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"Questo diario è il mio kif, il mio hashish, la mia pipa d'oppio. E' la mia droga e il mio vizio. Invece di scrivere un romanzo, mi sdraio con questo libro e una penna e indulgo in rifrazioni e diffrazioni." . (Anais Nin)
Mi hanno chiuso tutte le porte astratte e necessarie,
Hanno abbassato le tende dal di dentro di ogni ipotesi che avrei potuto vedere dalla via. Non c'è nel vicolo trovato il numero di porta che mi hanno dato.
Mi sono svegliato alla stessa vita a cui mi ero addormentato.
(F. Pessoa)
E' molto, molto difficile mettere d'accordo cuore e cervello… Pensa che, nel mio caso, non si rivolgono nemmeno la parola.
(da "Crimini e misfatti" di W. Allen)
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Post n°1156 pubblicato il 18 Giugno 2010 da Writer_lady
Ho preso Lorenzo e l’ho portato in Biblioteca oggi pomeriggio. Ne hanno aperta una multimediale a Pordenone. In un bell’edificio riattato, coi portici bianchi di pietra porosa. Soffitti con le travi. Un delizioso cigolio di legno in sottofondo. Un connubio di antico e nuovo: quasi un peripato in un ex convento di Domenicani e connessione a Internet gratuita da postazioni con terminali futuribili. Il solito PIN in un tesserino magnetico. E poi mio figlio scappa fra gli scaffali a sfilar libri, ad aprirli, a odorarli. Si mette un angolino e ne legge uno. Intorno, tanti giovani. E non al pc. Ma proprio seduti a leggere! E a chiacchierare. Testa a testa, fra i tavoli: “Guarda qui…” … c’è sete d’aggregazione…dunque. Se dai alternative all’aperativo serale e a facebook, magari tornano anche a parlare… Ecco. Lorenzo restituisce quello che ha divorato. E’ su Teseo. Io sorrido stupita mentre penso a Borges, ai labirinti e al caso. Alle scelte. E ai volumi che ci chiamano. |
Nelle mie frequenti incursioni alla Libreria Feltrinelli, dove esiste uno spazio dedicato a discussioni, presentazione di libri o anche solo di lettura, ho notato anch'io molti giovani che si aggirano tra gli scaffali...e ciò mi consola...facebook e internet non hanno ancor fagocitato totalmente i "nostri" ragazzi..
buona serata Stefy...e grazie, di cuore****
"In un certo scaffale d'un certo esagono (ragionarono gli uomini) deve esistere un libro che sia la chiave e il compendio perfetto di tutti gli altri: un bibliotecario l'ha letto, ed è simile a un dio." Sembra non ascolti...:-)Smack
I libri per me restano un pasto della mente, la parola libro deriva dalla scorza degli alberi, dalla loro “buccia”: è lo strato più interno della corteccia. Come in ogni pasto che si rispetti si sacrifica una vita, la pergamena prima, di origine animale, poi per lunghi secoli si è proceduto a sopprimere piante: primo tra tutti il papiro che offre la radice europea per le traduzioni della parola carta: Paper, Papier. Ci siamo trasformati da carnivori in vegetariani per alimentare il piacere di scrivere e tramandare con le parole i nostri pensieri. Oggi ci è concesso smettere di sopprimere vita, almeno per scrivere, utilizzando materiale inorganico con migliori prestazioni, ed anche, io credo, più semplice da usare. È vero il cacciatore raramente rinuncia all’usta della preda, altrettanto difficilmente è possibile cancellare la nostalgia per quel profumo di pagine. Anche se in realtà la tecnica della carta e dell’inchiostro ha mutato molti di questi odori nel tempo. Però nel mio cellulare, piccolo come un pacchetto trovano spazio centinaia di libri pronti per essere letti quando sono in fila, o trovo un momento da dedicare al piacere di mordere parole.
Vedo molti giovani anche io nella biblioteca comunale che frequento, spesso sono davanti ad un terminale, a leggere libri :).