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La fée verte: una favola vera

Post n°8 pubblicato il 07 Dicembre 2005 da un_Randagio

Ai tempi della Belle Epoque, verso la fine del XIX secolo, se vi fosse capitato di camminare nelle strade di Parigi in un momento ben preciso della giornata, diciamo dalle 17 alle 19, vi sareste accorti che l'aria aveva uno strano profumo, avreste respirato un'aria "strana", intrigante, complice, mista di trasgressione e cultura... era l'ora dell'adulterio, ma ancor di più era l'ora «verde», l'ora della «fata verde».

Nella seconda metà del XVIII secolo in Svizzera i soliti frati (atro che ora et labora, qui si mangia e si beve!!) avevano creato una bevanda; un infuso alcolico di Artemisia Absinthium, zucchero, anice ed altre erbe.
Questo liquore venne assaggiato da un signore francese, un certo Pernod, gli piacque talmente tanto che pensò bene di produrlo in Francia. Così nacque l'Absinthe... L'Assenzio.
Era il lontano 1830 i soldati tornavano trionfanti dalla conquista in terra d'Algeria, tornavano non solo come semplici vinvitori di una guerra ma portavano nei loro zaini una "pozione"che li aveva preservati dai malanni: l'assenzio.

Bere l'Assenzio fu subito una moda motlo diffusa, aiutata anche dal fatto che la produzione del vino aveva subito un colpo quasi mortale per il diffondersi di un parassita micidiale per le viti: la filossera. Questo fatto causò la scomparsa qusi totale dei vigneti in quasi tutta l'Europa, lasciando praticamente la strada spianata alla commercializzazione di altri prodotti molto più economici, l'Assenzio appunto!

In poco tempo divenne "la bevanda maledetta" e per il colore che aveva fu chiamata la «fée verte».
Per Verlaine, Rimbaud, Baudelair, Van Gogh divenne la loro musa ispiratrice, Degas, Toulouse Lautrec, Wilde e tanti altri artisti le dedicarono moltissime opere.
Il rituale di bere Assenzio si diffuse in tutta l'europa e negli Stati Uniti... fu l'apice dello splendore della «fée verte»

Ma come in tutte le favole che si rispettano, oltre la fata c'è anche l'Orco: il Tujone.
Il tujone è un alcaloide che agisce sul sistema neurovegetativo, in pratica il tujone era... il nonno del LSD, e l'Assenzio era ricco di tujone.
Molti cominciarono a sostenere che l'abuso di Assenzio provocava allucinazioni, dipendenza, cominciarono a sospettare che non fosse un normale liquore, ma una vera e propia droga.
Nel 1905 accadde l'inevitabile... «una crema di menta, un cognac, sette bicchieri di vino e un caffé corretto al brandy; poi un altro litro di vino, un'ulteriore annaffiata di brandy e DUE BICCHIERI DI ASSENZIO», questo è quello che riportarono i giornali dell'epoca, quando il 28 agosto Jean Lanfray, contadino di 31 anni abitante nel Canton Vaud in Svizzera dopo una giornata a bere tutto quel popò di roba tornò a casa e con il suo fucile da caccia fece una strage della sua famiglia.
La colpa di questa tragedia fu attribuita a quei due bicchieri di Assenzio. Nel 1907 la Svizzera vietò la produzione di quella fata che si era trasformata in veleno e dal 1915 il divieto si estese anche in Francia ed in altri paesi europei tra cui l'Italia.
Con l'avvento della Grande Guerra l'Absinthe la «fée verte» scomparve lentamente.

Ma una favola non è una vera favola se non ha un lieto fine...

Nel 1999 Pascal Rolland dopo un anno di ricerche ed aver sbrigato tutte le pratiche amministrative del caso, ottiene l'autorizzazione a utilizzare la pianta dell'assenzio ed a menzionarla in etichetta.
Dalle sue ceneri è rinata la fée verte...

Santé... bauuuuuu.....

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Commenti al Post:
soloparolesparse
soloparolesparse il 07/12/05 alle 10:19 via WEB
Perchè?
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un_Randagio
un_Randagio il 07/12/05 alle 10:23 via WEB
Perché no?
(Rispondi)
ladymiss0
ladymiss0 il 07/12/05 alle 10:33 via WEB
ne vorrei un bikkere adesso, subito, ora, grazi, bella favola , intonata
(Rispondi)
 
un_Randagio
un_Randagio il 07/12/05 alle 10:39 via WEB
Da un anno a questa parte si può trovare anche in Italia, qualche pub lo usa per preparare drinks, ma è sicuramente più "poetico" berlo in compagnia... c'è un vero e proprio "rituale" per la preparazione di un bicchiere di Assenzio. bauuu....
(Rispondi)
eccomiqui4
eccomiqui4 il 07/12/05 alle 12:00 via WEB
bleah.. a me non piace, per niente! Amici mi hanno fatto provare, ma mi da fastidio, meglio la torta di carote :-)
(Rispondi)
 
un_Randagio
un_Randagio il 07/12/05 alle 12:08 via WEB
Se l'hai bevuto liscio.... è molto amaro... c'è un vero e proprio rituale per come si deve..... bauuu...
(Rispondi)
 
 
ladymiss0
ladymiss0 il 07/12/05 alle 12:10 via WEB
AVANTI FAMOLO!
(Rispondi)
 
