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La giornata della donna (non la festa)

Post n°24 pubblicato il 08 Marzo 2014 da delego.in.te
 


Musica: Nada Malanima - Piangere o no
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Io ricordo che quando ero alle scuole superiori, la professoressa di italiano ci ha minacciato dicendo che al primo che si fosse presentato con le mimose (forse anche al secondo) l'avrebbe sospeso perchè era la giornata della donna e non la festa.

Nasce dopo il VII Congresso della II Internazionale socialista del 1907 in cui fu votata una risoluzione che aveva come tema: «lottare energicamente per l’introduzione del suffragio universale delle donne», senza «allearsi con le femministe borghesi che reclamano il diritto di suffragio, ma con i partiti socialisti che lottano per il suffragio delle donne». Due giorni dopo si decise la creazione di un ufficio di informazione delle donne socialiste. Clara Zetkin fu eletta segretaria e la rivista da lei redatta, Die Gleichheit (L'uguaglianza), divenne l'organo dell’Internazionale delle donne socialiste. La decisione di escludere ogni alleanza con le «femministe borghesi» non fu condivisa da tutte. Negli Stati Uniti, la socialista Corinne Brown scrisse, nel febbraio del 1908 sulla rivista The Socialist Woman, che il Congresso non avrebbe avuto «alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione». Fu la stessa Corinne Brown a presiedere, il 3 maggio 1908, la conferenza tenuta ogni domenica dal Partito socialista di Chicago a cui tutte le donne erano invitate, fu chiamata «Woman’s Day», il giorno della donna. Si discusse infatti dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne. Alla fine dell'anno il Partito socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali «di riservare l'ultima domenica di febbraio 1909 per l'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile». Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 23 febbraio 1909. Le celebrazioni furono interrotte dalla Prima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti, finché a San Pietroburgo, l'8 marzo 1917 (il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia) le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra. La fiacca reazione dei cosacchi inviati a reprimere la protesta incoraggiò successive manifestazioni di protesta che portarono al crollo dello zarismo, così che l'8 marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l'inizio della «Rivoluzione russa di febbraio». Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a Mosca una settimana prima dell’apertura del III congresso dell’Internazionale comunista, fissò all'8 marzo la «Giornata internazionale dell'operaia».

Le mimose se le devono regalare solo le donne tra di loro e non aspettare come delle stupide galline il maschio che le porta i fiori (questa frase è tratta dal pensiero della mia professoressa).

Se tutte quelle che l'8 marzo vanno in giro per locali a festeggiare, sapessero che festeggiano una ricorrenza di origine socialista-comunista non credo che la prenderebbero molto bene.

N.B.: la mimosa ha lo stesso colore di BAGblog

 
 
 
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