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Messaggi del 29/07/2022

Notizie dall'antichità.

Post n°75 pubblicato il 29 Luglio 2022 da ellistar2012

Fonte: Si viaggia
  • Scoperta sensazionale: trovati i resti di un'antica città perduta
Scoperta sensazionale: trovati i resti di un'antica città perdutaLa fortezza di Rabana-Merquly sui monti Zagros potrebbe far parte dell'antica città reale Natounia, una scoperta eccezionale che riporta in luce epoche passate ma dal fascino ancora vivo

29 Luglio 2022 07:30

  • Scoperta sensazionale: trovati i resti di un'antica città perdutaFonte: 123rfVista dei Monti Zagros

Proprio come nei migliori film di avventura, ecco che

arriva una notizia a dir poco sensazionale.

La fortezza di Rabana-Merquly, risalente a circa 2000 anni

i fa e situata sui monti Zagros, nell'attuale territorio del

Kurdistan iracheno, potrebbe far parte di una città a stampo

reale fino ad ora perduta, l'antica Natounia.

Una scoperta nata a seguito di uno studio condotto da un

gruppo di archeologici in un arco di tempo compreso tra

il 2009 e il 2022.

E che, grazie agli scavi compiuti e all'utilizzo delle fotografie

scattate dai droni, ha potuto riportare alla luce nuovi reperti e

catalogare il sito arrivando a questa eccezionale conclusione.

La città di Natounia infatti, fino ad ora conosciuta solo per il

ritrovamento di alcune monete risalenti al I secolo a.C., faceva

parte dell'Impero dei Parti.

Una vera e propria potenza cultura e politica insediata tra l'Iran 

e la Mesopotamia e presente in questi luoghi circa 2000 anni fa.

Ma di cui, fino a oggi, non si avevano grandi testimonianze

e informazioni.

Dai dati raccolti e dagli scavi eseguiti, si è visto come la fortezza

di pietra di Rabana-Merquly comprenda anche una serie di

 fortificazioni lunghe quasi 2,5 miglia (circa 4 chilometri), un

complesso religioso, due insediamenti più piccoli e rilievi rupestri

scolpiti e ritrovati all'ingresso della zona mappata.

Rilievi che, di fatto, hanno aperto le porte a nuove ipotesi e scoperte.

Proprio questi, infatti, raffigurano l'immagine di un re, lo stesso

rappresentato su una statua trovata in passato ad Hatra, un sito a

circa 230 chilometri da quello di Rabana-Merquly.

Secondo i ricercatori questi rilievi sarebbero la raffigurazione del

fondatore della dinastia reale di Adiabene.

Un regno molto antico della Mesopotamia settentrionale e che a

sua volta faceva parte dell'Impero dei Parti.

E questo lo si è capito da alcuni particolari delle incisioni, come

l'abito indossato dal re o il suo cappello. Ma non solo.

A rafforzare l'idea della reale importanza della fortezza di

Rabana-Merquly e dell'aderenza del sito con la città di Natounia,

poi, sono state anche le monete già citate.

Unica testimonianza in essere di un luogo che sembrava scomparso.

Sempre secondo i ricercatori, infatti, le caratteristiche

dell'antica città perduta e tornata alla luce, coincidono con quelle

scoperte analizzando le monete già citate, ricche di dettagli utili

e la cui provenienza è riconducibile proprio dall'antica Natounia

, anche chiamata Natounissarokerta. Termine che sta a indicare

appunto una fortezza.

Se questo non bastasse, tra gli altri ritrovamenti a cui hanno preso

parte studiosi e archeologi condotti dal ricercatore dell'Università

di Heidelberg, il dott. Michael Brown, sono venute alla luce anche

alcune caserme militari e templi dedicati con molta probabilità alla

 dea persiana "Anahita".

Ritrovamenti che vanno a rafforzare ancora di più la fondatezza

della scoperta.

E che dimostrano come la citta di Natounia e la sua fortezza, fossero

tra i luoghi più importanti dell'Impero, utilizzati con molta probabilità

come snodo di commerci e relazioni diplomatiche.

E rimarcando, di fatto, la grande importanza avuta in passato da una

terra carica di testimonianze storiche, civiltà complesse e fiorenti e che

ancora oggi aspetta di essere scoperta.

Per riscostruire passo dopo passo la storia dell'umanità tutta

 
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