Creato da titolabieno il 03/03/2008
 

PEDALARE IN LIBERTA'

PERDERSI NELLA NATURA E NEL PAESAGGIO PEDALANDO

 

 

Nucleare pulito da www.focus.it

Post n°14 pubblicato il 19 Marzo 2009 da titolabieno
 
Foto di titolabieno

Le centrali nucleari non piacciono a molti: costano molto, si nutrono di un materiale che sta cominciando ad esaurirsi, e generano scorie radioattive che possono essere usate per costruire armi e comunque inquinano rimanendo pericolose per secoli. La soluzione a questi problemi sembrerebbe esserci, è l'idea del premio nobel italiano Carlo Rubbia; una centrale che usi invece che l'Uranio il Torio. Le centrali a Torio, come quelle ad uranio, producono energia grazie alla fissione nucleare: gli atomi degli elementi pesanti, se colpiti da neutroni, si scindono producendo energia ed altri neutroni. Nel caso dell'Uranio, il processo tende ad essere esplosivo e deve essere controllato per evitare incidenti come quello di Chernobyl. Nel caso del Torio invece, il processo deve essere continuamente stimolato, inviando neutroni sul materiale, è impossibile quindi che sfugga al controllo e che esploda. La reazione viene innescata dal flusso dei protoni che può essere bloccato in qualsiasi momento, bloccando immediatamente la reazione nucleare. Le centrali al Torio non hanno bisogno di sofisticati impianti di sicurezza, costerebbero meno di quelle ad Uranio e sarebbero anche più piccole e meno invasive. per realizzare un reattore proposto da Rubbia ci vorrebbero secondo stime circa 15 anni e 500 milioni di euro. Il Torio inoltre è circa 3 volte più abbondante dell'Uranio. Si trova soprattutto in Australia, Turchia, Usa ed India. A parità di peso si ottiene col Torio una quantità pari a 250 volte quella che si ottiene con l'Uranio. La combustione del Torio, produce scorie radioattive in quantità molto inferiori all'Uranio e con un tempo di decadimento relativamente breve circa 500 anni invece delle centinaia di migliaia di anni. Tra le scorie non c'è Plutonio o ce ne è molto poco, e il plutonio può essere usato per costruire bombe. in un reattore al Torio inoltre si possono bruciare anche le scorie radioattive generate dall'Uranio

 
 
 

