Book+Movie=Happiness
REcensioni di libri, film, film tratti da libri e quant'altro
Creato da Dreamingbookishlife il 08/03/2014Benvenuti divoratori di pagine
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Post n°13 pubblicato il 27 Aprile 2014 da Dreamingbookishlife
Titolo: Per un anno d'amore
Autore: Gayle Forman
Pagine: 356
Formato: Brossura
Consigliato: Sì
Voto: ****
Breve Trama
Il libro racconta la storia dal punto di vista di Willem, in quell'anno in cui lui e Allyson sono stati separati. Non è il continuo, ma più che altro un cambiamento di prospettiva, dado che finisce nello stesso esatto modo del primo.
Recensione
Appena finito il primo libro, in cui tutto ha inizio e narrato sotto il punto di vista si Allyson, mi aspettavo che dopo il finale sconvolgente, che ti lascia sospeso su una corda a chilometri di altezza, il secondo riprendesse da quel esatto punto e raccontasse tutta la storia dell'anno di Willem, ma che andasse avanti e ci descrivesse la loro vita ora che si sono ritrovati.
Invece, narra solo ed esclusivamente la storia di Wiullwm da quando lascia Ally a Parigi a quando beh, la ritrova.
E' stato un po sconvolgete, perchè non vedevo seriamente l'ora di leggere cosa sarebbe successo in futuro.
“Per un giorno d'amore” ci ha mostrato il cambiamento interiore di Allyson, che ormai è diventata indipendente, “Per un anno d'amore” ci mostra il cambiamento di Willem, che a mio avviso è stato più drastico e profondo di Quello di Allyson. Ho cominciato ad apprezzare certi aspetti di Willem w a odiarne altri, come è giusto che sia, e ho capito seriamente le difficoltà che il protagonista incontrava nella sua vitae dalle quali non faceva altro che fuggire. Durante quell'incredibile anno risolve la sua vita, e con essa anche quella di chi gli sta attorno, basta guardare sua madre, finalmente compresa e finalmente aperta al dialogo.
I rapporti con gli amici veri si consolidano, e quelli con le persone di passaggio rimangono superflue. Comincia lui stesso a capire il suo talento, e a capire cosa vuole fare della sua vita.
Tutto grazie a Lùlù. Come Allyson che è riuscita a equilibrare la propria vita grazie a lui.
Parte tutto da un singolo giorno.
Mentre leggevo non potevo fare amento di confrontare la storia di Allyson e Quella di Willem, e notavo che durante l'intero anno erano vicinissimi a incontrarsi, in una maniera che aveva del ridicolo, ma non riuscivano mai. Mai. E la mia ansia presente dalla fine del primo volume cresceva ogni volta che questi eventi mancavano, facendomi morire di impazienza.
Ripensandoci adesso dopo che è tutto passato, mi rendo conto che forse, la scelta di far terminare così questa storia, un finale che più aperto di così non si può, è una scelta intelligente e giusta. Dopo tutto quello che hanno passato, dopo tutti gli incidenti casuali avvenuti che hanno rimandato il loro incontro di un anno, hanno fatto si che il loro carattere, le loro esperienze di vita, mutassero, hanno fatto si che comprendessero cosa seriamente significavano l'uno per l'altro. Perchè non si dono mai per un solo momento dimenticati, durante tutto quel tempo. Hanno compreso che il tempo è solo un unità di misura e che in un ora in un minuto in un secondo, in un giorno può succedere più che in un intera vita.
Ora la loro seria storia ha inizio e devono viverla secondo per secondo perchè non si sa mai come potrebbe andare a finire.
Poi grazie al finale aperto posiamo immaginarcela come ci pare e piace senza rimanerne delusi.
Love, Dreamer.
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Post n°12 pubblicato il 21 Aprile 2014 da Dreamingbookishlife
Titolo: Per un giorno di amore. Autore: Gayle Forman Pagine: 387 FOrmato: Brossura Cosigliato: Sì Voto: **** Breve trama. Allison la solita brava ragazza compie un viaggio con la sua migliore amica in giro per le capitali di tutta Europa. Un giorno incontra un ragazzo che per qualche incidente casuale, decide di accompagnarla a Parigi solo per un giorno. Ma in un giorno può succedere tutto, infatti si innamorano, correndo un bel rischio. La mattina della partenza, Willem, il ragazzo è scomparso, e non si sa il perchè. Dopo un anno passato nella depressione e nelle bugie, Allyson, conosciuta da Willem con lo pseudonimo di Lùlù, decide di cercarlo e chiarire le cose. Recensione Andando per ordine, parlerò dei motivi principali che mi hanno spinto a dare quattro stelle a questo meraviglioso libro.
