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Post n°11 pubblicato il 26 Novembre 2005 da alfasica
SEPOLTA VIVA
Innalza d’etere
plasmoso l’onda,
ronzante come Bhudda,
felice come uno sciame.
Scalando l’opale scuote
aghiformi giunture cadute sull’erba.
Nel culto del possesso
i gomiti mettono radici,
anche pietre,
io
terra.
Sepolta viva,
mangiando il faggio,
un tarlo che cuce.
Tu letargo,
nei bulbi oculari il bottino,
uva passa
per navigare il nettare
chiglia anestetizzata sulla cera,
in un nodo di lava,
densa come il sole
accesa dormo.
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Le parole se ne andarono.
Poi, arrivò il momento dei...
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probabile visto che sartre e moravia sono di mio gusto
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ringtones That's...
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