Cani randagi

Post n°13 pubblicato il 18 Marzo 2009 da titolabieno
 
Foto di titolabieno

Ci risiamo, siamo alle solite, l'Italia o meglio gli Italiani popolo della demenzialità. Ora i cani randagi, il problema del randagismo e degli effetti nefasti che ha sulla società. Il problema non è più chi abbandona e tortura gli animali, ma sono gli animali stessi. Quel povero bambino attaccato e ucciso dal branco, la turista sfregiata, sono sotto gli occhi di tutti, ma ancora una volta il problema sono gli animali, bestie immonde e non gli orchi che li maltrattano, li abbandonano, li seviziano, li affamano rendendoli violenti e ciechi dalla fame. E allora come pensa il popolo italiano di risolvere il problema? Bè, nel modo a noi più congeniale, usando la scorciatoia come abbiamo fatto da secoli, il cane è un problema? Il randagismo è un problema? Risolviamo il problema, ammazziamo quei sacchi di pulci, e il problema non c'è più. In Italia gli animali siamo noi non i cani, esistono leggi e nessuno le fa rispettare, ci sono assassini, stupratori che circolano liberamente nonostante ciò che han commesso. In Italia un marito che ammette di aver ucciso la moglie, non può finire in galera perchè la legge italiana dice che una volta che la sentenza è definitiva, l'assassino anche se Reo Confesso non và in galera, in Italia ci sono leggi per punire chi abbandona i cani e nessuno le applica, vediamo un criminale che abbandona cani? Bè da bravi italiani ci facciamo i fatti nostri, tanto il problema mica è nostro. Il bambino sbranato è un orrore e tutti siamo concordi, ma perchè quei cani non erano nei canili? Perchè in quei luoghi nessuno si era preso cura di questi animali? Come mai? Non un accenno a questo, ma l'esaltazione dei militari che inseguono delle belve inferocite e li abbattono a colpi di pistola. Come stiamo finendo in basso. L'Anno 1000 nell'immaginario collettivo rappresenta il medioevo, i secoli bui vengono rappresentati idealmente con l'anno 1000, una sequela temporale negativa di decadimento della società sotto tutti i punti di vista. Ebbene ora abbiamo da poco superato il 2000 quello che io definisco il nuovo medioevo, un nuovo periodo di decadimento morale, finanziario, umano. Continuiamo a vivere di ipocrisia, c'è il problema del petrolio? Bene non pensiamo a incentivare la ricerca sulle fonti rinnovabili come il solare o l'eolico, rendendole meno costose e più facilmente adottabili dai cittadini, ma pensiamo a fare centrali nucleari dicendo che sono ormai sicure, dimenticandoci però di dire che le scorie radioattive, erano un problema 40 anni fà e lo sono ancora oggi, quale ricerca in tal senso è stata portata avanti? Perchè la scienza che tutto può, non ha ancora avviato un lavoro in tal senso per rendere meno pericolose le scorie radioattive? Sarebbe troppo facile ed impegnativo per noi italiani, e poi andare controtendenza è un must. L'Italia quello che un tempo era il giardino d'europa, oggi non piace più agli stranieri, bene il genio italico giustifica tutti con l'aumento dei prezzi (che sicuramente contribuiscono a tenere lontano il ceto medio), ma nessuno ha mai ammesso che il Bel paese oggi non è più così affascinante come un tempo. Le nostre spiagge sono in gran parte cementificate e non attraggono più i turisti. Basta recarsi a Porto Recanati nelle Marche dove stanno cementificando anche la foce del fiume Potenza con palazzoni di 6/8 piani coloratissimi a poche decine di metri dalla battigia, come possiamo pretendere che una persona va al mare in una località dove per andare in spiaggia deve attraversare il cortile di unpalazzo privato? Tanto è l'ammasso di edifici che il mare scompare alla vista e rimane un orticello per pochi fortunati o sfortunati perchè poi alla fine chi compra casa in quei luoghi, viene da definirlo un incosciente. Siamo il paese del moralismo, del papalismo, no alla prostituzione poi compriamo in edicola giornali con decine di annunci hard con tanto di foto e indirizzi di prostitute, trans, gigolò etc etc etc, basta aprire un quotidiano e vediamo la vetrina della prostituzione legale, ma legalizziamola allora questa prostituzione, finiamola con l'ipocrisia tutta italiana, diamo modo a chi è maggiorenne e che vuol fare del proprio corpo uno strumento per dare piacere in cambio di denaro di esercitare tranquillamente lontano dalla strada e dai papponi violenti. Oggi con la tipica ipocrisia tutta italiana, permettiamo che ragazzine a volte minorenni, vengano sistematicamente violentate, seviziate e sfruttate, sappiamo che ci sono, sappiamo che c'è un mercato miliardario, sappiamo che c'è gente costretta a fare meretricio, ma chiudiamo gli