Creato da toughenough il 22/08/2007

Cinema e Amenità

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SERENITY di Joss Whedon

Post n°149 pubblicato il 01 Settembre 2009 da toughenough
 

  Serenity è un film sorprendente. Joss Whedon, più famoso in Italia per la serie "Buffy l'ammazzavampiri" che per altro, si rivela ottimo dietro la macchina da presa quanto come autore senza pagare lo scotto di passare dallo stile telefilm, a quello cinematografico della grande epopea. Il film narra di una banda di avventurieri, a bordo di un'astronave di classe "Firefly", molti dei quali reduci e sconfitti di una grande guerra che ha sancito la vittoria di uno status quo cino-americano globalizzante e centralista (che vuole ricalcare, schiavitù a parte, il senso di guerra civile dato dallo scontro tutto americano tra Nordisti e Sudisti), che si imbattono nel loro cammino in Riven, una sorta di supersoldatessa vittima di condizionamenti e apprendimento veloce dotata di capacità sovraumane e informazioni segretissime, e  in suo fratello "il dottore". Insieme entrano a fare parte di questo equipaggio sgangherato che sopravvive di razzie su carghi abbandonati e piccoli furti, tentando di scampare alle forze governative e ai cannibali Reavers, una sorta di predoni dello spazio pazzi e violenti che aumentano sempre di più il loro territorio e le loro razzie ai danni dell'Alleanza dei Pianeti.

Il clima che si respira in questo film è da grande Space Opera, con un universo strutturato e senza contraddizioni, frutto di un lungo lavoro preparatorio. Non stupisce in effetti poi scoprire che Serenity è una sorta di degna conclusione di "Firefly", capolavoro di Whedon del 2002, quando crea una nuova serie definita Space Western (anche se, a mio avviso, ogni serie di fantascienza ha un po' del "western", nonostante qui, in realtà, i richiami sembrino più marcati) che sopravvisse solo 14 episodi della prima stagione, lasciando milioni di spettatori ansiosi e pressanti per vederne la conclusione. Con il credito acquisito continuando a mietere successi con "Buffy" ed "Angel" (quest'ultimo serie spin off della prima) Joss raccatta 40 milioni di dollari, non una enormità ma neppure pochissimi, e realizza questo film a mio parere splendido. I personaggi sono molto interessanti, le scene dinamiche  e di combattimento più che eccellenti grazie anche alla "ballerina" Riven/Summer Glau già stravista in Italia in serie come "Sarah Connor's Chronicle o "The 4400", e anche la computer graphic è buona. I dialoghi e lo script scorrono via come il vento tenendo lo spettatore inchiodato alla sedia.

In definitiva: il risultato è molto apprezzabile, imperdibile per gli appassionati di fantascienza che raramente ottengono prodotti decenti al cinema (più fortunati sono o sono stati con le serie televisive). Da sottolineare decisamente è che il film è perfettamente fruibile così com'è, senza conoscere la serie Firefly di cui è il proseguio. Altrettanto vero è che, una volta visto il film, è impossibile non recuperare questa serie del 2002, i cui primi due episodi ho appena visionato, e che non hanno nulla da invidiare alla qualità del film.

                                                                                  T.

 

 

Allego qui sotto un trailer che gli rende giustizia (in cui si possono apprezzare anche l'ottima colonna sonora)

Commenti al Post:
womanonthemoon
womanonthemoon il 01/09/09 alle 19:24 via WEB
ma dove li peschi questi philms? :)
 
palmirohyter
palmirohyter il 02/09/09 alle 10:26 via WEB
Joss, non Jos, accidenti!
 
palmirohyter
palmirohyter il 02/09/09 alle 10:26 via WEB
Joss, non Josh, accidenti!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Daniele il 03/09/09 alle 14:58 via WEB
Confermo quanto detto dal recensore, il film è di ottima qualità e la curiosità di vedere Firefly dopo la sua fine è tanta. Io ho visto entrambi e ve li consiglio al 100%. Inoltre Summer Glau è bravissima!
 
toughenough
toughenough il 03/09/09 alle 15:57 via WEB
Ooops! Joss Whedon. Errore!
 
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Quando un acquazzone ci sorprende, cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente.
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LA MORTE E IL BUSHIDO

Ho scoperto che la via del samurai è la morte.
Quando sopraggiunge una crisi, davanti al dilemma fra vita e morte,è necessario scegliere subito la seconda. Non è difficile: basta armarsi di coraggio e agire. Alcuni dicono che morire senza aver portato a termine la propria missione equivale a una morire invano. Questa è la logica dei mercanti gonfi di orgoglio che tiranneggiano Osaka ed è solo un calcolo fallace, un'imitazione grottesca dell'etica del samurai.
E' quasi impossibile compiere una scelta ponderata in una situazione in cui le possibilità di vita e di morte si equivalgono. Noi tutti amiamo la vita ed è naturale che troviamo sempre delle buone ragioni per continuare a vivere. Colui che sceglie di farlo pur avendo fallito nel suo scopo, incorre nel disprezzo ed al tempo stesso è un vigliacco e un perdente.
Chi muore senza aver portato a termine la propria missione muore da fanatico, in modo vano, ma non disonorevole. Questa è infatti la Via del samurai.
L'essenza del Bushido è prepararsi alla morte, mattina e sera, in ogni momento della giornata.
Quando un samurai è sempre pronto a morire, padroneggia la Via.
 
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