Creato da Caino2007dgl il 26/10/2010
LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

WillyeVengoDaLontanovlrnplpollock10Baloor84Caino2007dglg1b9ippigalippialdettorejac.pictuso.angeloArianna1921david.1960mbmanagementcassetta2moooniz
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Io, comandante di Wagner...FAMIGLIA: Figura genitor... »

GUERRA Russia - UCRAINA L’UCRAINA STA CORRENDO VERSO UNA RAPIDA SCONFITTA !!

Post n°837 pubblicato il 26 Maggio 2022 da Caino2007dgl

 

 

GUERRA Russia - UCRAINA

L’UCRAINA STA CORRENDO VERSO UNA RAPIDA SCONFITTA !!


Ora tutti i sciagurati e vigliacchi fiancheggiatori del nazista PUTIN , saranno felici e contenti di sapere che l’Occidente , praticamente , sta inesorabilmente abbandonando al suo destino ormai segnato l’UCRAINA che nel DONBASS non riesce a frenare l’avanzata dei criminali russi, per mancanza di adeguate armi con cui difendersi.

E questo , si deduce dagli accorati appelli recenti fatti dal presidente ucraino tendenti a velocizzare la consegna di armi etcc a favore del suo esercito , cosa che sembra stia ritardando per motivi sconosciuti ma che si possono facilmente comprendere, visto quanto sta accadendo in ITALIA ed altre NAZIONI EUROPEE ove le masse di cittadini stanno spingendo con forza e decisione i propri rispettivi governi a “mollare” al suo destino il popolo ucraino , ormai segnato ,verso la TOTALE SOTTOMISSIONE alla POTENZA CRIMINALE RUSSA, che, da sola , evidentemente, non aveva alcuna chance di vittoria senza l’appoggio di noi occidentali.


E, una volta sconfitta, l’UCRAINA verrà governata da un neo esecutivo fantoccio che sarà “schiavo” del nazista PUTIN.


Chissà se gli attuali valorosi ed eroici governanti , avranno la possibilità un domani , prima della sconfitta completa, di trovare riparo all’estero sempre ammesso che vi sia una NAZIONE OCCIDENTALE pronto a fornirglielo loro.


E questo si deduce sia dalle lamentele pubbliche fatte in questi giorni dal presidente ucraino, sia da alcune prese di posizioni pubbliche di alti esponenti della politica europea,come per esempio quella precisata da esponenti del governo francese che hanno fatto capire che l’entrata in EUROPA dell’UCRAINA , sarà molto lunga fra i 15 ed i 20 circa di preparazione.

Alla scadenza di questo periodo di tempo, l’UCRAINA che conosciamo oggi non ci sarà , anche perché si suppone che una volta insediatosi quello SOTTOMESSO in tutto e per tutto alla RUSSIA CRIMINALE , è verosimile che si affretterà a ritirare la domanda di adesione al SISTEMA EUROPEO.


Ma anche gli umori di parte del mondo politico tedesco che, nei giorni scorsi, prima dell’uscita sconcertante dei francesi, avevano manifestato analoghi sentimenti non positivi verso l’UCRAINA rispetto alla necessità di permettergli l’ingresso in EUROPA, lo stavano già a dimostrare in pieno.


Se a questo quadro ci aggiungiamo il fatto che nel mondo economico, finanziario ed industriale USA che fanno riferimento ancora al noto dr. HENRY KISSINGER ex segretario di Stato USA , oggi 99 enne , secondo cui l’UCRAINA si deve rassegnare a lasciarsi depredare dei territori del DONBASS e della CRIMEA e di tutta la restante fascia costiera est che confina con il MAR D’AZOV e MAR NERO , senza più avere alcun sbocco al mare, dimostra che ormai la sorte dell’UCRAINA sembra davvero segnata pericolosamente.

In ITALIA perfino il sig. SILVIO BERLUSCONI , cioè l’amico fraterno del nazista PUTIN , pochi giorni fa , dichiarava anch’egli che l’UCRAINA deve ormai rassegnarsi a concedere al citato nazista, i territori da lui pretesi, disintegrando parzialmente le zone dell’est del suo STATO, per poi, vigliaccamente rettificare tali sue incredibili affermazioni durante il meeting tenuto da FORZA ITALIA di recente a NAPOLI.

Nel frattempo , gli imbelli rispettivamente del m5s e della LEGA , da giorni stanno tuonando contro il governo italiano , affinché la smetta di supportare con armi etcc l’esercito ucraino , rendendosi così , di fatto , complice morale e politico , del nazista PUTIN che fra breve tempo avrà vinto su tutti i fronti , riuscendo a sbaragliare l’esercito ucraino per mancanza di armi etcc a sufficienza e capaci di reagire a quelle potentissime messe in campo , in queste ore, dalla GRANDE ARMATA RUSSA criminale che anche nel DONBASS come fatto a MARIUPOL , sta abbattendo, distruggendole totalmente, con un’enorme quantità di bombe molti quartieri delle cittadine di quelle regioni, immotivatamente.

