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Professione mare, tavola rotonda con il "morto"

Post n°222 pubblicato il 19 Maggio 2012 da Blogini

Il 18 maggio a Genova, presso il palazzo San Giorgio, ha avuto luogo una interessante tavola rotonda a titolo "Professione Mare".
Illustri personaggi del cluster marittimo si sono alternati in varie disquisizioni al fine di approfondire l'argomento della tavola rotonda. Tra questi illustri partecipanti il giovane e capace presidente di Assagenti che ha sciorinato dati inconfutabili e di comune interesse, poi però verso la fine del suo accademico ed apprezzabile discorso egli ha asserito che un primo ufficiale di coperta percepisce seimilacinquecento euro mensili ed un comandante di navi chimichiere diecimila/dodicimilla euro sempre mensili.
Tra i tanti convenuti si è percepito un senso di meraviglia come a dire: "Così tanti soldi ? E cosa aspettano i nostri giovani ad intraprendere questa carriera così tanto remunerativa?".
Peccato però che il prof. Duci ha omesso di dire che quei denari, i comandanti, li prendono solo quando sono imbarcati, vale a dire per otto mesi all'anno e quindi se dividiamo gli 80.000 euro per 12 mesi scopriamo che il compenso scende a 6.600 euro. Se poi consideriamo che un comandante è presente a bordo e quindi impegnato professionalmente 24 ore al giorno, festivi compresi, ci accorgiamo che egli in otto mesi produce le stesse ore lavorative di chiunque altro impiegato sulla terra ferma nell'arco di 36 mesi. Allora facendo il conto scopriamo che lo stipendio scende a 2.220 euro al mese.
Una cifra così esigua per un impegno che non ha pari in nessuna altra categoria professionale.
Giusto per non perdere la memoria dei fatti, di seguito le funzioni di un comandante della marina mercantile:
le funzioni del comandante della nave sono numerose ed abbracciano sia la sfera del diritto privato che quella del diritto pubblico.
La figura del comandante della nave può essere esaminata in relazione ai suoi rapporti con l'armatore, come capo della spedizione, come soggetto investito di pubbliche funzioni e come ufficiale di stato civile:
a) In relazione ai suoi rapporti con l'armatore. Il comandante è un dipendente dell'armatore fornito di rappresentanza legale, perché il relativo potere è conferito direttamente dalla legge.
Nei luoghi in cui non sia presente l'armatore o un suo rappresentante (raccomandatario), può compiere tutti gli atti e stipulare tutti i contratti necessari per i bisogni della nave e della spedizione, e può assumere e licenziare componenti dell'equipaggio.

b) come capo della spedizione. Come capo della spedizione, il comandante è investito dallo Stato di ampi poteri rivolti ad assicurare il successo della spedizione. Il comandante dirige le manovre e la navigazione. Egli deve accertarsi personalmente che la nave sia idonea all'impiego, bene armata ed equipaggiata. Deve curare che sia fornita dei prescritti documenti e che i libri di bordo siano regolarmente tenuti.

c) come soggetto investito di pubbliche funzioni. Il comandante è investito direttamente dallo Stato di pubbliche funzioni. Egli espleta funzioni di polizia di sicurezza, e di polizia giudiziaria.

d) Come ufficiale di stato civile. Il comandante è il capo della comunità viaggiante ed esercita le funzioni di stato civile, redige gli atti di nascite avvenute a bordo, gli atti di morte e scomparizione in mare, celebra il matrimonio in extremis, riceve i testamenti fungendo da pubblico notaio, ecc.

Le responsabilità del comandante:
a) responsabilità civile. Risponde verso l'armatore per l'esatta esecuzione degli obblighi derivanti dal rapporto d'impiego, e verso terzi per eventuali danni arrecati.

b) responsabilità amministrativa. Risponde verso la Pubblica Amministrazione per l'inadempimento degli obblighi inerenti ala sua funzione di capo della spedizione.

c) responsabilità penale. Il comandante risponde penalmente per l'inosservanza dei suoi obblighi di carattere pubblico.

Chiuso il capitolo "lauto stipendio del comandante di nave chimichiera" dovremmo analizzare la frase detta sempre dal prof. Duci che afferma oggi, a differenza, del passato, il comandante è più vicino alla famiglia, il riferimento era alle attuali tecnologie di comunicazioni: telefonata con satellitare al costo di dieci dollari al minuto, oppure scambio di email.
Reputo che questa ultima affermazione non merita un serio commento specialmente se chi legge è un genitore, una moglie o un figlio di un marittimo.

Per concludere a questa tavola rotonda mancava proprio il fruitore finale della formazione, vale a dire il comandante.
Una sedia in più non avrebbe rovinato la sceneggiatura ed avrebbe invece arricchito il dibattito.

Giorgio Blandina (comandante di navi chimichiere)

 

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