Quello che non mi è piaciuto particolarmente era il fatto che mancava il punto di vista del ragazzo, e volevo adssolutamente capire cosa sarebbe successo. Ora sto leggendo il secondo e capisco molte cose. Inoltre c'è una piccola pecca nel carattere della protagonista, che non condivido, ma quella è proprio una caratteristica che mi ha fatto apprezzare lo stesso personaggio in qunato lo rendeva molto realistico, ossia il suo distacco dal mondo, il rifiuto di instaurare nuove amicizie, a chiudersi in se stessa. Questo è tutto più o meno, ci darebbe molto altro da dire ma come sapete se avete letto le mie altre recensioni, non mi piace entrare troppo nei dettagli pe no nrovinare la "sorpresa". Enjoy, Dreamer.
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Post n°11 pubblicato il 19 Aprile 2014 da Dreamingbookishlife
Titolo: Luna di miele a Parigi
Autore: Jojo Moyes
Pagine: 89
Formato: Brossura
Consigliato: Sì
Voto: ***
Breve trama
Due storie d'amore tormentate che trovano la soluzione. Due coppie neo sposate che affrontano le prime difficoltà coniugali.
Liv e David, ricchi e in luna di miele/lavoro cercano di capire se il lavoro di lui sia in primo o secondo piano rispetto al lavoro. Sophie ed Edouard poveri fino alla fame ma innamorati perdutamente. Amore messo in discussione da un terzo incomodo molto geloso.
Entra,be le storie anche se lontane nel tempo unite dalla soluzione del dilemma. Un quadro. Un quadro di Edouard
Recensione
Un libricino piccolo che si divora in due ore andando lenti. Molto commovente, e toccante.
L'autrice è riuscita a raccontare due belle storie d'amore in non più di cinquanta pagine ciascuna, e nemmeno.
L'amore è una cosa misteriosa, e complicata, ma e quanto complicata possa essere basta essere sinceri e comunicare, esser e comprensivi e dimostrare ciò che si prova, senza atendersi e non dare troppo peso al' opinione di estranei.
Sophie ed Edouard. 1912.
La mia storia preferita. Il carattere tempestivo e deciso della protagonista è stato ispirante.
La mia scena preferita dell'intero libro riguarda lei nel bel mezzo dell'azione quando non aspetta un secondo di più a raccogliere i debiti che gli “amici” di Edouard gli dovevano.
Edouard, un artista che è riuscito a legarsi fermamente con una sola ed unica donna, dopo vari precedeni.
La storia è ben intrecciata e la crisi di un matrimonio appena iniziato si risolve con lacrime una notte insonne a passeggiare per la magica Parigi insieme a una chiaccherata con una donna di facili costumi che si rivela esser la persona più sincera, onesta, intelligente e generosa del libro secondo me. Non esita un secondo a confortare Sophie sulle bugie che una ricca, altezzosa modella di Edouard le aveva raccontato sul marito. Avrebbe potuto confermare tutto fa andare a rotoli il matrimonio e conquistare Edouard per cui provava qualcosa ma non l'ha fatto.
Sophie dal canto suo pur avendo carattere, provenire dalla provincia e da una situazione non proprio agiata è attanagliata dall'insicurezza.
L'amore alla fine trionfa, non perchè è perfetto, o privo di liti, ma perchè è espresso ed è anche straboccante dai cuori dei due. La provinciale e l'artista, che ama ma è troppo ingenuo e genuino per accorgersi come la sua modella preferita tortura psicologicamente la moglie.
Narrata in maniera molto accurata per quanto riguarda la descrizione dei sentimenti anche indirettamente tramite in gesto, un comportamento qualcosa.
Invece quello che non mi ha convinto a dare più stelle come giudizio a tutto il volume è stato il racconto di Liv e David.
Liv è una smorfiosa egocentrica, egoista che pensa solo a se stessa, e David non ha il coraggio di dirle quello che pensa in realtà. Non sono riuscito a trovare nulla di romantico mel loro rapporto seppur ben narrato, non sono riuscita a provare alcun sentimento se non fosse che sdegno alla loro storia. Non riesco a scrivere che mi sento infastidita dall'intera situazione di una donna senza carattere che non sa cosa vuole dalla vita.
Amate come Sophie, Dreamer.
