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Aveva solo 22 anni Roberta Riina quando venne trovata priva di vita in casa sua, in provincia di Palermo, il 18 ottobre scorso. Da allora le indagini per l'omicidio di questa giovane studentessa universitaria non avevamo avuto grossi sviluppi. A sei mesi di distanza la svolta: i carabinieri hanno infatti individuato l’assassino: si tratta di un uomo di 42 anni, Emilio Zanini, ad incastrarlo l'esame del Dna eseguito dal Ris dei carabinieri. A questo punto la vicenda, anzicchè risolversi, si macchia ancor più per due aspetti in egual modo raccapriccianti: 1) La donna che ha consentito di fare arrestare l'omicida di Roberta Riina ha pagato cara la sua collaborazione con le forze dell’ordine. Il fratello, infatti, dopo averla spinta a ritrattare le accuse, le ha incredibilmente voltato le spalle ripudiandola, e il proprietario del bar in cui lavorava l'ha licenziata. La donna di 38 anni, rivendica il diritto di puntare il dito contro il suo aggressore e ad avere una vita normale. "Ho fatto la cosa giusta. Ora vorrei che anche gli altri la facessero. Voglio continuare a lavorare, facendo le mie piccole cose. Nulla di più" ha dichiarato. 2) Emilio Zanini era libero seppur avesse nel suo “curriculum” svariati precedenti penali tra i quali addirittura una violenza sessuale perpetuata ai danni della nonna ottantenne. Da tre anni era in attesa di perizia psichiatrica e di sentenza, libero di aggredire e di uccidere. Già dal 2003 i carabinieri dichiararono che era un soggetto "pericolosissimo, capace di qualunque delitto e che puo' tornare a commettere reati". ANCORA VERGOGNA!!! La gente è stanca di piangere morti che si potevano evitare!!! Di chi la responsabilità? E in ultimo ..Pannella solo pochi mesi fa premeva per un indulto...ma chi cacchio c'è da graziare se i criminali son tutti fuori? Son disgustata!
Da quanto si è appreso nei giorni scorsi i carabinieri hanno arrestato a Partinico il 42enne con l’accusa di aver violentato una ragazza. E' stata la stessa vittima a fornire agli investigatori una descrizione molto precisa dell'uomo e a riconoscerlo dopo l’arresto. A questo punto gli investigatori hanno confrontato il Dna di Zanini con quello isolato dal Ris di Messina nell'abitazione di Roberta Riina. Il risultato ha inchiodato il presunto omicida.
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Inviato da: hold72
il 10/01/2009 alle 16:33
Inviato da: albert.z
il 25/04/2008 alle 14:45
Inviato da: albert.z
il 30/11/2007 alle 17:02
Inviato da: braveheart_bg
il 28/11/2007 alle 19:58
Inviato da: hold72
il 09/11/2007 alle 15:59