Chissà quali giochi sporchi , parti importanti sociali, civili e politiche dell’occidente si apprestano a fare scandalosamente e vergognosamente , contro gli interessi vitali del popolo ucraino ormai letteralmente lasciato al suo amarissimo destino di SOTTOMISSIONE TOTALE alla RUSSIA CRIMINALE ?

Ma è evidente che se l’UCRAINA cade , si dimostrerà in pieno che ogni norma che , finora, ha regolato i rapporti politici internazionali, verranno meno , perché prevarrà solo la legge della jungla ove vince sempre solo chi è più forte e cattivo.

E dopo l’UCRAINA sarà la volta anche dell’indifeso Stato di TAIWAN che verrà occupato militarmente e per sempre dalla maledetta CINA DITTATORIALE COMUNISTA antidemocratica ed antisociale, senza alcuna seria possibilità di consentirle di difendersi vista la sproporzione militare esistente fra l’esercito cinese e quello di detta nazione che, peraltro, non è mai stata riconosciuta da moltissime Nazioni nel mondo per non irritare la ferocia e la brutalità della CINA imperialista.

Ecco alcuni elementi di riflessione sul drammatico caso UCRAINO:

Ucraina, le ipocrisie dell’Occidente

Gli affari in cambio di due occhi chiusi su tutto il resto: ecco la causa della scarsa credibilità occidentale, che infatti non ne azzecca una da almeno trent’anni.

Mario Barbati 10 Marzo 2022

 

 

L’Italia fornirà di armi per la prima volta un Paese in conflitto, superando con un decreto ad hoc la legge del 1990 che lo proibisce e allineandosi così agli altri 19 su 27 Stati membri dell’Ue che hanno deciso di inviare aiuti militari all’Ucraina invasa dalla Russia. Anche l’Unione Europea utilizzerà per la prima volta il proprio bilancio per acquistare e consegnare materiale bellico ed equipaggiamenti militari a un Paese fuori dalla Ue: 500 milioni di euro per l’esercito ucraino e 500 milioni per gli aiuti umanitari.

 

La pandemia prima e la guerra poi hanno provocato le famose “settimane in cui accadono decenni”, portando l’Europa a fare ciò che per decenni appunto non ha fatto: l’emissione di debito comune col Next Generation EU e spese di bilancio per sostenere la resistenza ucraina. Si rompe un tabù anche per la Germania (e la Svezia che abbandona la neutralità) che per la prima volta dalla seconda guerra mondiale invia armi a un Paese in guerra, abbandonando la politica di disarmo che ha sempre vietato l’export di armi in zone di conflitto.

 

Ma a differenza della Germania, che tramite il suo Ministero della Difesa ha reso pubblico l’elenco delle armi spedite (1.000 missili anticarro portatili e 500 missili terra-aria Stinger), il governo italiano ha ritenuto di secretare tipologia, costi e quantitativi del supporto bellico all’Ucraina, mettendo all’oscuro sia il parlamento che l’opinione pubblica. Ne è a conoscenza solo il Copasir, tenuto al segreto di Stato, e si sa solo che negli ultimi giorni due aerei militari italiani hanno consegnato i primi rifornimenti nello scalo polacco di Rzeszów-Jasionka. Sarà poi la Nato, o chi per essa, a trovare il modo di consegnarli all’esercito di Kiev nel teatro di guerra. Una decisione che ha provocato l’irritazione di praticamente tutti i gruppi parlamentari tranne il Pd, che nelle commissioni Esteri e Difesa della Camera hanno chiesto al ministro Guerini di informare almeno il parlamento, che dovrebbe svolgere una funzione di controllo sul governo e in Italia è ormai relegato al ruolo di passacarte. Non abbiamo quindi un elenco della tipologia di armi inviate, non abbiamo la possibilità di farlo giudicare agli analisti e agli esperti militari, non ne conosciamo i costi che sono a spese dei contribuenti, nonostante la risoluzione del governo sia stata sostenuta da tutti i gruppi parlamentari.

 

 

L’Italia spende ogni anno per la propria difesa militare 30,4 miliardi, negli ultimi anni come molti alleati europei non ha mai adempiuto alle richieste della Nato, che chiedeva ai propri membri di spendere il 2% del pil nazionale. Nel frattempo, l’Europa politica ma anche di difesa comune non è mai nata, un po’ per incapacità politica ma anche per non dispiacere alla Nato, che a oltre trent’anni dalla fine del patto di Varsavia appare utile come una suppellettile archeologica.

