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Post n°21 pubblicato il 28 Novembre 2005 da alfasica
ROTTA COME UNA BAMBOLA ROTTA Mi circoscrivo introflettendo monetine, tintinnante metto a dormire i dentini, rimbocco le gengive e aspetto. Il Re non mi guarda, parla al suo specchio, ripudia: Ghigliottina! Mandatela a morte! Alle guardie di stoffa gonfiate dal vento. - Perché proprio io? No. Io no!- Sulla finestra una bambina è rimasta come una bambola rotta, appesa come un fuco. Poi dice: perchè sei sola. Il vociare di genti è lontano, rrrresterai sola. Campanelle di timpani nel mio orecchio. Sola! come un guscio di tartaruga. Sola! come una scodella. Sola come una bambola sola. Sola come un’ora dentro un dondolo accordato, la gamba suona la gamba, il braccio suona il braccio, la testa un piede. Sola mi vanto di fare conferenze, i miei contatti: internazionali, tutti morti. Attiva di deliquio pneumatica mi sollazzo, lubrico colloquio. Sola corro a stento dietro al tagliaerba impazzito, inciampo. Stanca. Le guardie pronte potenti sopra a tutto mi raggiungono. |
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