LOGOS
Proviamo a comunicare, condividere, criticare per costruire, confrontarci, ascoltarci, relazionarci. Proviamo a crescere oltre i nostri confini.
L'Ass. I.N.S.E.U. è nata dall'unione di un gruppo di persone che trovano un unico interesse nello sviluppo e potenziamento delle risorse umane, abbracciando pensieri diversi che spingono alla ricerca continua della "magia umana" ma che convergono inequivocabilmente verso un unico importante consistente valore:
L'ENTITA' UMANA
L'approccio olistico, che accomuna i soci dell'associaizone I.N.S.E.U., vuole essere un invito a guardare l'essere umano nella sua interezza per comprendere meglio le sue particolarità che lo compongono, aggiungendo quindi valore al dettaglio, che va si considerato importante, ma comunque sempre parte integrante ed imprescindibile di un intero.
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RECENSIONE
Post n°31 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da counselor63
Libro di Thomas Gordon Ed. La Meridiana
Un’indicazione bibliografica tra le più utili e accessibili per l’educazione dei figli
di Pier Luigi Lando Da diversi anni genitori ed educatori sono oggetto di particolare interesse da parte di addetti ai lavori. Nonostante le buone intenzioni di scrivere in modo comprensibile per un pubblico di utenti il più possibile vasto, in pratica, poi, il linguaggio di tali addetti difficilmente raggiunge lo scopo. D’altro canto nel nostro Bel Paese lo sviluppo delle discipline attinenti l’educazione dei soggetti in età evolutiva, grazie anche al vigoroso apporto dall’estero, è iniziato dopo l’ultima guerra, per cui, per quel che riguarda l’educazione dei piccoli, ci si era del tutto affidati al buon senso comune, nonché a vari espedienti che mirano ad ottenere comunque lo scopo, ossia l’adeguamento comportamentale degli educandi alle direttive dei grandi. Il termine pedagogia per gli Addetti significa guidare un bambino illuminati da un’adeguata conoscenza dell’educando. In pratica, spesso, lo si è inteso nel senso di condurlo arbitrariamente verso gli obiettivi dell’”educatore” oppure lasciare che “il veicolo” prosegua da solo. Educare: il suo vero significato, implicito e indissolubile dal su accennato termine di pedagogia, è quello di favorire le potenzialità evolutive del bambino, mentre per tanti adulti forse tuttora significa inculcare determinate norme di comportamento. In genere l’orientamento pedagogico si è espresso secondo una vasta gamma che va dal più deresponsabilizzato e deresponsabilizzante lassismo al più severo autoritarismo, più o meno con il sostegno di famosi addetti i cui metodi appaiono anche contraddittori, al punto da frastornare i destinatari che non sanno più a chi dare retta. Il volume di Thomas Gordon: “Genitori efficaci – Educare figli responsabili” (edizioni la meridiana) si dimostra tra i più rispondenti alle esigenze educative sia per il linguaggio sia per le numerose esemplificazioni relative alle più diverse e comuni situazioni problematiche in cui essi si possono trovare quotidianamente, ossia essere fermissimi. Tra i più utili e chiarificanti argomenti c’è, nella soluzione dei conflitti, quello di considerare criticamente i due metodi tuttora dominanti nella nostra cultura: quelli indicati come Metodo I e Metodo II che danno per scontato che una delle due parti debba predominare, Insomma, al momento, non si fa generalmente caso al fatto che l‘instaurazione di una specie di braccio di ferro tra genitori e figli, cioè di un campo di scontro frontale comporti dei vinti e dei vincitori. Ciò che si reprime si potrà comportare come una molla o un gas, cioè un ordigno che prima o poi potrà causare danni, ma altrettanto negativo è il lasciar correre irresponsabilmente, ossia essere permissivi. Ancora più gravi conseguenze si potranno avere quando, come di solito avviene, un genitore è per l’eccessivo permissivismo e l’altro per la più rigida disciplina. Tramite segnali contraddittori, Pavlov procurava sperimentalmente la nevrosi nei cani. Altro dannoso metodo educativo è il ricorso alla falsa motivazione per cui si tende a incentivare un determinato comportamento dei figli in vista di un premio. Di particolare interesse nel libro di Gordon è l’esposizione delle conseguenze deleterie che di solito si hanno nell’imporre autoritariamente la propria volontà da parte del genitore di vista del genitore (Metodo I) o al contrario nel darla vinta ai figli (Metodo II). Sia l’uno che l’altro estremo rischiano di provocare quei comportamenti, sia nell’ambito familiare sia in quello scolastico, ivi inclusi i fattacci i cui responsabili sono i giovani e di cui le cronache abbondano Il Metodo III, è auspicato e illustrato in una amplissima casistica dall’autore, si inserisce nelle strategie volte a educare nel modo più adeguato i figli, ottenendo il loro coinvolgimento collaborativo, evitando così conflitti distruttivi e relative nefaste conseguenze sopra accennate. Una sempre più diffusa consapevolezza degli ingannevoli risultati che si possono ottenere con i metodi educativi tradizionali adottati e un’approfondita conoscenza delle su accennate metodiche potrebbe dare l’avvio a una nuova era per i rapporti con i nostri simili- |
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