« Messaggio #101 | le celibi » |
Quando nel buio del pavimento la vidi lasciare dietro il suo corpo una sottile bava di luce tra la polvere della pietra cotta, scegliere la linea diagonale per abbreviare quella distanza imprevista, percorrere instancabile con la testa alta come un cieco incurante la traiettoria casuale, tagliando razionalmente il mattone contrarre in modo continuo il suo muscolo, sicura e rigida con nessun altra possibilità di movimento avanzare, orientandosi nel piano granuloso senza poter vedere oltre ai centimetri decidere un percorso, improvvisamente incurvarsi priva di alcuna esitazione nella scelta della direzione; allora capii che il proseguire nel cammino era il fine ultimo della sua vita.
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