Creato da Blogini il 27/10/2010

Capitani e non solo

Dedicato a tutti coloro che dal mare hanno avuto molto e a coloro i quali da esso si aspettano ancora di più

 

 

Save our Seafares

Post n°226 pubblicato il 27 Maggio 2012 da Blogini
Foto di Blogini

Office of the Prime Minister,
Palazzo Chigi,
Piazza Colonna 370,
00187 Rome
27/05/2012

Dear Mr Monti,


URGENT NEED FOR ACTION TO ERADICATE PIRACY OFF
THE COAST OF SOMALIA AND IN THE INDIAN OCEAN

Violent acts of piracy off the coast of Somalia and the Gulf of Aden have spiralled out of control into the Arabian Sea and the entire Indian Ocean. Never in history has such a vast sea area been ceded to armed criminality. Urgent action is required by all governments to take the necessary steps to eradicate this unlawful scourge.

The threat to the flow of world trade is unprecedented, throttling the Suez Canal routes as well as oil flows out of the Middle East Gulf - 40 percent of shipborne oil passes through this area. Ship owners have been reassessing their options. Recent reports indicate that piracy is already costing the global economy $7-12 billion per year.

There are currently more than 35 ships being held captive for ransom with a shocking total of almost 800 seafarers held hostage. The human cost to the captive seafarers held in appallingly stressful conditions - including physical torture and psychological harm - cannot be adequately calculated. The stark figures do not include the much greater number of seafarers facing gunfire and rocket-propelled grenades as they skilfully evade capture in the face of increasingly determined and aggressive attacks. Loss of life has already occurred and more is inevitable.

A significant number of warships and other military assets have been deployed to the region. These efforts are deeply appreciated but, in the face of the current escalation of piratical activity, and particularly with the escalating use of captured merchant ships as motherships to extend the pirates' reach and capability, these naval forces are simply insufficient in the vast expanse of the Indian Ocean.

There is an urgent need to return law and order to one of the most vital intersections of trading routes in the world. If nothing is done, the world economy is at risk.

I specifically ask for your government to take the necessary steps to eradicate piracy at sea and
shore by:
◦ Reducing the effectiveness of the easily-identifiable motherships
◦ Authorising naval forces to hold pirates and deliver them for prosecution and punishment
◦ Fully criminalising all acts of piracy and intent to commit piracy under national laws, in accordance with their mandatory duty to co-operate to suppress piracy under international conventions
◦ Authorising naval forces to take action against pirates and their equipment ashore
◦ Increasing naval assets available in this area
◦ Providing greater protection and support for seafarers
◦ Tracing and criminalising the organisers and financiers behind the criminal networks

Yours sincerely,

Giorgio Blandina
Captain

 

 
 
 

