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LA SCONFITTA DELL'ARTE

Post n°45 pubblicato il 13 Maggio 2006 da Baiken
 

In diverse occasioni ho detto la mia sul mondo dell'arte moderna...di come, a causa di luoghi comuni, l'artista sia ritenuto un'eletto che senza il minimo sforzo concepisca capolavori assoluti da consegnare alla storia(boiata pazzesca). Frequento l'accademia di belle arti e ti assicuro che ne ho viste di cotte e di crude. Studenti che con quattro colpi di pennello , senza ne capo ne coda, credono di creare "arte", docenti che incetivano quest'andazzo, dimenticandosi che la pittura è ANCHE tecnica e regole. Certo, una componente di estro ci dev'essere,  ma oggi giorno si tende a estromettere la tecnica in fuzione della presunta "creatività". E allora ti vedi MERDE COLOSSALI che vengono spacciate per capolavori solo xchè sono state riempite da significati trascendetali che (parer mio) sono l'equivalente di un'enorme sega mentale e basta. Si è persa quella dedizione, quella voglia di STUDIARE, CAPIRE l'arte...la voglia di sudare e faticare per ottenere alti obbiettivi. Ormai sono pochi gli insegnati che insegnano a dipingere...sono sempre meno i pittori che dipingono, il mio maesto (che è un GRANDISSIMO pittore) motiva quetso fatto dicendo che ci sono tanti artisti concettuali solo perchè nessuno sa più dipingere.E penso che abbia ragione. Per essere più esplicito voglio farti leggere cose disse CLAUDE MONET a proposito del dipinto "CAMILLE SUL LETTO DI MORTE".        

"Un giorno, all'alba, mi sono trovato al capezzale del letto di una persona che mi era molto cara e che tale rimarrà per sempre. I miei occhi erano rigidamente fissi sulle tragiche tempie e mi sorpresi a seguire la morte nelle ombre del colorito che essa pone sul volto con sfumature graduali. Toni blu, gialli, grigi, che so. A TAL PUNTO ERO ARRIVATO. In modo naturale in me si era fatto strada il desiderio di fissare  l'immagine di colei che ci ha lasciati per sempre. Tuttavia prima che mi balenasse il pensiero di dipingere i lineamenti così cari e familiari, il corpo reagì automaticamente allo choc dei colori."

L'EPISODIO MAGARI TI SEMBRERA' ESTREMO...MA PROVA A PARAGONARLO AI SEDICENTI ARTISTI ODIERNI E CAPIRAI DI COME IL VALORE DELLA TECNICA, DEL VOLER CAPIRE IL COLORE, IL DISEGNO, ANCHE (COME IN QUESTO CASO) AI LIMITI DELL'OSSESSIONE SIA TOTALMENTE SCOMPARSO

STIAMO RIEMPIENDO DI MERDA L'ARTE

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Commenti al Post:
Fayaway
Fayaway il 13/05/06 alle 19:39 via WEB
E' il sogno di ogni artista riuscire a bilanciare perfettamente tecnica e afflato lirico, peccato che non sempre ci si riesca. Penso che date le premesse tu non riempirai l'arte di deiezioni ;)
 
 
Baiken
Baiken il 13/05/06 alle 21:54 via WEB
AAAARGH!!! Spero di nn tradire le aspettative!! La buona volontà ce la metto...l'unica certezza che ho che la strada che ho intrapreso è quella giusta. Delle volte penso che se avessi intrapreso la strada dell'arte moderna avrei avuto vita + semplice, ma proprio xchè la MIA strada è così difficile la trovo così affascinante e bella ^_^(aaaargh sono ancora asino però!!!). Tornando a quello che dici all'inizio...hai ragionissima; ormai si ricerca l'afflatto lirico pensando che ci si arrivi così, di punto in bianco, senza seguire nessun iter...insomma il must del pressapochismo!!!
 
back2thecommunity
back2thecommunity il 13/05/06 alle 20:53 via WEB
sono d'accordo con quello che dici!
 
