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IL PEZZO DI CORALLO
Ricordo la sapienza della scabra sabbia illimitata intorno
E il leggero schiacciamento dei pesci fendenti,
Pesci crudi dentro mia scena primaria e il loro muoversi astratto.
La retta limpida passare, la variazione della luce a immersione,
Un grande soffitto che libera piccole onde specchiate
L’andamento del silenzio profondo e il colore blu.
E ricordo il mio scomparire come un battesimo d’aria
In un attimo l’aprirsi del cielo massimo.
E il vento, un luogo come una narice di conchiglia.
Qualcuno che mi appoggiò su questo tavolo.
Ricordo la mia ossidazione, spontanea e liberatoria
Spezzare la compattezza e il tempo, ricordo la mia fissità.
Ricordo le mie braccia, uguali a me stesso stratificarsi, la polvere.
La mia forma rossa come una pietra di fuoco.
Ricordo le note di Bach ritornare, una lampada accesa
E una collana di vecchie braccia appoggiata.
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