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Post n°10 pubblicato il 28 Marzo 2014 da Dreamingbookishlife
Titolo: La quinta onda
Autore: Rick Yancey
Pagine: 516
Consigliato: Sì
Voto: *****
Breve trama.
Attacco alieno, nulla è come sembra, solo i più forti sopravvivono. Narrato da più prospettive ci permette di capire i pensieri di tutti i protagonisti.
Senza spoiler approfonditi. Solo lo stretto necessario per garantire di esprimere al meglio la grandezza di questo libro.
Recensione.
Iniziai questo libro, piena di aspettative, dopo aver sentito niente se non grandi cose a riguardo. Lo iniziai in un periodo “nero”, compiti ed interrogazioni ogni giorno. Quel periodo in cui legger è impossibile. Avevo appena finito un altro libro sugli alieni. Il che mi ha aiutato a confrontare e a capire meglio cosa penso di questo fantastico libro.
A differenza dell'altro, che era divertente, con la storia un po banalotta e incentrato su una storia d'amore, questo, è molto introspettivo, i pensieri dei personaggi sono chiari e ben espressi, crudele per certi punti di vista. Insomma stesso tema aspetti completamente diversi.
Ho preferito questo. Cinque stelle più che meritate. Il primo di una serie a giudicare dal finale aperto. Pieno di azione e colpi di scena, non sai mai cosa aspettarti, non è banale, anzi è una delle storie più originali che io abbia mai letto.
Scritto in maniera molto raffinata, cambiando tonalità, a seconda del punto di vista di ogni personaggio. Non riuscivo a staccarmi dalle pagine, a discapito de miei voti scolastici.
Un intreccio grandioso, incentrato molto su flashback, che ci permettevano di comprendere quanto erano cambiati i personaggi, grazie al racconto in prima persona quanto ancora sarebbero cambiati. I loro pensieri diventavano i miei, mi sentivo coinvolta in una maniera pazzesca, non ce personaggio che non abbia un senso o che sia superfluo.
La protagonista femminile è in assoluto la mia preferita una persona, che non era forte non lo era affatto, ma che ha portato se sterra a rivedere la sua moralità, le sue priorità per la vita. Per non permettere a qualcun' altro di schiacciarla come se fosse uno scarafaggio. Forte, pronta a combattere, incurante delle ferite, che mantiene le promesse.
La situazione presente nel libro, ha reso tale, tutte le persone sopravvissute agli attacchi alieni, forti, pericolose, solitarie.
Questo libro ha aperto una finestra sul pensiero unano, su moti lati negativi del pensiero unano.
La diffidenza, l'egoismo, il lasciarsi andare senza combattere, l'arrendersi. Perdere l'umanità, ha reso gli esseri umani assassini di loro stessi.
Ha fatto anche fiorire le doti buone dell'umanità, come un fiore nel deserto. Le persone con la mente annebbiata dalla paura, devono ritrovare la loro umanità, la speranza. Grazie al racconto in prima persona ci ha fatto comprendere quanto sia importante, l'amore, nelle situazioni difficili. Un genitore, un fratello, una sorella, un amico, sono probabilmente l'unico ingrediente necessario per riuscire a non impazzire, in un mondo ormai svuotato.
Il messaggio morale, la sequenza di vicende apparentemente separate che si riuniscono intrecciandosi elegantemente senza creare alcuna confusione, rendono la lettura scorrevole e molto emozionante.
I sentimenti provati, vengono descritti in maniera indiretta ma arrivano lo stesso arrivano splendidamente toccando il cuore del lettore
Consiglio largamente questo libro. Ha tutti gli elementi fantastici, avventurieri, emozionanti, di uno YA fantasy, e ha la parte introspettiva ed emozionante, piena di significati che vanno oltre la pagina, che in qualche modo riguardano ognuno di noi, tipici dei romanzi contemporanei, non fantasy.
Probabilmente uno dei più facili voti a cinque stelle che io abbia mai dato.
Lottate per la speranza, Dreamer
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Post n°9 pubblicato il 27 Marzo 2014 da Dreamingbookishlife
Titolo: Cafè de flore
Regista: Jean-Marc Vallée
Anno: 2011
Consigliato: Sì
Voto: ****
Breve trama.
Due storie, completamente diverse ,in due periodi di tempo completamente diversi, vengono narrate in una sequenza che può sembrare quasi confusionaria, ma che alla fine del film, questa cambio netto da una scena all'altra, da una storia all'altra, saranno indispensabili per farci comprendere in che nodo questa vicende sono strettamente collegate.
