Opinioni personali a parte, il film è gradevole e ben girato, senza essere eccezionale. La trama presenta alcuna parti che sono difficili da capire, sembrano quasi autobiografiche, o perlomeno comprensibili a chi ha vissuto quegli anni e i riti ebraici. Per questo il film emana una sensazione di incompletezza e, forse, eccessiva cripticità. Ma il fatto di aver elucubrato a lungo prima di darne una possibile spiegazione di solito è un sintomo che qualcosa del film è passato, a prescindere dal messaggio originale dei fratelli Coen. |
Post n°157 pubblicato il 20 Novembre 2009 da toughenough
La storia comincia in quel di Gran Bretagna secoli e secoli or sono, dove la feroce Carmilla, regina dei vampiri, semina morte e distruzione circondata da lascivo amore saffico. Nessuno sembra poterla fermare, tranne un Lord ritornato in patria dopo lunghi anni passati combattendo alle crociate, solo per ritrovare sua moglie vampirizzata e convertita in una “amante della vagina”. Il Barone, grazie ad un'arma sacra appositamente creata, riesce a ferire mortalmente la vampiressa regina, che sul punto di morte, però, lancia una terribile maledizione: sul quel suolo, in quella cittadina, tutte le femmine al compimento del 18 anno si tramuteranno in vampire lesbiche assetate di sangue! Questo è l'incipit del film, che poi salta ai giorni nostri per mostrarci l'ultimo rampollo maschio della dinastia del Barone, sbeffeggiato dagli amici e trattato come una pezza da piedi dalla fidanzata. Il film, che non è affatto sgradevole alla vista, è di fatto un film fatto di gag, anche se forse molti dubbi non ce n'erano; il taglio però è completamente umoristico senza nessuna concessione al cupo o alla tensione. Le favolose modelle che si ripetono sullo schermo ad ogni momento fugano gli ultimi dubbi rimasti, facendo da contorno ad uno humor inglese neppure tanto ricercato. Nonostante questo, una volta inquadrata la dimensione del film, questi può anche risultare gradevole, visto che è recitato dignitosamente e girato abbastanza bene, anche con un buon numero di soldi a disposizione. Forse perchè all'estero non hanno mai visto “Il Bagaglino”. Da vedere solo se gratis, con birra, popcorn e soprattutto amici (maschi) con cui denigrare le virtù delle pin up sullo schermo. Altrimenti astenetevi!
T.
|
Post n°156 pubblicato il 12 Novembre 2009 da toughenough
Jonze ha passato gli ultimi anni, dal 2002 ad ora, nella sua occupazione principale, girando dei videoclip per gruppi come R.E.M., Tenacius D (il gruppo dell'attore Jack Black), Sonic Youth e Chemical Brothers. Ora torna per noi al cinema con una storia fantastica tratta dal più famoso libro di Maurice Sendak, illustratore di libri per ragazzi. Il film narra di un ragazzino, figlio di genitori divorziati che abita con la madre e la sorella, con grossi problemi caratteriali dovuti in parte alla sua grande sensibilità ed al grosso bisogno di affetto; le incomprensioni ed i litigi con le persone cui vuole più bene, esasperati dalla sua aggressività e permalosità, lo portano ad intraprendere un lungo viaggio che lo porta in un paese fantastico, ovvero “Il Paese delle creature Selvaggie”. Qui incontrerà giganteschi animali pelosi e parlanti, buffi e paurosi allo stesso tempo, che lo porteranno a riflettere sulle dinamiche della vita e dei rapporti int Una menzione speciale va' dedicata agli effetti speciali e alle scenografie. Le creature, oltre che selvagge, sono “meravigliose” in tutti i sensi, ad opera del Jim Henson's Studio (eredi del Jim Henson creatore dei Muppet!), sono espressive, accattivanti e paurose allo stesso tempo (nulla a che fare coi TeleTubbies, per intenderci) mentre le scenografie, i plastici e il design del “forte” mi hanno ricordato alcune delle creazioni di artisti “naturalisti” contemporanei.
|
Post n°155 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da toughenough
L'IMMAGINARIO DEL DOTTOR PARNASSUS di Terry Gilliam
Il film, poco convincente nei primi minuti, con una recitazione un po' sopra le righe, cresce piano piano fino ad inghiottirti completamente, a veleggiarti tra il mito ed il reale, nella grande metafora intrinseca in questa pellicola, che suggerisce migliaia di spunti di riflessione e Il ritmo, lo srotolarsi della storia, i colpi di scena orchestrati dal duo Gilliam e McKeown (già collaboratori per “Il Barone di Munchausen) le suggestioni registiche sembrano incastrarsi perfettamente per fornire, a tutti noi, una magica favola, uno spunto, sano divertimento e quant'altro. |
Post n°154 pubblicato il 14 Ottobre 2009 da toughenough
La storia, nella sua semplicità (un squadra di ebrei-americani sotto il comando di Aldo Raine paracadutati dietro le linee nemiche a terrorizzare con violenza e ferocia ll'esercito dell' "Asse") è ben orchestrata; il bravissimo Christoph Waltz, fine investigatore e stratega della Gestapo, antagonista principe dei "Bastardi", interpreta magnificam
L. |
Hank
AREA PERSONALE
STO LEGGENDO...
MENU
HAGAKURE
Quando un acquazzone ci sorprende, cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente.
Se invece, fin dal principio, accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.
Yamamoto Tsunetomo(1 - 79)
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
I LINKI
LA MORTE E IL BUSHIDO
Quando sopraggiunge una crisi, davanti al dilemma fra vita e morte,è necessario scegliere subito la seconda. Non è difficile: basta armarsi di coraggio e agire. Alcuni dicono che morire senza aver portato a termine la propria missione equivale a una morire invano. Questa è la logica dei mercanti gonfi di orgoglio che tiranneggiano Osaka ed è solo un calcolo fallace, un'imitazione grottesca dell'etica del samurai.
E' quasi impossibile compiere una scelta ponderata in una situazione in cui le possibilità di vita e di morte si equivalgono. Noi tutti amiamo la vita ed è naturale che troviamo sempre delle buone ragioni per continuare a vivere. Colui che sceglie di farlo pur avendo fallito nel suo scopo, incorre nel disprezzo ed al tempo stesso è un vigliacco e un perdente.
Chi muore senza aver portato a termine la propria missione muore da fanatico, in modo vano, ma non disonorevole. Questa è infatti la Via del samurai.
L'essenza del Bushido è prepararsi alla morte, mattina e sera, in ogni momento della giornata.
Quando un samurai è sempre pronto a morire, padroneggia la Via.
Inviato da: cassetta2
il 26/04/2022 alle 15:33
Inviato da: esternoluce
il 29/12/2015 alle 12:19
Inviato da: puzzle bubble
il 03/05/2012 alle 17:04
Inviato da: Banjo
il 07/04/2011 alle 18:35
Inviato da: toughenough
il 01/09/2010 alle 19:25