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GLI OCCHI FREDDI DELLA NOTTE - IV PUNTATA
Aprì la finestra e guardò il cielo emulsionato di rosso. Alcune stelle, ancor prima che il sole tramontasse, si erano accese. Il suo volto pieno d'amore s’illuminò. L’aria caldissima le tolse quasi il respiro e lei fu costretta a rimettere la testa nella stanza. Avvertì una leggera sonnolenza. Si sdraiò sul letto e quasi senza accorgersene scivolò in un sonno pesante. Quando il telefono, alle nove in punto, squillò il cervello di Norma si lacerò come un foglio di carta velina: era Robert. Non riuscì ad afferrare con la necessaria lucidità quanto lui le andava dicendo. Capì soltanto che l’uomo, come promesso, sarebbe arrivato all’orario stabilito. Farfugliò un confuso ‘O.K. ti aspetto’ prima di girarsi sul fianco e richiudere gli occhi.
Verso le dieci la cameriera di Norma, Eunice, aprì la porta a Robert.
- Buonasera, signore. Prego, s’accomodi pure. - disse la donna con deferenza, inchinandosi di fronte all’atteggiamento timido dell’uomo che esitava quasi ad entrare in casa.
- Buonasera. - rispose questi illuminando il viso con il sorriso franco, quasi infantile che lo contraddistingueva, mentre, fermo sull’ingresso, attendeva che Eunice richiudesse la porta.
- La signora la sta aspettando. Le consiglio di non indugiare oltre. – suggerì Eunice, conoscendo l’impazienza della padrona.
Senza dire una parola, Robert salì la rampa di scale che portava sul ballatoio dov’era la sua stanza da letto di Norma. La radio, sempre accesa perché lei odiava il silenzio, diffondeva una musica dolce. Quando entrò, lei dormiva serena. L’uomo si tolse giacca e cravatta e le si avvicinò senza far rumore. Si inchinò per baciarla, ma, prima che potesse farlo, la donna avvertì inconsciamente la sua presenza. Ebbe una repentina esplosione di gioia nel ritrovarselo davanti.
- Oh, Robert, sei tu! - quasi urlò - ti ho tanto aspettato…
Pur stordita, trovò la forza di sollevarsi sul letto. Lui l’abbracciò con calore.
- Vieni qui. - lo implorò lei, battendo il lenzuolo con una mano.
L’uomo si sedette.
- Oh, no. Non così. Sdraiati accanto a me.
Lui obbedì senza fiatare.
- Finalmente… non vedevo l’ora che tu arrivassi. Ho contato i minuti…
- Ho fatto del tutto per arrivare puntuale.
- Oh, caro! - rispose lei, accarezzandolo. - Sei un angelo.
La donna puntò le ginocchia contro il suo fianco e cominciò a sbottonargli la camicia.
- Dio, quanto sono felice! - esclamò con un sorriso infantile.
- Anch’io lo sono. - rispose Robert che sempre si meravigliava nel vedere l’entusiasmo di Norma.
- Sto ritornando bambina, non credi?
- Perché dici così?
- Perché ti amo… e vorrei… e vorrei che tu mi sposassi… - esclamò lei con candore.
L’uomo sorrise, ma non disse nulla. Non parve comunque rallegrarsi della sua richiesta.
- Hai detto tante volte che vuoi sposarmi… me lo hai anche scritto… - continuò lei.
- Sì, però tu sai che…
- Oh, caro. Lo so, lo so. Non dire altro. – concluse Norma, mettendo la punta dell’indice sulle sue labbra.
FINE DELLA QUARTA PUNTATA
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Inviato da: palmieri46
il 22/01/2011 alle 17:57
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 07:09
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 06:02
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 05:49
Inviato da: DOLCEALPE
il 19/10/2007 alle 18:35