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« IL TRIONFO DELLA BARBARI...2 FEBBRAIO 2007: CATANIA... »

GIUSTIZIA ITALIANA, OVVERO IL TRIONFO DELLA DEA BENDATA!

Post n°40 pubblicato il 12 Gennaio 2007 da bonicaM
Foto di bonicaM

La corte di cassazione conferma l’unica verità possibile su tutte le stragi e i misteri della prima e seconda repubblica italiana: nella strage di Ustica non ci sono colpevoli. E le vittime? Peggio per loro che si trovavano su quell’aereo la sera del 27 giugno dell’80 e non un altro giorno fra i tanti! Peggio per loro che credevano di essere cittadini di uno stato libero e che i cieli della penisola fossero cieli “civili” e non aree riservate ai top-gun della NATO, dove i nostri padroni americani possono liberamente giocare con quei magnifici war-games, che tanto li appassionano fin dai tempi dei bombardamenti a tappeto sulle città tedesche e del felice esperimento atomico su Hiroshima e Nagasaki... Peggio per loro e per i loro parenti che credevano che la repubblica italiana garantisse anche il diritto alla verità, nonostante i servizi segreti deviati e devianti, nonostante la CIA, nonostante la Sicilia e tutta l’Italia trasformata in una grande portaerei ad uso e consumo della guerra fredda, divenuta bollente subito dopo la caduta del muro di Berlino... Peggio per tutte le vittime di tutte le stragi, che hanno creduto che la giustizia italiana possa essere giusta e che la verità possa affermarsi, anche quando tutte le prove sono state cancellate sistematicamente dai colpevoli e dai loro complici (numerosissimi dentro tutte le istituzioni della prima e seconda repubblica del malaffare e delle stragi di stato). Ventisette anni di indagini ma, soprattutto, di depistamenti e oscuri silenzi, alla fine dei quali l’unica verità possibile per la giustizia italiana, trasformatasi in tutti i processi per stragi nella dea bendata (fortuna o sfortuna) è sempre quella: non ci sono colpevoli! Ecco cosa ci dice la cassazione sulle vittime del DC9: che sono stati vittime del caso o della mala sorte, vittime del fato. Non ci sono mai colpevoli, specialmente quando la verità a stelle e strisce schizza fuori da tutte le parti nonostante sepolta sotto tonnellate di menzogne e silenzi complici. La colpa è sempre e solo del Caso. Bastava non prendere quell’aereo, bastava non andare in banca a piazza Fontana proprio quel giorno o recarsi alla stazione di Bologna proprio in quelle ore, bastava non salire disgraziatamente su quel treno Italicus... bastava forse semplicemente non essere italiani, per non doversi vergognare di tutte le menzogne reiterate su tutte le stragi e i delitti, dalla strage di Portella delle Ginestre fino alle odierne missioni di guerra a fianco del padrone americano spacciate per missioni di pace.
Mi è capitato per caso di essere presente a un concerto di capodanno di una cittadina del catanese. Il concerto si apriva, come purtroppo avviene sempre più spesso, con l’esecuzione dell’inno di Mameli. Unico in tutta la sala sono rimasto seduto mentre tutti si alzavano in piedi... Mi sono vergognato per tutti loro, mi sono vergognato del fatto che nessuno di loro si vergognasse di essere italiano, di essere cittadino-marionetta di un paese dove a mettere le bombe sui treni, a far precipitare gli aerei, a compiere stragi e attentati per più di mezzo secolo è sempre un unico identico colpevole: il Fato!

 
 
 
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