Nella prima storia, si parla di una famiglia, felice, che ha tutto quello che può desiderare, rovinata dall'invaghimento di Antoine di una giovane ragazzina incontrata per caso. Caccia la moglie e tiene i figli con se. La moglie, incontrata da ragazzino con cui stava insieme da venti lunghi felici anni, soffre di sonnambulismo, e ha dei sogni strani, come ricordi.
L'altra storia, riguarda Jacqueline, una povera mamma che negli anni sessanta, si trova a dover crescere in suo travagliato bambino che soffre della trisomia 21, o meglio nota come la sindrome di Down, da sola, dato che il padre del bambino lo ha ripudiato. Libro dopo libro, dà al bambino una vita quasi normale, gli insegna a difendersi dai bulli,gli insegna tutto ciò che è potrebbe essergli utile nella vita. Il suo obbiettivo è far invecchiare suo figlio. La vita media dei soggetti affetti da questa sindrome era attorno ai 25, 23 anni. Tutta via dopo aver passato, gli ultimi sette anni della sua vita a dare al suo bambino tutto il suo amore, diventa un po troppo iperprotettiva e gelosa nei suoi confronti. Quando incontra un'altra ragazzina down infatti, il figlio diventa assolutamente ossessionato, e dice di amarla “ tanto quanto amo te mamma”. Questo rappresenta un duro colpo per lei che cerca di separare i bambini in tutti i modi possibili.
Recensione.
Appena iniziato, il film non mi aveva presa molto, era troppo statico, sembrava quasi noioso. Invece alla fine l'ho apprezzato moltissimo, è per questo che ho deciso di dedicargli la mia prima recensione cinematografica, qui sul mio blog.
Ero molto ma molto confusa riguardo all'ambientazione e al periodo storico piano piano però i pezzi si sono incastrati insieme come quelli di un puzzle e all'improvviso in quadro della situazione era perfettamente chiaro. La scenografia e i costumi, erano ben fatti soprattutto l'appartamento di Jacqueline, povero, sporco, non per mancanza di volontà, ma tutta via colmo del calore dato dall'amore materno.
La regia e l'editing erano netti. Si passava da una scena all'altra con una rapidità quasi violenta e ti dovevi riabituare di continuo al cambiamento della storia narrata, tutto ciò ha contribuito molto a creare quella confusione voluta per intrigare l'intrattenitore ad andare avanti a continuare a conoscere meglio tutti i personaggi che anche se non fanno grandi dialoghi con le poche parole che dicono e soprattutto con i gesti, le abitudini che attuano in quelle scene mute ne danno un quadro completo.
Il mio personaggio preferito resta, Carole. La moglie abbandonata, devota madre, e sonnambula, che soffre sempre quando vede nei suoi incubi un bambino urlante, e un'incidente d'auto.
Credo che sia un personaggio bellissimo che sa cos'è l'amore vero. L'amore per la vita, che ama i propri figli e non vuole metterli contro il propio padre, che va da una medium per capire cosa le sta succedendo e capisce. Queste sono le mie scene preferite. L'amore di una madre come Jacqueline, che farebbe di tutto per i propri figli.
L'incontro della medium ci viene mostrato a frammenti, frammenti di filmato che durano pochi secondi ma ch trasmettono un dolore incredibile. La scoperta della verità. In seguito, tramite un montaggio meraviglioso, scopriremo come le due storie sono legate, come andranno a finire e capiremo quali sono le analogie delle vicende.
Una madre che non vuole lasciare colui che ama. Che vede l'altra ragazza come il nemico. Gli unici a soffrire sono i figli.
Ed ecco la mia scena preferita. La conclusione di entrambe le storie, per far si che sia il principio di un'altra ancora. Carole dopo aver scoperto la verità, va da Antoine, senza preavviso e gli chiede scusa. In lacrime. Accettando quello che ha fatto. Chiedendo scusa per il passato, facendo pace con il presente e incoraggiando il futuro, includendo la nuova moglie di Anoine.
In conclusione, film sorprendente, piaciuto davvero davvero molto. Avrei dato il massimo dei voti ossia cinque su cinque, ma ho dato quattro su cinque per una serie di scene a reating rosso che secondo me si potevano benissimo evitare. Tuttavia. Sì, questo film mi ha colpito parecchio, per la tematica, della malattia, della difficoltà della società di accettare il diverso, del tema del tradimento, dell'amore.
Un misto di importanti tematiche unificate da una vicenda incredibile.
Insomma guardate questo film.
Siate voi stessi, Dreamer
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