Fosse stata implementata in questi anni una Difesa comune europea, così come una comune politica di ripartizione e accoglienza dei migranti, si sarebbe potuto evitare l’invio di armi da parte dei singoli Paesi e acquisire maggiore autonomia rispetto alla Nato e agli Usa, interessati ma lontani dal conflitto bellico.

Oltre al parlamento, a volte anche l’informazione sembra congelata. Che il governo italiano si trovi ai margini delle trattative diplomatiche e dei tentativi di mediazione in corso è dimostrato dai fatti, ma non si può dire. O meglio, viene taciuto dai principali organi d’informazione. Soltanto ieri, il presidente della Cina Xi Jinping ha parlato in videoconferenza con Olaf Scholz ed Emmanuel Macron, attivissimi in questi giorni. Sono gli unici ad avere canali di comunicazione costanti con Putin (soprattutto Macron) e hanno incontrato più volte il premier israeliano Bennett, l’unico a volare a Mosca in queste ore. Sembra essere tornata la vecchia Europa a due, come dimostra la cena del 28 febbraio tenuta all’Eliseo tra Macron, Scholz e Vor der Leyen, con Palazzo Chigi che si affrettava a far diramare una nota in cui si parlava di “motivi tecnici” che avevano fatto saltare all’ultimo il collegamento, per nascondere il mancato invito. Il 7 marzo anche Biden ha organizzato una videochiamata con Johnson, Scholz e Macron: Italia assente e successiva telefonata Draghi-Scholz. Tutto questo dopo la gaffe poi chiarita col presidente ucraino lasciato in attesa al telefono da Palazzo Chigi. Da allora, l’Italia ha perso sempre più centralità ed è al momento fuori da ogni partita che conta a livello diplomatico.

Del resto, il governo Draghi era stato molto prudente nei primi giorni del conflitto riguardo le sanzioni, per via del 40% di importazione di gas che acquistiamo dalla Russia. Solo dopo le pressioni degli Usa, abbiamo aderito politicamente alla decisione di bloccare il sistema Swift per le transazioni internazionali, solo per alcune banche russe e salvaguardando i pagamenti con cui vengono effettuati i rifornimenti energetici. Anche Francia e Germania sono allineate all’Alleanza atlantica, ma hanno margini di manovra e autonomia che l’Italia non ha.

È proprio la vendita del gas russo che sta finanziando, almeno in parte, la guerra all’Ucraina: il regime di Putin ogni giorno incassa 700 milioni di euro dalla vendita di gas a Europa, Gran Bretagna, Stati Uniti. Ieri Usa e UK hanno annunciato il bando totale dell’import di gas e petrolio. La Russia esporta ogni giorno 275 milioni di metri cubi di gas e 3,5 milioni di barili di petrolio. Solo bloccando la vendita di forniture energetiche con l’estero, si potrebbe immaginare un collasso dell’economia russa e un rovesciamento del regime dello zar.

Altrimenti il destino dell’Ucraina è di essere sovrastato dall’aviazione e dall’armata russa. L’unica soluzione potrebbe essere offrire la neutralità di almeno una parte dell’Ucraina in cambio del pieno riconoscimento della democrazia e dell’autodeterminazione del popolo ucraino. Oppure non arrendersi almeno formalmente e mettere il governo ucraino in esilio, ponendolo nelle condizioni di guidare la guerriglia a distanza (solo a questo potrebbero servire le armi in arrivo). L’Ucraina beneficia infatti di rifornimenti armati già da tempo, solo nell’ultimo anno gli Usa hanno investito più di un miliardo nella sua sicurezza.

Battersi per il disarmo, per eliminare l’industria bellica e sostenere le ragioni della nonviolenza non può significare far finta di non vedere la barbarie del presente. “Non sono pacifista, sono contro la guerra” diceva Gino Strada. Ma di fronte all’autodeterminazione e alla volontà di indipendenza di un popolo (fosse anche una parte di popolo) non si può restare indifferenti. Al netto degli errori pregressi di cui è doveroso parlare per capire (l’espansione insensata della Nato, la comune cultura russa dei due Paesi, Ucraina in russo vuol dire “regione di frontiera”, i battaglioni fascistoidi e nazionalisti ucraini ma taluni anche russi), non si può restare indifferenti agli uomini che salutano donne e bambine per combattere una guerra che sanno già persa, agli ucraini a mani nude davanti ai tank russi, ai piccoli villaggi in cui a suonare gli allarmi antiaerei non sono le sirene ma le campane, alla foto di Lynsey Addario dei corpi morenti con i capi reclinati in terra di una famiglia in fuga. Cosa ne sarebbe stato della Resistenza partigiana (una parte esigua dell’Italia pecorona di allora come di oggi) senza il pur tardivo sostegno degli Alleati? Il corpo del presidente Zelensky si è messo a difesa di un popolo nell’era della comunicazione (“Mi servono munizioni, non un passaggio” ha detto a Biden).