 
Baiken
Baiken il 13/05/06 alle 21:55 via WEB
Fa sempre piacere trovare persone che condividono il proprio pensiero, grazie back.
 
mitchi80
mitchi80 il 15/05/06 alle 09:18 via WEB
Il "capolavoro" lo fa il giudizio di massa. A chi piace veramente Picasso? A me no. E i suoi quadri? ^ ^ Nemmeno.. Però bla bla è un fenomeno, ha portato questo e quello.. Va bene. A me basta sapere che all'ooggi c'è un tipo che ha in camera sua un treppiede con una tela sempre pronta e sulla quale "dipinge" il suo monotema: quadratoni semi uguali multicolori ai quali da titoli assurdi come "Jack Daniels", dipinto in un momento di sbronza assurda. Venduto a 300 euri solo perchè era appeso ad una parete di un locale un po' alla moda e "figo". Ecco. Parlo di questo. La bellezza la fa il luogo in cui è un'opera. O un marchio. Non mi verrete mai a dire che quella margheritona della guru è bella!! Il tutto è partito da calciatori che la indossavano in un locale a Milano. Non credo sia necessario aggiungere altro.
 
 
Baiken
Baiken il 15/05/06 alle 16:32 via WEB
In due parole associ l'arte moderna al marketing, ho capito bene? E la cosa + assurda è, che se intendevi questo nn posso nn essere della tua opinione. Ci dicono che questo lavoro "X" artistico è bello? Questo lavoro artistico "X" DIVENTA CAPOLAVORO...e noi, beoni, che ormai ci stiamo sempre + disabituando a ragionare con la nostra testa, abbocchiamo con tutte le scarpe e ci facciamo prendere in giro...a tal punto che siamo i primi, alla fine, a ritenere il lavoro "X" capolavoro. Nn so se hai presente la storiella del re nudo...ecco, pari pari!
 
sharie
sharie il 15/05/06 alle 16:44 via WEB
Condicido pienamente... è un pò come in fotografia, quando ti si dice che oggi, con il digitale, non hai bisogno di conoscere la tecnica, tu scatti e al resto pensa la macchina. E invece non è così. Se non hai la tecnica non hai libertà, candi nel ridicolo. E lo stesso accade in teatro, che è il mio campo vero e proprio. Vedo spesso ragazzi carini che si affidano alla propria bellezza piuttosto che alla tecnica, quella per loro è un optional. E ancora mi viene in mente Picasso, nato come disegnatore e copiatore di opere, che grazie ad una tecnica forte è approdato al cubismo, così come è successo a Matisse con il fauvismo etc etc e chi più ne ha più ne metta. Gli artisti, quei pochi che esistono, sono solo persone che per necessità creano qualcosa, non perchè il loro intelletto sia superiore, o più sensibile. Queste sono cose con cui mi scontro ogni giorno...
 
 
Baiken
Baiken il 15/05/06 alle 22:39 via WEB
Il discorso della digitale l'ho sentito anch'io...e lo trovo scandaloso e sciocco. Ci dicono che con la digitale si possono fare foto con la F maiuscola? Tutti ci credono e tutti le fanno...xchè? Xchè è + facile pensare che si possano ottenere grandi risultati con poca fatica piuttosto che stare li a studiare e sudare. Siamo nell'epoca del "voglio tutto e subito" e proprio x questo veniamo pilotati come burattini!E' l'era del qualunquismo puro!Il problema poi viene a galla quando questi beoni (vedi l'esempio del teatro che hai fatto tu) riescono ad emergere RUBANDO il posto a chi invece s'è fatto un mazzo quanto un castello! Di conseguenza poi, le cose vanno a rotoli e i mondi che tanto amiamo (la pittura, la poesia, il teatro...ma potrei estenedere il discorso anche x campi nn artistici) vengono insozzati e rovinati..
 
sharie
sharie il 16/05/06 alle 06:42 via WEB
a molti piace l'idea dell'artisticità, l'ideale romantico e postromantico, magari bohemian della figura dell'artista. E allora li vedi tutti quanti lì ad atteggiarsi, a riempirsi la bocca di tanti "io, io, io", e ti viene quasi da ridere. Proprio ieri dicevo a qualcuno che io artista, attrice, non mi ci sento affatto. Forse perchè mi rendo conto che adagiarsi dentro un'etichetta ti fa appiattire senza darti quello slancio che permette la crescita. Io mi definisco più una curiosa e sperimento tutto quello che mi passa vicino o che mi tocca, come la fotografia che ho scoperto qualche tempo fà. La presunzione rovina l'arte, ma la gente proprio non vuole saperne di essere umile...
 
