« PSICODRAMMI | CRONACHE- Diacronia in un giorno » |
Post n°25 pubblicato il 03 Dicembre 2005 da alfasica
MARCIA NUZIALE DEL POETA EBETE Sono diventata ebete, il pastore della processione comatosa. Un passo, una benedizione. Mi accompagna il corteo: tacchini glugolanti, l’oca madre porta la croce per me. E’ la lampara funebre del villaggio. Oggetti di campagna: pale. Con il forcipe precidere: due sedie e un nastro flesso. Vive di terra e umide di respiro le patate librano alle mie parole, un aratro si trascina, benedico anche lui. Case d’acqua si rilassano, il viale torna fiume di venti; in onde pulite di gas l’asfalto si alza. Pesci di piombo bianco come l’alba affondano, con loro i miei piedi. Sbocciate interrate, nel campo delle melanzane inchino la testa: viola, sante, distese. Faccio deporre la croce. Tra loro e insieme l’oca spiumata. |
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 17/08/2021 alle 20:44
Inviato da: alfasica
il 04/12/2011 alle 14:07
Inviato da: dissolvenza2010
il 28/10/2011 alle 12:48
Inviato da: BENNIE
il 29/04/2009 alle 18:16
Inviato da: GUADALUPE
il 29/04/2009 alle 18:15