Il problema è che quelle munizioni non basteranno, Zelensky lo sa bene. Putin si è messo in un punto di non ritorno, qualunque passo indietro faccia rispetto all’idea di annettersi e mangiarsi l’Ucraina verrà vista come una sconfitta e vissuta come tale da chi in Russia non abbraccia il suo nazionalismo. L’Occidente non può fare nulla per difendere Zelensky e il suo popolo, per evitare una terza guerra mondiale che stavolta non sarebbe convenzionale ma nucleare. Mai chi è nato dopo l’ultimo conflitto mondiale è stato così vicino all’apocalisse atomica. Per di più, oltre a subire i bombardamenti russi, i poveri ucraini in queste ore sono anche costretti a sorbirsi il meglio dell’ipocrisia occidentale, tipica delle società in decadenza. Come quelli che oggi fanno finta di scoprire che Putin è un “pazzo”, il “nuovo Hitler”, come se non fosse lo stesso Putin che ha raso al suolo Aleppo. Come se non fosse il medesimo “uomo senza volto” che ha sempre perseguitato gli oppositori politici e i giornalisti indipendenti, fino a farli fuori fisicamente, ma che faceva e fa comodo all’Occidente per il gas, per i denari che portavano il mercato e gli oligarchi russi, per le grandi aziende italiane e occidentali in affari con Mosca. Gli affari in cambio di due occhi chiusi su tutto il resto: ecco la causa della scarsa credibilità occidentale, che infatti non ne azzecca una da almeno trent’anni.

Così un giorno faremo finta di scoprire che Erdoğan sbatte in galera oppositori, attivisti politici, giornalisti, magistrati e ha sterminato il popolo curdo ma fa comodo stare in silenzio perché è pagato dall’Europa “buona” per bloccare i migranti al confine e anzi è a pieno titolo atlantista, membro della Nato. Un giorno faremo finta di scoprire che in Libia ci sono campi di concentramento e milizie feroci che fanno comodo all’Unione Europea che le finanzia, per evitare di gestire i flussi migratori. E via dicendo, perché condannare l’invasione in Ucraina, che va fermata in ogni modo possibile, non può significare non vedere le colpe e le ipocrisie dell’Occidente.

 

Estratto dal sito web: https://www.micromega.net/ucraina-ipocrisie-occidente/

 

Nota: MicroMega non è più in edicola: la puoi acquistare nelle librerie e su SHOP.MICROMEGA.NET, anche in versione digitale, con la possibilità di scegliere tra vantaggiosi pacchetti di abbonamento.

 

Se accadrà quello che ho sopra paventato , sicuramente mi vergognerò di essere cittadino sia italiano sia europeo.

 

Ecco alcuni link che dimostrano quanto sopra evidenziato:

 

Kissinger, Ucraina dovrebbe rinunciare a qualche territorio

https://www.ansa.it › ... › Nuova Europa › Altre News

2 giorni fa — "Continuare la guerra oltre quel punto non riguarderebbe più la libertà dell'Ucraina, ma una nuova guerra contro la stessa Russia", ...

 

Berlusconi: "Con l'invio di armi in Ucraina anche noi in guerra ...

https://www.ilfattoquotidiano.it › 2022/05/20 › berlusc...

5 giorni fa — No ad aggressione contro la Russia" - Il Fatto Quotidiano ...

  • 17 mag 2022 — Berlusconi contro l'invio di armi all'Ucraina, critica Biden e Nato. Poi aggiusta il tiro: “Mai giustificato Putin”.


Berlusconi corregge il tiro sulle armi in Ucraina - Open

https://www.open.online › 2022/05/20 › napoli-berlusc...

5 giorni fa — Sul rapporto con Vladimir Putin, Berlusconi ha poi insistito: «Non è pensabile immaginare un nuovo equilibrio in Europa orientale senza o contro ...

 

 

Ucraina, Salvini: "Stop a invio armi, l'ho detto a Draghi"

https://www.adnkronos.com › ucraina-salvini-stop-a-invio...

16 mag 2022 — Colloquio di un'ora con il premier. Palazzo Chigi: 'Con il leader della Lega riaffermato impegno per la pace'

 

 



Guerra in Ucraina, Conte: M5S contrario all'invio di armi pesanti

https://tg24.sky.it › politica › 2022/04/27 › guerra-ucra...

27 apr 2022 — Per il leader del M5S l'invio delle armi deve essere solo di tipo difensivo per questo, dice, “abbiamo chiesto a Draghi e Guerini di venire .

 

 

 

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

 

Cuneo,li 26.05.2022

 

Rinaldo

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963