Creato da alfasica il 21/11/2005

UNDATED BAR

racconti isterici, criminali e patologiche storie

 

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COMMEDIOLA IN DUE ATTI

Post n°23 pubblicato il 02 Dicembre 2005 da alfasica

atto II- La cura

      -  Ah! Sei tu, vieni, siediti

Come TU…

TU chi?

Avranno ragione,

forse io…

non ci sono,

IO?

Come Io,

Io chi.

Re-reespira.

Controllati

se no sparisci:

il Fù, l’Innominabile, Capitano Nemo,

Nessuno.

Dondolati sulla sedia

senza farti vedere.

Troppo.

Tieniti.

Però che belle mani che ho,

una, l’altra…

    - Dimmi.

Non so,

non ricordo,

troppo tempo.

Potrei

ritorno

ora

scusi,

esco;

apro la porta

ed esco.

Quanta gente nella sala d’aspetto!

Tutti mi guardano.

Con le funi di stoffa annodate in gola,

sapere,

capire:

IMPOSSIBILE.

Occhi sfavillanti

corpi bui,

bui

bui

pieni di vestiti borse

parrucche di martora

mani, piedi, protesi

testa, protesi.

Per questo portano orologi e calzetti.

L’uomo bionico salta cinque metri.

Loro, fermi.

Guarnizioni,

decorazioni sulla torta

come sposi

impolverati

sotto l’arco di tulle.

-  Signorina…

Sentilo!

Signorina!

Io che ero vecchia da bambina adesso sono giovane.

O…

non mi sono mai sposata.

Sarà bene? Sarà male?

Almeno saprei chi sono,

tutti saprebbero cosa sono Io!

Smetterei di annoiarmi,

stare al mio posto

con la mia gonna di placenta,

farmi guardare,

ogni tanto un dito nella panna!

Perchèè, perché, perché

w,w,w,

respira, respira

-  avrei bisogno… di una cura,

    mi sembra di non sentirmi

    troppo bene

di funzionare come una macchina,

rotta.

La mia testa dalla finestra.

Paradossi lapillanti per il cervello

cicalando la logica….

LOGICA?

Quale logica ho Io?

Io che sono solo una lineetta nera

piegata come un foglio.

Quale logica può esistere.

Guardali  Loro,

con i loro corpi…

smaniare.

Forse ho un bug,

anche Dio sbaglia,

si distrae.

Genetico.

No, no…

-  vorrei

   qualche esame

   sa alle volte…

   qualche virus

dall’esterno passa tutto,

entra

a volte rimane lì,

dentro.

Un lago rosso

arrotolato in gola a un vulcano dorme da secoli.

 

-  Signorina…capisco.

   Lei è già in cura da me

   da un anno.

Lei è in cura da me.

  

   - Lo so, lo so,

     …qualche virus.

     Stenditi,

     stai bene?

Potrei

non so.

Magari giaccio un attimo,

mi riposo.

Sono stanca.

-  dottore

   Complimenti bello l’orologio…

   se lo tolga, mi faccia

   vedere.

 

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