Creato da toughenough il 22/08/2007

Cinema e Amenità

Cinema e Amenità

 

 

« VIRGINIA MORII VISITORS e BERLUSCONI »

E' Notte (non tanto) alta e sono sveglio

Post n°123 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da toughenough

Senza volermi soffermare troppo ne "Lasciami Entrare" di Tomas Alfredson, che a parte avere una sceneggiatura abbastanza  non vista al cinema (ma non originalissima, basta pensare ad "intervista col vampiro), che è un film molto decantanto e tanto artistico, per i suoi tempi lunghi e immagini stazionarie, ma sostanzialmente noioso e con alcune brutture registiche, volevo affrontare la nuova serie di telefilm made in England.
Le produzioni cui mi riferisco sono quelle datate 2003 (o limitrofi) andate in onda su La7 qualche anno or sono, al massimo tre  o quattro. Tra queste spiccano Keen Eddie e  un'altra serie dove i protagonisti sono dei falsari truffatori (ovviamente a fin di bene, con un loro codice morale) di nome Hustle. Questi telefilm, spesso di produzione Anglo americana, sono figli diretti del successo del regista Guy Ritchie (prima di tramontare definitivamente dopo il matrimonio con Madonna) e dei suoi film The Snatch e Lock and Stock. Keen Eddie, che rivedo in questi giorni, parla di uno Yankee poliziotto trapiantato a Londra per seguire un'indagine, quasi in forma punitiva, e vede il malcapitato statunitense esaltato, alle prese con la Londra delle buone maniere e delle perversioni sfogate col favore del buio. La regià è estremamente dinamica e con repentini cambi di ritmo (immagini accellerate e sovraesposte) e coinvolgenti grazie al Groove che le accompagna, che segue la narrazione senza mai essere preponderante ma rimarcandola efficacemente.
La serie ha avuto vita breve, solo 1 stagione per tredici episodi, ma per i primi episodi è estremamente accattivante. Hustle gode invece di un'azione corale dei protagonisti, con alcuini guizzi registici (per esempio tempo narrativo fermo, e uno degli attori che si scompone dall'immobilità  e compie delle azioni o dei proponimenti determinanti) che raramente si possono vedere in una produzione statunitense. Questa serie ha avuto più fortuna raggiungendo le cinque serie, e una dele sue protagoniste la rivediamo nei panni di Lila Tourney nella serie di successo "Dexter".
Col crepuscolo di Guy Ritchie anche questo filone, abbastanza innovativo e sperimentale sul piano del ritmo, pare scomparso. Aspettiamo fiduciosi l'atteso divorzio di Guy dall Pop Star che gli ha fatto dirige uno dei film più brutti della storia, remake dell'omonima pellicola  della nostra Lina, "Travolti da un insolito destino  (in un azzurro mare d'agosto)" Wertmuller.

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
Il primo bicchiere, come sempre, è il migliore.

Hank
 

AREA PERSONALE

 

STO LEGGENDO...

 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2free_evolutioncla.romaamssurprisef.milasimirkolaucasjolenewesternoluceNEMO00libellula44achiara.celsajackiepalPOLENTAeFORMAGGIOmariangelalopuzzoNova107
 

HAGAKURE

Si può imparare qualcosa da un temporale.
Quando un acquazzone ci sorprende, cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente.
Se invece, fin dal principio, accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.

Yamamoto Tsunetomo(1 - 79)
 
 

ULTIMI COMMENTI

Signore & Signori, buon giorno.
Inviato da: cassetta2
il 26/04/2022 alle 15:33
 
bella carrellata di serie tv! insomma da vedere! ciao da...
Inviato da: esternoluce
il 29/12/2015 alle 12:19
 
A VOLTE RITORNANO
Inviato da: puzzle bubble
il 03/05/2012 alle 17:04
 
Quoto, serie assolutamente da vedere, e in lingua...
Inviato da: Banjo
il 07/04/2011 alle 18:35
 
Sono contento del tuo commento, anche perchè a me non è...
Inviato da: toughenough
il 01/09/2010 alle 19:25
 
 

LA MORTE E IL BUSHIDO

Ho scoperto che la via del samurai è la morte.
Quando sopraggiunge una crisi, davanti al dilemma fra vita e morte,è necessario scegliere subito la seconda. Non è difficile: basta armarsi di coraggio e agire. Alcuni dicono che morire senza aver portato a termine la propria missione equivale a una morire invano. Questa è la logica dei mercanti gonfi di orgoglio che tiranneggiano Osaka ed è solo un calcolo fallace, un'imitazione grottesca dell'etica del samurai.
E' quasi impossibile compiere una scelta ponderata in una situazione in cui le possibilità di vita e di morte si equivalgono. Noi tutti amiamo la vita ed è naturale che troviamo sempre delle buone ragioni per continuare a vivere. Colui che sceglie di farlo pur avendo fallito nel suo scopo, incorre nel disprezzo ed al tempo stesso è un vigliacco e un perdente.
Chi muore senza aver portato a termine la propria missione muore da fanatico, in modo vano, ma non disonorevole. Questa è infatti la Via del samurai.
L'essenza del Bushido è prepararsi alla morte, mattina e sera, in ogni momento della giornata.
Quando un samurai è sempre pronto a morire, padroneggia la Via.
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963