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TRENT'ANNI DOPO

Post n°154 pubblicato il 18 Maggio 2008 da Il.Don.Camillo

C'è da chiedersi se oggi i nostri cari amici Radicali abbiano festeggiato per i quattromilioniottocentomila bambini morti nella sola Italia a causa dell'aborto.
Forse sì, forse no. Di certo ritengono ancora un diritto l'aborto, nonostante i risultati. Qualcuno disse che gli alberi si giudicano dai frutti. E la 194 ha fruttato molto: quasi cinque milioni di vite innocenti e indifese aspirate e gettate via.
Oggi, 18 maggio 2008, si "festeggiano" i 30 anni dalla nascita effettiva di una disgraziata legge che ha introdotto anche in Italia la strage di massa dei nostri bambini, che ha strangolato il nostro futuro e prodotto una ferita lacerante nel nostro tessuto sociale.
Il 18 maggio del 1978, difatti, il Senato della Repubblica pose il suo "nihil obstat" alla strage degli innocenti, votando in modo favorevole sulle legge 194.

Trent'anni dopo, chi dice la verità sull'aborto viene tacciato di reazionismo e additato per le sue parole che "offendono lo Stato democratico", mentre chi difende la vita sul piano culturale e, senza successo, su quello politico, è considerato un assassino. Un nemico delle donne.
E' così, purtroppo. Ma le cose stanno cambiando.
Cara 194, ancora zero di questi giorni.

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/05/08 alle 14:24 via WEB
le cose stanno cambiando?bè se l'inizio è il risultato elettorale della lista contro l'aborto direi che avete fatto passi da gigante!saluti..biscotto82
 
 
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 19/05/08 alle 20:07 via WEB
Il semplice fatto che tutti i giornali e persino le televisioni abbiano dato spazio all'argomento della moratoria dimostra che una certa egemonia culturale si è infranta, e che gli anni della sconfitta al referendum stanno passando. Ora gli italiani stanno comprendendo (non è lavoro di un giorno o di una settimana, ma di anni) che il diritto - come vado ripendendo da mesi - non è quello all'aborto delle madri, bensì quello alla vita dei bambini. Abbiamo sbagliato a queste elezioni perchè non abbiamo compreso che, in Italia, c'è sempre chi pensa che dietro a queste battaglie di verità e di vita ci sia sempre qualcosa. Interessi personali e cose simili. La sconfitta di oggi è allenamento per la vittoria di domani. Cordiali saluti, don Camillo
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/05/08 alle 12:33 via WEB
beh...a me piace parlare di fatti..e il risultato delle elezioni è un fatto e non irrilevante!se aveste preso il 4%sarebbe una vittoria e un segno di cambiamento giusto?beh avete preso una percentuale che nemmeno si dire,ergo..sconfitta e nessun cambiamento in vista!e se avete preso questa umiliazione disarmante non è perchè qlc pensa che ci siano interessi...ma perchè ci sono molte persone che credono che quello delle donne sia un diritto..saluti biscotto82
 
     
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 20/05/08 alle 20:40 via WEB
Spero che non ci siano troppi cretini, anche se do per certo che ce ne siano. Quindi che si sia parlato di aborto, di moratoria, di 4 milioni e 800mila bambini italiani indifesi uccisi in trent'anni, di 50 milioni di vittime all'anno, di 194 non è un fatto? E cos'è? Saresti così gentile da spiegarmelo? Grazie. Un saluto, don Camillo
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/05/08 alle 13:56 via WEB
certo che è un fatto...ma bisogna vedere la popolazione come ha risposto a colui che ne ha parlato...e la risposta è sevidentemente stata:caro mio...passi lungi e ben distesi...sei ciccione ma non incinto!questo è il fatto finale...il solo che conta!saluti da un cretino...biscotto82
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/05/08 alle 19:27 via WEB
Chi Giuliano Ferrara?Grasso che cola!
 
 
mater.a
mater.a il 19/05/08 alle 21:57 via WEB
Caro Anonimo, sei sempre così attento alle fattezze fisiche di Ferrara...non è che la tua monocorde ironia nasconde una inconfessabile simpatia?
 
sifr
sifr il 20/05/08 alle 11:13 via WEB
La sinistra italiana continua a non voler usare la propria ragione lasciandosi dominare da motivazioni di parte. Si lascia andare al pietismo ed al buonismo per mille cause mentre latita su quella importantissima del rispetto della dignità umana e della vita. Non c'è da stupirsi poi che molti abbiano votato a destra alle ultime elezioni. Per la sinistra italiana ha più valore il diritto degli omosessuali a fare il Gay Pride piuttosto che la vita stessa, dal suo concepimento alla morte. La chiamerei superficialità ma purtroppo è qualcosa di peggio.
 
 
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 20/05/08 alle 20:41 via WEB
E' qualcosa di peggio. Senza dubbio.
 
   
mater.a
mater.a il 21/05/08 alle 09:47 via WEB
Sono d'accordo. I vari paladini dei c.d. diritti omo, pur sventolando bandiere contro la discriminazione sessuale, non si sono mai presi la briga di citare qualche fatto concreto che rivelerebbe tale presunta discriminazione, mentre è risaputo - ma può essere dimostrato - come omosessuali siano dappertutto, nelle Istituzioni, ed in ogni tipo di situazione lavorativa, anche tra gli insegnanti. Dove stanno dunque le discriminazioni? L'America è paradigmatica. Per esempio, proviamo a verificare quanti omosessuali lavorano alla Walt Disney Corporation? Forse qualche limite c'è per i trans, qui da noi, ma non certo nei media e nel mondo dello spettacolo. Continuano a girare intorno al vero problema: il riconoscimento della coppia gay per avere la riversibilità della pensione. Per andare a trovare il partner all'ospedale basterebbe una circolare del ministro della salute o qualche provvedimento interno a ciascuna asl. Per l'appartamento o l'eredità basta il codice civile. Quello che manca è la pensione. E' per avere quella che c'è bisogno di essere considerati *coniugi*. Il problema è tutto qui. Ma per allargare il bacino di utenza della pensione di riversibilità, oltre a saltare l'ostacolo del matrimonio, c'è bisogno di un impegno di bilancio, cioè dei soldi degli altri italiani, che forse non ci sono, se - com'è risaputo - sono un problema anche i soldi per le pensioni comuni. Buona giornata Don.
 
     
sifr
sifr il 21/05/08 alle 12:47 via WEB
Mitico Don. Dunque c'è un problema economico alla base di tutto. Spero non sia solo questo: credo che anche quello etico sia preponderante. Insomma non si può costringere la maggioranza della gente a cambiare le proprie idee in merito, ma di certo ci si può provare. Ed infatti ciò che i media stanno facendo è proprio questo propinandoci il tema della diversità in tutte le salse. Ci vuole molta attenzione.
 
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