 
Baiken
Baiken il 16/05/06 alle 22:24 via WEB
Da come parli sembra che viviamo realtà molto simili...di personaggi che "recitano" la parte dell'artista bohemian l'accademia è pienissima. Tutti l' ad atteggiarsi parlando di filosofia spiccia e arte fatta di luoghi comuni...ma appena gli chiedi qualcosa di + approfondito...ti cascano come pere cotte!!La penso ancora come te sul discorso del "sentirsi" artisti... e il punto è che ora come ora nn mi pongo nemmeno il problema! Sono un'artista io? Sarò un'artista? Ma chi se ne frega!! L'importante x me è continuare a fare ciò che amo (disegnare e dipingere) e continuare a lavorare x evolmermi e crescere
 
   
sharie
sharie il 17/05/06 alle 19:28 via WEB
Io frequento un corso di laurea indirizzato al teatro, quindi puoi ben immaginare quante belle persone lo popolino. Gente che non ha una formazione, ma che è pronta a spacciarsi per merce teatrale alla prima occasione, in cui nessuno riesce a guardare oltre il proprio naso, perchè la presunzione e l'arroganza non lo consentono. Queste sono le mie scene di vita quotidiana, dove importa solo fare captatio benevolentiae al professore, piuttosto che dimostrare, studiando non solo all'uni ma facendo realmente, teatro che si vale. Il talento, l'essere artista, sono degli ideali che spesso limitano. Non ho mai pensato di creare, piuttosto, malgrado spesso io abbia scritto dei testi per gli spettacoli in cui ho recitato, ho sempre avuto una necessità: comunicare. La gente ama gli specchi,gli allori e le glorie. Io no. Amo la vita.
 
     
Baiken
Baiken il 18/05/06 alle 09:26 via WEB
Perdona la banalità ma siamo nell'epoca in cui l'abito FA il monaco! E in base a questo ti vedi personaggi che si "vestono" d'artisti e stanno li pronti ad atteggiarsi parlando d'aria fritta. Finchè se ne stanno buoni buoni per i fattacci loro, con sforzo mi può anche andar bene....il problema è quando questi sedicenti "artistoidi" vengono presi sul serio...li iniziano i problemi e li s'iniziano a sporcare le cose. Nn conosco la situazione per quanto riguarda il tuo indirizzo di studi ma, parlando dell'accademia, ti dirò, lo stesso discorso che ho fatto x gli studenti lo potrei fare (e lo farò in un prossimo post) per i docenti. E' una specie di movimento ciclico che insozza tutto e tutti. Poi concordo con te sul discorso che il talento spesso può limitare...aargh nn ricordo chi (probabilmente Courbet, ma nn ci giurerei) diceva che il talento è un limite verso la ricerca autentica...in 2 parole chi ha talento nn si deve adagiare sugli allori ma continuare a ricercare. Sul fatto che lo definisci (sempre il talento) come ideale...beh nn sono troppo d'accordo, personalmente lo vedo come qualcosa di più concreto e razionale
 