I senza barca - Marittimi in sofferenza

Post n°224 pubblicato il 22 Maggio 2012 da Blogini
Foto di Blogini

Molti armatori privati non hanno varato la propria imbarcazione per la prossima estate ludica, né hanno intenzione di farlo.
I motivi individuabili sono molteplici: la tassa di possesso, il caro carburante, i costi eccessivi dei porti turistici, dei servizi e del personale, ma tutto ciò a mio modesto avviso è cercare una scusante al vero motivo: "La nautica da diporto in Italia si fonda sull'evasione fiscale".
Appare a tutti evidente che le paghe dei marittimi (del diporto?) sono ai minimi storici, nemmeno lontanamente paragonabili alle retribuzioni in lirette di una dozzina d'anni fa, che la maggioranza delle direzioni dei porti turistici pur di affittare i posti barca, applichino sconti incentivanti più ci si avvicina alla bella stagione, che per quanto riguarda il carburante basta fare qualche uscita in meno, in luoghi più vicini o a velocità ridotta, che la tassa di possesso è una vera inezia così come il resto delle voci elencabili rispetto al bene posseduto e alla potenza economica del proprietario di un'imbarcazione di lusso; cosa resta? La risposta è fin troppo palese, il controllo incrociato della Guardia di Finanza.
Apro una parentesi, potremmo gioire considerando che quasi certamente l'attività di noleggio prenderà una buona fetta di mercato ma, ahinoi, non si trovano marittimi abilitati, vedi D.M. 121/2005 e relative contraddittorie applicazioni e D.M. 30/11/2007 con soppressione dei titoli professionali, timori che avevo manifestato allora ministro Altero Matteoli, con una lettera firmata da circa trecento operatori del settore, alla quale non è stata proferita risposta, chiudo la dolente parentesi.
Alla luce di queste banalissime considerazioni, desidero porre una domanda: "Sono certi gli armatori senza barca di non ricevere una visita dai finanzieri"?
Senza possedere arti divinatorie, prevedo che i controlli non avverranno in mare, lì ci saranno le solite verifiche fiscali e normative, ma i veri accertamenti saranno compiuti in cantiere.
La domanda di rito sarà: "Perché non ha varato l'imbarcazione"?
A voi le fantasiose risposte, me ne vengono in mente una decina, alcune sono simpatiche, altre meno, resta di fatto che non c'è lavoro, e nonostante le nostra disperate grida di sofferenza che stiamo lanciando da anni, restiamo inascoltati e indifferentemente lasciati alla deriva, così come le numerose interpellanze fatte ai vari governi che si sono succeduti.
Hanno creato un livello di disoccupazione marittimo che non è mai esistito, neanche ai tempi della seconda guerra mondiale.
A porre rimedio, cosa altro stanno aspettando?

Salvatore Mare

 
 
 

Alle volte scrivere articoli per difendere i marittimi puo' costare caro......

Post n°223 pubblicato il 20 Maggio 2012 da Blogini
Foto di Blogini

La prossima definitiva  udienza presso il tribunale di Genova è datata 7 giugno 2012 e saranno sentiti in qualità di testi l'armatore di Marnavi Domenico Ievoli e l'armatore livornese Mario Castaldi.

Di seguito giusto per non dimenticare.

Alle volte scrivere articoli per difendere i marittimi puo' costare caro......

dal blog dadosav del 3 gennaio 2012

Riceviamo dal Comandante GIORGIO BLANDINA ,Past President del Collegio Nazionale Capitani Lungo Corso e Macchina di Genova e volentieri pubblichiamo , affiche' tutti si rendano conto che a volte l'impegno e la passione , che poche persone spendono , per la causa comune dei marittimi , comporta molti oneri e pochi onori.

Desidero , manifestare la mia solidarieta' al collega Giorgio Blandina che durante la sua presidenza ha guidato il Collegio Capitani ad occuparsi delle problematiche di tutti i Marittimi, mercantile diporto e pesca , senza distinzione alcuna identificandoli come naviganti, uomini di mare , a prescindere del mezzo sul quale prestavano la loro opera . Per loro ha speso senza risparmairsi le sue energie per anni in battaglie che oggi gli causano problemi che dovra' affrontare da solo...

Un invito a tutti a meditare ...

..

http://blog.libero.it/Blogini/

by Giorgio Blandina
L'armatore Giovanni Fagioli mi ha trascinato in tribunale
Post n°178 pubblicato il 03 Gennaio 2012 da Blogini

Il 12 gennaio alle ore 10:00, presso la sezione penale del Tribunale di Genova, sarò chiamato in udienza per rispondere dell'accusa di diffamazione a mezzo stampa a carico del padrone ed armatore della Finaval S.p.a. Sig. Giovanni Fagioli per un articolo scritto su Vita e Mare nel 2006.
In quel pezzo misi in risalto la scarsa conoscenza da parte del Fagioli delle cause e concause che portarono alla esplosione di una nave chimichiera della Finaval, disastro che causò la morte di due persone rispettivamente di 26 e 36 anni.

Il Fagioli in seguito mi denunciò ed eccomi oggi, finalmente, legittimato ad esprimermi dinnanzi ad una corte giudicante alla quale spiegherò la ragione per la quale il settore marittimo è l'unico tra le imprese commerciali/produttive ad avere il primato dell'aumento dei sinistri ed incidenti pur essendo il settore più redditizio.

Il 12 gennaio non avrò peli sulla lingua forte della mia lunga esperienza di navigante esporrò rischi, ingiustizie e nefandezze a cui noi marittimi siamo sottoposti al solo scopo di mantenere il posto di lavoro.