occhi e pensiamo che non sia vero. E' il mestiere più antico del mondo e se esercitato nella giusta maniera, nel rispetto del decoro e dei diritti umani, e soprattutto se esercitato da maggiorenni consezienti, la prostituzione riveste anche un ruolo sociale. Pensiamo a quanti sfigati non riescono ad avere una donna e la prostituzione per essi può rappresentare l'unico modo per sentirsi quasi normali, pensiamo a quanti non riuscendo a sbloccarsi sessualmente, lo fanno in maniera violenta. E' come un fiume che viene incanalato dentro argini di cemento. Questo fà si che momentanemante l'acqua non esondi, non allaghi le campagne circostanti, ma più a valle dove gli argini di cemento non ci sono, l'acqua che  per km è stata costretta in un decorso forzato, acquista sempre più velocità e potenza e come trova spazio esonda non in maniera tranquilla e graduale, ma irrompendo con tutta la sua forza e brutalità facendo il triplo dei danni. Lo stesso chi vive nella frustrazione continua, come in un letargo forzato dal cui risveglio improvviso, può scatenarsi un improvvisa violenza. Legalizzare la prostituzione, avrebbe enormi vantaggi, lo stesso stato dovrebbe farsi carico della gestione, sia per gli uomini che per le donne. Chi per 1000 motivi volesse esercitare tale professione, potrebbe farlo in assoluta tranquillità ed anonimato in strutture pubbliche, sorvegliate sia dal punto di vista della sicurezza che sanitario, lontano da sfruttatori malavitosi. In questo modo lo stato ricaverebbe una somma enorme di denaro che potrebbe essere reinvestito in opere sociali e assistenziali, la prostituta o il viados, ol il gigolò avrebbe un degno sostentamento con tanto di anonimato, il decoro pubblico verrebbe salvaguardato, ma soprattutto toglieremmo gente dalle grinfie della malavita, eviteremmo tanti contagi, e sottrarremmo tanta di quella liquidità che oggi viene reinvestita nel traffico di droga, di armi etc etc etc etc. Purtroppo in Italia ste cose non si possono dire e pensare. E allora via con la prostituzione silenziosa, con le ragazzine malmenate, con gli stupri quotidiani, via con la caccia libera alle specie animali e la distruzione sistematica delle specie animali, via con la cementificazione delle nostre bellezze naturali, andiamo con la radioattività e con le discariche a cielo aperto, vai con l'abbandono degli animali e il loro successivo sterminio, del resto i secoli bui questo sono stati in passato, oggi la differenza la fà forse l'energia nucleare che all'epoca non c'era. Io dico comunque che non siamo messi bene per niente. Parliamo della Merloni che chiude ma nessuno tantomeno Franceschini si è permesso di dire degli stabilimenti in POlonia che sono stati aperti a discapito delle maestranze italiane. Nessuno dice che gli imprenditori italiani che oggi vengono compatiti e ai quali lo stato sta correndo in aiuto, sono corsi all'estero a produrre dove la manodopera costa 4 soldi, nemmeno i sindacati han mai sollevato il problema, e non è ipocrisia questa? Il sindacato sa solo dire aumentiamo gli stipendi, aumentiamo gli stipendi come se l'azienda trovasse i soldi per terra, come se non sapessero che oggi un dipendente che prende 1000 euro netti, costa all'impresa tra tutto oltre 2000 euro. Il problema è di dove vada a finire lo spread di oltre 1000 euro. gridano tutti Caccia all'evasore, Morte all'evasore, Italiani tutti Ladri, ma nessuno tantomeno Franceschini ci ha mai detto a quanto ammonti il gettito tributario del nostro paese. Fantasticano sulle cifre dell'evasione, che poi mi sono sempre chiesto come facciano a quantificarle visto che l'evasione è tale perchè viene evaso un tributo, ma non ci dicono mai quanti soldi intascano tra contributi e tasse. Forse perchè han paura che qualcuno si incazza e li manda a quel paese dicendo ma tutta questa montagna di soldi dove và a finire? E questa non è ipocrisia? A che servono tutti quei parlamentari se non ad accontentare le lobby? Se non a dare la poltrona a questo o a quel politico? Oltre 900 parlamentari non sono troppi? QUanto ci costano? basterebbe un unica Camera con un rappresentante per ogni provincia d'Italia eletto in quella provincia, i parlamentari passerebbero da oltre 900 a circa 100, magari per le province oltre un certo numero di abitanti come Milano, Roma, Napoli, Torino etc etc eleggiamo due deputati, ma arriveremmo sempre a cifre molto inferiori a quelle attuali. Insomma facciamo pena ragazzi, l'Italia non è che un ricordo di se stessa. Sta scomparendo il bel pese sotto i colpi della demagogia, dell'ipocrisia e cosa ancor più grave sotto i colpi dell'ignoranza e mancanza di cultura. Che Dio ce la mandi buona.

