienti per iniziare un percorso di internazionalizzazione. I: Cossa voea dire co questo che no a me dà na man come che a ga fato co P. ? IO: Ha capito benissimo. Portare la sua azienda su uno o più mercati esteri è un processo di complessità paragonabile all'inizio di una nuova attività d'impresa. Voi qui in Italia siete conosciuti dal mercato e conoscete i segreti del mercato e della concorrenza. I vostri prodotti sono buoni, avete una buona capacità produttiva, si vede nel prodotto la passione che avete per i dettagli e per le cose fatte bene ma avete troppa fretta di partire per nuovi mondi e la fretta oltre che essere cattiva consigliera porta al totale fallimento. I: Ma se mi go un bel prodoto tutto el resto ze ciacoe. IO: Allora senta un paio di cose: I: La ga mia tutti i torti a dir la verità ma ghe ripeto mi no go mia tempo da perdare. Mi vojo ndar all'estero e ea me deve aiutare. I: e che casso ghe ze da perdar ndar all'estero.. i ga tutti fatto i schei vendendo all'estero e ea me dise cossa che vojo perdare .. IO: Guardi è stato un piacere incontrarla ma adesso devo andare perchè mi aspetta un'azienda che ha deciso di andare all'estero per aumentare il giro d'affari, aumentare i profitti, diversificare il rischio di dipendere da un unico mercato, venire a contatto con nuove esperienze, idee, aumentare la competitività. Un'azienda che ha capito i vari rischi di andare all'estero, rischi economici, monetari e politici. E a cui ho scelto di dare una mano. I: Ma anca mi vojo far cossita IO: Le mando una mail con le domande ... I: Costea tanto ea per darme na man ? IO: No perchè se non avessi queste sfide a portata di mano sarei morta. Arrivederci. |
Inviato da: canescioltodgl10
il 10/06/2015 alle 15:54
Inviato da: Le_cento_botte
il 18/08/2013 alle 10:12
Inviato da: free.mau
il 20/08/2012 alle 10:10
Inviato da: Anonimo
il 22/05/2012 alle 10:41
Inviato da: paolo cristiani
il 16/05/2012 alle 13:10