SENSAZIONI, DESIDERI, MOMENTI...ATTIMI CHE NON SI POSSONO SPIEGARE E RAZIONALIZZARE.
LAMPI DELLA NOSTRA VERA ESSENZA.
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Post n°27 pubblicato il 30 Maggio 2009 da Blondiedoll
Sembra una delle classiche chiacchierate tra amiche. Ci si vede quei cinque minuti di corsa oppure ci si sente al telefono. A volte sono chiacchiere trascinate, uno sfogo sulle noie quotidiane. Altre invece, col trascorrere dei minuti, si trasformano in incontri unici. Incontri di anime che si mettono a nudo, si guardano diritto negli occhi. E tutte e due si lasciano entrare nell'essenza dell'altra. Non è una cosa forzata...è quasi un esigenza. Ed iniziano le domande... "Ma tu sei felice?" "Non lo so...credo di si." Ma infondo che cos'è questa felicità? Esiste forse la felicità assoluta? O forse, in ogni caso, ci sono dei compromessi da accettare? Accontentarsi...una cosa che non mi è mai riuscita bene. Sa di arresa... Posso fingere per un po che vada bene così, anche per me. Ma poi non riesco più a nascondermi. "Forse è questo il segreto della felicità, accontentarsi ed aspettare che le cose vadano meglio..." "Si forse... o forse sono fortunati quelli che si accontentano senza sapere di farlo". Ed intanto il tempo passa...
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Leopardi scriveva:
"...
Vecchierel bianco, infermo,
Mezzo vestito e scalzo,
Con gravissimo fascio in su le spalle,
Per montagna e per valle,
Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
Al vento, alla tempesta, e quando avvampa
L'ora, e quando poi gela,
Corre via, corre, anela,
Varca torrenti e stagni,
Cade, risorge, e più e più s'affretta,
Senza posa o ristoro,
Lacero, sanguinoso; infin ch'arriva
Colà dove la via
E dove il tanto affaticar fu volto:
Abisso orrido, immenso,
Ov'ei precipitando, il tutto oblia.
Vergine luna, tale
E' la vita mortale.
..."
e conclude così:
"...
Forse in qual forma, in quale
Stato che sia, dentro covile o cuna,
E' funesto a chi nasce il dì natale."
Diciamo che io la penso circa come il Leopardi... Buona serata! Guido