 
 
 

L'Italia non piace più

Post n°12 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da titolabieno
 
Tag: turismo

L'Italia? Non piace più agli stranieri

in News

Una volta il Bel Paese era tra le mete preferite dei turisti di tutto il mondo, ora siamo solo al quinto posto. Perché?


Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina piacciono più dell'Italia. Da qualche anno il Bel Paese è scivolato al quinto posto tra le mete preferite dei turisti stranieri. E le previsioni per gli anni a seguire, non sono ottimistiche, secondo l'Organizzazione mondiale del turismo. Nel 2020 il nostro Paese rischia di perdere altre posizioni, a favore della Gran Bretagna e di Hong Kong. Un declino che potrebbe compromettere un intero settore, che vale il 10 per cento del Pil, che dà lavoro a due milioni di persone e muove ogni anno 90 miliardi di euro. A far guadagnare posizioni all'Italia non aiuta sicuramente l'atteggiamento degli italiani stessi nei confronti dei turisti.

Se da un lato l'86 per cento della popolazione italiana riconosce l'importanza del settore turistico per lo sviluppo del Paese, un 22 per cento si dice infastidito, quando è la propria città a essere meta di numerosi visitatori. Secondo l'istituto di ricerca milanese Ispo, un buon numero di nostri connazionali (il 90 per cento degli intervistati) ritengono che la presenza di turisti in una località ne aumenti il prestigio, in quanto simbolo di rilevanza culturale o paesaggistica. Resta però uno zoccolo duro infastidito dalla presenza massiccia di turisti a casa propria. Un percentuale che diminuisce al 13 per cento tra coloro che viaggiano anche all'estero e aumenta tra i residenti nel Centro, area che include città molto turistiche come Roma e Firenze, così come nei comuni di medie dimensioni (26 per cento).

Nonostante l'Italia perda sempre più posizioni nella classifica mondiale delle destinazioni turistiche mondiali più gettonate, se si guarda al numero di articoli pubblicati sulla stampa estera il primato è suo, almeno per le mete enogastronomiche. A dirlo, l'indice quantitativo d'immagine Indim rilevato in una ricerca realizzata dall'osservatorio BitLab, in occasione della 29esima edizione del Bit, la Borsa internazionale del turismo tenutasi a Milano, la settimana scorsa. Con un indice del 12,38 percento il Bel Paese si posiziona davanti a Grecia (11,95 per cento), Spagna (11,12 per cento), Francia (10,54 per cento) e Turchia (9,27 per cento). Il monitoraggio della stampa internazionale, effettuato nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2008 su 3.492 articoli di circa cento testate giornalistiche di 20 Paesi, ha permesso anche di tracciare una mappa delle nuove destinazioni preferite dai buongustai in Italia: dai boschi e i vigneti piemontesi fino alle colline umbre, passando per la campagne toscane e laziali per arrivare ai parchi calabresi dell'Aspromonte.

Una domanda sorge dunque spontanea, perché nonostante le bellezze paesaggistiche, artistiche, culturali e gastronomiche della nostra Penisola, l'Italia ha perso appel tra i turisti? È forse colpa degli alberghi troppo cari, dell'intermediazione delle agenzie di viaggio quando negli altri stati vanno fortissimo le prenotazioni online, della mancanza di alberghi più spartani e a prezzi più competitivi, come già succede all'Estero? l'Italia non piace più

 
 
 

Penne piccanti al ragù di salsiccia

Post n°11 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da titolabieno
 

Penne piccanti al ragù di salsiccia   


IngredientiIngredienti  
  • 3 nodi di salsiccia
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 confezione si salsa di pomodoro a pezzi
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco (facoltativo)
  • 3 cucchiai d'olio extra vergine
  • peperoncino piccante a piacere
  • 1 confezione di salsa di pomodori secchi
  • 250 gr. di penne rigate

 

Difficoltà:Bassa
Vegetariana:No
Numero di persone:4
Tempo di preparazione:30 (minuti)
Tempo di cottura:20 (minuti)
Visite:1422
Valutazione:3,00 (1 Voti)
Data inserimento:21.gen.2008
Autore:Frank
DescrizioneDescrizione  
Per evitare che il sugo diventi troppo grasso,punzecchiate bene la salsiccia e sbianchitela in acqua bollente e spellatela.
 
Poi tagliatela a rondelle che devono mantenere una certa consistenza. Soffriggete in olio e aglio,seza seccarla e sfumate il vino bianco.
 
Quindi mentre bolle l'acqua della pasta,unite la salsa di pomodoro a pezzi,1/2 cucchiaino di pomodoro secco e peperoncino piccante. Fate amalgamare bene. A questo punto non resta che scolare e condire col sugo ben caldo.


 
 
 

Antipasto piccante

Post n°10 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da titolabieno
 

Avocados del diavolo   


IngredientiIngredienti  
  • 2 Avocados maturi
  • 200 gr. di tonno
  • 1 finocchio piccolo
  • un pò erba cipollina
  • succo di 1 lime
  • 2 cucchiai di red habanero tritati finemente (potete aumentare le quantità secondo i vostri gusti)

 

Difficoltà:Bassa
Vegetariana:No
Visite:1213
Valutazione:Nessuna valutazione
Data inserimento:31.gen.2008
Autore:riccardo
PreparazionePreparazione  Tritate finemente il finocchio, l'erba cipollina e mettete da parte. Tagliate in due e denocciolate gli avocados. Togliete la polpa e riducetela in poltiglia con una forchetta. Aggiungete il tonno tritato finemente, il finocchio e l'erba cipollina. Amalgamare il tutto e mettere il composto nei mezzi frutti svuotati, formando 4 vulcani. In ogni cratere spruzzare con il succo di lime e aggiungere il peperoncino tritato.

 
 
 

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