Non ho paura, spavaldamente difenderò le ragioni della Gente di mare che imbarca per lavorare e non per andare in guerra o per morire a causa di una palese carenza di sicurezza sulle navi.

Sono invece rammaricato dal silenzio delle associazioni di categoria che dovrebbero prima di tutti gli altri farsi portatori di queste ragioni. Alcuni esponenti del consiglio direttivo del Collegio nazionale capitani approvarono e condivisero quell'articolo, oggi gli stessi si comportano come pusillanimi conigli rintanati nella loro tana.

Ho fiducia nel nostro sistema giudiziario, ma sopratutto sono certo di interpetare il pensiero e la volontà della Gente di mare, di quelle persone a cui scorre nelle vene sangue mischiato ad acqua di mare.

Giorgio Blandina

 
 
 

Professione mare, tavola rotonda con il "morto"

Post n°222 pubblicato il 19 Maggio 2012 da Blogini
Foto di Blogini

Il 18 maggio a Genova, presso il palazzo San Giorgio, ha avuto luogo una interessante tavola rotonda a titolo "Professione Mare".
Illustri personaggi del cluster marittimo si sono alternati in varie disquisizioni al fine di approfondire l'argomento della tavola rotonda. Tra questi illustri partecipanti il giovane e capace presidente di Assagenti che ha sciorinato dati inconfutabili e di comune interesse, poi però verso la fine del suo accademico ed apprezzabile discorso egli ha asserito che un primo ufficiale di coperta percepisce seimilacinquecento euro mensili ed un comandante di navi chimichiere diecimila/dodicimilla euro sempre mensili.
Tra i tanti convenuti si è percepito un senso di meraviglia come a dire: "Così tanti soldi ? E cosa aspettano i nostri giovani ad intraprendere questa carriera così tanto remunerativa?".
Peccato però che il prof. Duci ha omesso di dire che quei denari, i comandanti, li prendono solo quando sono imbarcati, vale a dire per otto mesi all'anno e quindi se dividiamo gli 80.000 euro per 12 mesi scopriamo che il compenso scende a 6.600 euro. Se poi consideriamo che un comandante è presente a bordo e quindi impegnato professionalmente 24 ore al giorno, festivi compresi, ci accorgiamo che egli in otto mesi produce le stesse ore lavorative di chiunque altro impiegato sulla terra ferma nell'arco di 36 mesi. Allora facendo il conto scopriamo che lo stipendio scende a 2.220 euro al mese.
Una cifra così esigua per un impegno che non ha pari in nessuna altra categoria professionale.
Giusto per non perdere la memoria dei fatti, di seguito le funzioni di un comandante della marina mercantile:
le funzioni del comandante della nave sono numerose ed abbracciano sia la sfera del diritto privato che quella del diritto pubblico.
La figura del comandante della nave può essere esaminata in relazione ai suoi rapporti con l'armatore, come capo della spedizione, come soggetto investito di pubbliche funzioni e come ufficiale di stato civile:
a) In relazione ai suoi rapporti con l'armatore. Il comandante è un dipendente dell'armatore fornito di rappresentanza legale, perché il relativo potere è conferito direttamente dalla legge.
Nei luoghi in cui non sia presente l'armatore o un suo rappresentante (raccomandatario), può compiere tutti gli atti e stipulare tutti i contratti necessari per i bisogni della nave e della spedizione, e può assumere e licenziare componenti dell'equipaggio.

b) come capo della spedizione. Come capo della spedizione, il comandante è investito dallo Stato di ampi poteri rivolti ad assicurare il successo della spedizione. Il comandante dirige le manovre e la navigazione. Egli deve accertarsi personalmente che la nave sia idonea all'impiego, bene armata ed equipaggiata. Deve curare che sia fornita dei prescritti documenti e che i libri di bordo siano regolarmente tenuti.

c) come soggetto investito di pubbliche funzioni. Il comandante è investito direttamente dallo Stato di pubbliche funzioni. Egli espleta funzioni di polizia di sicurezza, e di polizia giudiziaria.

d) Come ufficiale di stato civile. Il comandante è il capo della comunità viaggiante ed esercita le funzioni di stato civile, redige gli atti di nascite avvenute a bordo, gli atti di morte e scomparizione in mare, celebra il matrimonio in extremis, riceve i testamenti fungendo da pubblico notaio, ecc.