nelly93
nelly93 il 17/05/06 alle 14:58 via WEB
PENSO PROPRIO CHE OGGI SI TENDA UN Pò TROPPO A DEFINIRE ARTE QUASI TUTTO..E SU QUESTO SONO D'ACCORDISSIMO CON VOI...MA SONO ANCHE D'ACCORDO SUL FATTO CHE LA TECNICA NON PUò ESSERE LASCIATE DA PARTE:SECONDO ME L'OPERA D'ARTE è IL GIUSTO ASSEMBLAMENTO DI TECNICA E DI PERCEZIONI,EMOZIONI E PUNTI DI VISTA SUL MONDO...SUL NOSTRO VISSUTO...è ANCHE VERO CHE QUESTA è LA MIA PERSONALISSIMA VISIONE...MA IO RIESCO A VEDERLA COSì!!!!IO STESSA NON RIESCO A DEFINIRMI ARTISTA...SO DI AVERE ANCORA MOLTO DA STUDIARE, PENSO ANCHE CHE IL VERO ARTISTA NON è SCHIAVO DELLA TECNICA MA SA USUFRUIRNE IN MODO LIBERO...MA LA TECNICA DEVE ESSERCI...DEVE ESSERE COME QUALCOSA CHE C'è MA RIESCE A NASCONDERSI!!!! Bè CMQ GRANDE PER TIRATO FUORI QUESTO DIBATTITO...
 
 
Baiken
Baiken il 18/05/06 alle 09:34 via WEB
Sono contento che il post ti sia piaciuto....sai guardandomi attorno e vedendo i vari tipi di opere che ti propinano oltre a rimanere sconcertato, in me si insinuava il microscopico dubbio che fossi io quello in errore! Anche per questo ho scritto questo post...x confrontare le mie idee sull'arte con le vostre..e sono felice che la pensiate tutti come me...anche se nn ti nascondo che mi sarebbe piaciuto avere anche l'opinione di un sostenitore dell'arte moderna (istallazioni, video art, body art, informale ecc.)....solo x curiosità
 
goccedivaniglia
goccedivaniglia il 17/05/06 alle 17:25 via WEB
Accetto volentieri il tuo invito di commentare questo post. Ritengo essere una ricercatrice del bello, non potrei mai osare trattare l'argomento arte contemporanea, disapprovo questa forma di stilizzazione estrema della "realtà". Grande incompetenza di cosidetti pittori, che ci propinano sconvolgenti scenari allo scopo di stupire e catturare l'attenzione sulle loro "opere". Per me è importante partire dalle BASI, solo così si diventa bravi conoscitori del proprio talento, ammesso che ci sia. Con anni e anni di studio su tecniche e colore, di sperimentazioni pittoriche, si potrà avere la giusta esperienza per tentare di proporre uno stile personale, che catturi il favore di critica e pubblico. Ma capisco anche che l'attrazione verso il pezzo unico e originale (leggi brutto) sia di moda; ciò che è strano, e misterioso, crea fascino. Sarà che ci innamoriamo di ciò che non conosciamo realmente? Come nella vita, guardare le apparenze senza scavare nel profondo? (non si percepisce quanta fatica si faccia nel riprodurre, ad esempio, un grande classico) potrei portarti un esempio su decorazioni su ceramica usando il proprio talento, o servendosi di decalcomanie, il risultato a un occhio inesperto potrà sembrare simile, la non conoscenza, trae in inganno! Parlando di professori, ci insegnano davvero qualcosa? Non ho fatto studi accademici, mi sono fermata prima, non riesco a capire molte cose, dovrei approfondire le mie conoscenze in questo senso. Alle superiori ho trovato tanti insegnanti incompetenti, gli altri, quelli bravi, non ti trasmettevano le loro conoscenze, (gelosia?)...
 
