Book+Movie=Happiness

Allewgiant, Allegiant, Allegiant.

526 pagine di pura meraviglia. Tuttavia sembro l'unica a pensarla così. Dopo aver sclerato, pianto riso e fangirlizzato ( perchè ormai è un verbo) sulle pagine di Divergent ed Insurgent, non ho resistito e ho letto il trezo ed aimeh uòtimo capitolo della saga in inglese, ignorando la mia scarsa padronanza della lingua.

Tantissime critiche. Tantissime vrutte critiche. E poi arriva la mia recensione, totalmente positiva e senza spoiler, perchè mi sento buona.

L'inizio un po confusionario, delle prime circa ottanta pagine mi avevano stordito, ma non disgustato come è successo ai più. Mi avevano incuriosito, e avevano coltiva una dose incredibile di suspance nel mio sensibile cuoricino. Il rapporto tra Tris e Tobias si salda con una promessa che manterrano, alla faccia delle difficoltà che incontreranno lungo la dirata della storia. Miss Roth a mio parere non poteva scegliere un finale migliore per quanto riguarda il comportamento dei personaggi. Lungo tutta la trilogia, hanno avuto una grandissima evoluzione, scoòprendo se stessi e andando avanti con coraggio con le loro vite.

Tris passa da un abnegante vuota, a un intrepida vuota a una divergente. Ma ancora c'è qualcosa che manca, c'è ancora qualcosa chesfugge. La Roth con la sua meravigliosa scrittura da completezza al suo personaggio che capisce di non essere ne abnegante,ne intrepida, ne divergente, de erudita,ne candica, ne pacifica, ne niente. Capisce di essere Tris. Capisce chi Beatrice Prior. Un umana con mille difetti e mille pregi che compie le sue scelte in base alla sua personalità. Non esiste una fazione perfetta per ognuno di noi. Noio siamo noi e agiamo perchè siamo noi. Credo sia questo quello che la Roth voleva comunicare quando ha preso questa decisione per Tris ( non sarei così vaga, ma non ce modo di dirlo senza spoilerare tutto). Ne aveva dato un accenno nel promo libro quando era stato Tobias a dire che lui voleva esere sia abnegante, che intrepido, che pacifivo,che erudito,che candido.

Dopo una guerra e un'incredibile scoperta che ha rivoluzionato il loro piccolo mondo, tutti sono cambiati. Tobias farà pace con i fantasmi del suo passato e dovrà cominciare ad affrontarne di nuovi. Uriah e Christina e tutti gli altri impareranno cos'è essere adulti, cos'è essere seriamente adulti, tutti impareranno qualcosa persino Peater il che è tutto dire. 

C'è solo una cosa che mi ha lasciato un po confusa all'inizio. La vicenda si è svolta in un campo molto ristretto, ma credo che fosse voluto. Non l'ho capito subito, ma riflettendoci su un po di più e rileggendo in libro credo di aver capito che il suo intento fosse quello di mostrarci la condizione di egoismo e decadimento in cui era caduta la Terra. Di farci capire che per quanto grandi siano i nostri sforzi le nostre ribellioni, incideremo solo sulla nostra piccola parte di mondo. Ciò è tremendamente ralisticoe a me è piaciuto il modo poetico in cui l'ha scritto indirettamente.

Realismo anche per quanto riguarda la magnifica relazione tra Tris e Tobias, una amore vero. Una relazione dove non si va d'amore e d'accordo. Un amore dove ci si perdona a vicenda e si accetta l'un l'altro per quello che si è. Perchè si ama.

Ho pianto come una disperata è vero. Entrambe le volte. Ma lo rifarei perchè una storia così è degna di essere riletta più e più volte. E anche se fa soffrire ti cambia ti fa comprendere un qualcosa in più della vita, ti fa comprendere la forza delle donne, l'amore, la giustizia e la perseveranza.

Chiuderò questa recensione sperando che ci sia piaciuta. C'è molto altro da dire, ma non è facile farlo senza spoiler. Forse ne farò un'altra dopo il 18.

Be brave, Dreamer.