Le responsabilità del comandante:
a) responsabilità civile. Risponde verso l'armatore per l'esatta esecuzione degli obblighi derivanti dal rapporto d'impiego, e verso terzi per eventuali danni arrecati.

b) responsabilità amministrativa. Risponde verso la Pubblica Amministrazione per l'inadempimento degli obblighi inerenti ala sua funzione di capo della spedizione.

c) responsabilità penale. Il comandante risponde penalmente per l'inosservanza dei suoi obblighi di carattere pubblico.

Chiuso il capitolo "lauto stipendio del comandante di nave chimichiera" dovremmo analizzare la frase detta sempre dal prof. Duci che afferma oggi, a differenza, del passato, il comandante è più vicino alla famiglia, il riferimento era alle attuali tecnologie di comunicazioni: telefonata con satellitare al costo di dieci dollari al minuto, oppure scambio di email.
Reputo che questa ultima affermazione non merita un serio commento specialmente se chi legge è un genitore, una moglie o un figlio di un marittimo.

Per concludere a questa tavola rotonda mancava proprio il fruitore finale della formazione, vale a dire il comandante.
Una sedia in più non avrebbe rovinato la sceneggiatura ed avrebbe invece arricchito il dibattito.

Giorgio Blandina (comandante di navi chimichiere)

 

 
 
 

Il comandante Schettino aveva parlato con il Comando delle capitanerie di porto prima della telefonata di De Falco

Post n°221 pubblicato il 11 Maggio 2012 da Blogini
Foto di Blogini

Eravamo al Giglio, ho sentito un colpo improvviso: Bum!". Tgcom24 diffonde in esclusiva il contenuto di una telefonata inedita tra Francesco Schettino e il Comando generale della Capitaneria di porto di Roma nella notte del naufragio. La chiamata precede la drammatica e famosa conversazione con il capitano De Falco.

Schettino racconta minuziosamente quanto accaduto durante l'incidente: "Lei ha sentito un colpo e avete fatto blackout. Però eravate già a 0.2 dal Giglio. E' possibile?" chiedono da Roma. Schettino risponde: "Sì, sì. Eravamo a 0.18, 0.2 dal Giglio. Ci stava acqua. E di colpo ho sentito un colpo: bum! Adesso ho fatto scaricare il VDR, ho detto al comandante in seconda di fare il download del VDR ... e niente, adesso vediamo le cause. Io sono stato sul ponte ..."

"Le lance stanno tutte sul lato sinistro. Ho fatto venire i passeggeri dal lato sinistro, sul lato di dritto della nave praticamente" (e che cosa è successo?) "E' successo che di colpo la nave si è inclinata, i vetri si sono rotti perché ho sentito lo scoppio e praticamente aprendo i cancelletti di imbarco, quelli del ponte 3 che stavano ormai a fior d'acqua, abbiamo mandato a terra le lance facendo servizio tenda e spola, fra la terra e la nave"

"Un ufficiale mi ha detto: comanda' ci sono altre 200 persone ... hanno fatto una corda umana .... perché la nave sbandava sempre ... li abbiamo fatti venire sul lato dritto della nave. Il primo ufficiale del comandante in seconda da poppa mi ha detto: comanda' ci stanno una decina di persone, un altro ha detto cento, un altro centocinquanta. Io nel frattempo mi sono trovato con la nave praticamente addosso - perché la nave è alta 50 metri - allora mi sono trovato col ponte lance praticamente immerso di acqua e con i lanci delle gru che si stavano praticamente schiacciando e non riuscivano a uscire ..."

 
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

giannidea1corradopaganimessinalorenzo56aiellogiuseppe1950A.LeonardoPsy1972raffaelebrischettonicky1957maretirrenoluca.vallinotigianni.immordinoorselli83warrior44civuolezorrocap.andrea
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963