 
 
ladymiss0
ladymiss0 il 07/12/05 alle 12:57 via WEB
GRAZIE, FOTO BELLISSIME, APPREZZO L'ARTE, MIAOOOOOOOOOOOOOOOO
(Rispondi)
magdalene57
magdalene57 il 07/12/05 alle 16:25 via WEB
mi puoi dire dove posso trovarlo? credo che me lo comprerò. (guarda che sono seria), abito nella tua regione , se i dati sono veritieri, e quindi le catene di distribuzione dovrebbero essere le stesse... allora attendo dettagli..... grazie...la favola è proprio bella .... ricordo alcune inquadrature del fil ìm di Coppola "Drakula" che io trovo spettacolare...lui fa bere a le assenzio.....
(Rispondi)
 
un_Randagio
un_Randagio il 07/12/05 alle 16:36 via WEB
Posso dirti che viene venduto in un negozio di Bologna: Scaramagli in Strada Maggiore, è un negozio molto conosciuto a Bologna e visto che a Bologna non si perde neanche un bambino... chiunque saprà dirti dov'è!! Però devi trovare una confezione che sia completa di tutto il necessario per prepararlo: la bottiglia di assenzio, il bicchiere, la "fontana" ed il cucchiaio forato per sciogliere la zolletta di zucchero. Viene importato da "RINALDI importatori". bauuuu....
(Rispondi)
vita1954c
vita1954c il 07/12/05 alle 18:16 via WEB
Io sapevo solo che un abuso eccessivo di assenzio portava alla morte, e che questo liquore ne sostituiva altri, era costoso ma maledetto. Non sapevo nemmeno che fosse stato rimesso in commercio, nel 1999, eppure c'ero, ero una semivegetale in queli anni, ma possibile che una notizia così mi sia sfuggita? Può anche darsi che l'abbia letta, purtroppo dal 96 al 2000 ho vissuto quasi sempre in una campana di vetro, e i ricordi di quei quattro anni non sempre sono lucidi, ora però desidero fare una ricerca. Ti ringrazio dell'informazione. Ciao
(Rispondi)
fragolarossa1960
fragolarossa1960 il 07/12/05 alle 19:36 via WEB
Dai va bene ...ma solo un bicchierino per me....ma per qualcun'altro 5 litri per favore.
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lady_in_jeans
lady_in_jeans il 08/12/05 alle 22:02 via WEB
premetto che sn assolutamente astemia..ma come si prepara questo bicchiere?? che dici posso accompagnarlo alla tua torta di carote...ehehehe un mix esplooooosivooooo! ;P
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asiaredsea
asiaredsea il 09/12/05 alle 08:14 via WEB
^_______*
(Rispondi)
Meliaduse
Meliaduse il 09/12/05 alle 10:56 via WEB
Adoro la "Fata verde",ma quella che si trova ora è una pallida imitazione della bevanda dei decadentisti e a volte ,come è successo a me l'altra sera a una serata goth,ti propinano dell'anicione. L'assenzio ora è di moda,e non solo nei locali che frequento io,pensa che una nuova linea dell'Erbolario si chiama proprio così, l'altro giorno ho acquistato l'acqua di profumo,favolosa... Miaoooo
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eccomiqui4
eccomiqui4 il 12/12/05 alle 11:01 via WEB
Non l'ho bevuto liscio.... abbiamo fatto tutto il rituale con lo zucchero ... acceso ...
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axel_74
axel_74 il 13/12/05 alle 16:50 via WEB
Il liquore decantato da tanti poeti fu prodotto per più di 100 anni nella distilleria Pernod-Fils Absinthe in Francia nella città di Pontalier. La ricetta originale è come il segreto della formula della Coca-Cola, tutti ne parlano ma nessuno ne sa la verità. La ricetta riportata è una delle tante varianti utilizzate da molti produttori artigianali. Ricetta: Si mette a macerare per almeno 12 ore, in 1 litro d’alcool a 85°, le seguenti piante medicinali secche: -Artemisia absinthium (assenzio maggiore o romano) 25 g. -Anice 50 g. -Semi di finocchio 50 g. più piccole porzioni di ginepro, noce moscata, veronica, anice, succo limone, angelica. All’estratto ottenuto si aggiungono 0,5 litri d’acqua, la soluzione si pone in un distillatore. Il processo di distillazione va interrotto quando si è ottenuto 1 litro di distillato. Si prelevano 0,4 litri del distillato e si aggiungono: -Assenzio absinthium 10 g. -Issopo 10 g. -Succo limone 5 g. L’estratto ottenuto si scalda a moderata temperatura e si filtra, al filtrato si aggiungono i restanti 0,6 litri di distillato. Il litro circa d’assenzio finale va diluito con acqua fino a raggiungere una gradazione alcolica pari a 75°. http://www.salvelocs.it/assenzio/
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