 
Baiken
Baiken il 18/05/06 alle 09:52 via WEB
Ti ringrazio per aver accettato il mio invito, sei stata carina! ^_^. Sei una pittrice e un'appassionata d'arte e quindi una tua opinione in merito m'interessava. Sono d'accordo con te grosso modo per tutto quello che dici...copiando anche classici è ovvio che tu sia capace di comprendere il valore di determinati discorsi, oltre che ti permette d'imparare DAVVERO a dipingere, facendoti capire piccoli trucchetti (in questi giorni ho scoperto che Caravaggio stendeva in alcuni punti il colore ad olio con le dita, lo sapevi?). L'unica cosa che mi è poco chiara del tuo discorso è relativa alle stilizzazioni. Dici che le disapprovi, io invece nn sono così drastico. Se la stilizzazione è motivata, ha un nesso, un'iter e ha delle solide basi anatomiche alle spalle e nel complesso funziona e risulta armonica a me piace. Un'esempio? Egon Schiele (l'adoro). I suoi corpi nn sono propriamente un'inno all'anatomia e sono abbastanza stilizzati...ma, dato che sapeva disegnare i suoi lavori funzionavano. Potrei citarti Modigliani o anche Picasso....gente che sapeva dipingere in modo "realistico" da Dio e proprio x questo si potevano permetteresi il lusso di stilizzare, di "deformare" la figura....e pensa (ma suppongo tu lo sappia) potrei anche citarti Michelangelo...visto che nn sapeva dove abitasse l'anatomia, in un certo qual modo si può parlare anche x lui di stilizzazioni (ma mooooloto x la quale). Sugli insegnanti (e sopratutto sul discorso della gelosia) mi trovi perfettamente d'accordo. I casi sono 2...o sono dei completi incompetenti oppure sono gelosi delle loro tecniche e t'insegnano il minimo sindacale (eccezion fatta x il mio maestro che da quando l'ho consciuto nn fa altro che elargirmi dritte e insegnamenti senza risparmio...visto che è un genio nn ha paura di svelarmi segreti dato che nn lo raggiungerò mai ^_^).MOtivi tutti, x i quali sostengo che l'accademia di belle arti presto morirà.
 
nelly93
nelly93 il 18/05/06 alle 15:39 via WEB
NON HO BEN CAPITO..SE TI PIACE O NO L'ARTE CONTEMPORANEA??? IO AMO TUTTA L'ARTE..EPPURE NON MI SENTO COSì CLASSICA..MA PIù CONTEMPORANEA..PROPRIO PERCHè IL MIO DIPINGERE è UN BISOGNO INTERIORE LEGATO ALLE MIE PERCEZIONI..AMO L'ARTE CONTEMPORANEA...MA è ANCHE VERO CHE BISOGNA GUARDARSI BENE, COME NON è VERO CHE è TUTTA INSIGNIFICANTE E BRUTTA!!!!!!
 
 
Baiken
Baiken il 18/05/06 alle 21:51 via WEB
Beh...rispondere alla domanda se l'arte contemporanea mi piace nn è facile...anche xchè c'è così tanta carne sul fuoco che è difficile prendere una posizione netta. Diciamo che mi lasciano inquietato alcune performance, istallazioni e dipinti di dubbio gusto....se vedo un tizio crocefisso che sventra un bue e si fa riversare addosso le budella del povero animale..rimango scettico; se vedo una grandissima pittrice che si chiama Seville (misi un post su di lei tempo fa) rimango ammirato; se vedo Cattelan che impicca su di un'albero in un centro abitato tre manichini di bambini rimango scettico; se vedo un giovanissimo pittore che produce quadri sensuali ed erotici come Grassi (anche su di lui c'è un post) rimango ammirato; se vedo Bowery che vomita nella bocca della moglie che x giunta è coperta di sangue ed escrementi...dò di stomaco^_^. Come vedi nn crocefiggo TUTTA l'arte moderna ma semplicemente solo il filone intellettualoide che mi da l'idea di una presa in giro x l'intelletto umano ^_^. E cmq condanno (senza mezzi termini) solo coloro che hanno l'atteggiamento pressapochista nei confronti dell'argomento. In 2 parole mi stanno sulle balle coloro che vanno avanti a luoghi comuni sull'artista e l'arte e che nn sanno nemmeno tenere una matita in mano...mi stanno sulle balle xchè, credimi, rovinano questo modo meraviglioso di esprimersi. E' giusto voler esprimere le proprie percezioni..ma bisogna avere (e cercare) i mezzi giusti x farlo...se un poeta nn conosce l'abc come ti fa a comporre una splendida poesia? Unendo parole e lettere a casaccio? Spero di averti chiarito i dubbi ^_^
 
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