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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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ITALIA: DISASTRI IDRICI E GEOLOGICI : DOMANDE LEGITTIME DA PORSI

Post n°937 pubblicato il 17 Settembre 2022 da Caino2007dgl

 

DISASTRI IDRICI E GEOLOGICI : DOMANDE LEGITTIME DA PORSI:

 

 

IL NUBIFRAGIO VERIFICATOSI DI RECENTE NELLE MARCHE, NE DOVREBBERO RISPONDERE ANCHE I TANTI AMMINISTRATORI CHE DAL 2014, IN AVANTI , SI SONO SUCCEDUTI AL SUO GOVERNO REGIONALE E LOCALE, SENZA PROVVEDERE , COME APPARE EVIDENTI DALLA TRAGEDIA AVUTASI ANCHE IN QUESTO MESE DI SETTEMBRE 2022, COME ATTI OBBLIGATORI, A PORRE IN ESSERE TUTTE QUELLE MISURE IDONEE E VALIDE, PER EVITARE IL REITERARSI DEI FATTI ANALOGHI ACCADUTI PER COLPA DELLE PIOGGE INCESSANTI E PERICOLOSE NEL 2014 ?

 

DOPO IL 2015, IL GOVERNO HA STANZIATO FONDI PER LE OPERE IDRICHE NECESSARIE ALLA SALVAGUARDIA DELLE POPOLAZIONI INNOCENTI DEL POSTO ?

 

E SE SI , COME SONO STATI SPESI , FINORA, I DENARI MESSI A DISPOSIZIONE DELLA REGIONE MARCHE ?

 

SONO DOMANDE LEGITTIME E FONDATE A CUI SI DOVREBBE DARE UNA RISPOSTA RAPIDA E CONCRETA, AL DI LA’ DELL’INCHIESTA PENALE APERTA DAL P.M. DI ANCONA PER INONDAZIONE ED ALTRO IN CONCORSO , CONTRO IGNOTI, PR ORA.

 

ECCO I FATTI DI CUI PARLO E CHE SONO ORMAI NOTI ERGA OMNES:

 

 

Maltempo, il nubifragio nelle Marche il più intenso in 10 anniGozzini (Lamma), innescato da una estate calda e impossibile da prevedere

Redazione ANSA

16 settembre 2022

 

l nubifragio che ha colpito le Marche è stato il più intenso degli ultimi 10 anni sulla regione: lo indicano i dati registrati dai sistemi di monitoraggio delle precipitazioni della rete pluviometrica nazionale dell'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irpi).

 

In particolare il pluviometro di Cantiano, uno dei comuni marchigiani più colpiti, tra le 17,00 e le 21,00 ha registrato 265 millimetri di precipitazioni, con un picco di 90 millimetri all'ora tra le 20,00 e le 21,00.
Analizzando un periodo temporale più ampio e su scala nazionale, nei 22 anni tra 2000 e 2021 le regioni con il più alto numero di vittime per fenomeni di inondazione risultano essere la Toscana (con 27), la Sicilia (25), la Sardegna e la Liguria (entrambe con 24)

 

 

Durante lo stesso periodo, la regione Marche ha subito vari eventi alluvionali che hanno in totale causato 7 vittime. Il catalogo degli eventi di frana e inondazione con danni alle persone, realizzato da Cnr-Irpi, evidenzia che nelle aree interessate dalla perturbazione del 15 settembre si sono in più occasioni registrate vittime a causa delle esondazioni dei fiumi: ne è un esempio l'evento del 2014, quando nei territori di Senigallia e Ostra Vetere (in provincia di Ancona) si registrarono 3 vittime.
La banca dati contiene anche le informazioni sulle modalità con cui uomini e donne perdono la vita a causa degli eventi geo-idrologici: analizzando i dati degli ultimi 50 anni, si riscontra che a perdere la vita a causa delle inondazioni sono in maggioranza gli uomini (61%) e che le persone decedute all'aperto sono tre volte quelle al chiuso. Viaggiare in auto lungo le strade allagate costituisce una condizione di pericolo, soprattutto per gli uomini, mentre le persone che rimangono bloccate nei locali posti al pianterreno e nei seminterrati sono in maggioranza donne adulte ed anziane.

Evento innescato da un'estate caldissima
E’ stato il caldo eccezionale dell’estate 2022 a innescare il violento nubifragio avvenuto sulle Marche. Lo indica Bernardo Gozzini, direttore del consorzio Lamma, che riunisce Regione Toscana e Cnr. “Il nubifragio nelle Marche è avvenuto dopo un’estate particolarmente calda, durante la quale la temperatura del mare è stata di 4-5 gradi superiore alla media”, ha osservato. Il processo di evaporazione ha portato ad accumulare una maggiore quantità di umidità. “C’è stato così un accumulo di energia che ora il sistema dovrà scaricare per tornare in equilibrio. Di conseguenza l’autunno potrebbe essere particolarmente complesso” .
Al momento non si può quindi escludere il rischio di un autunno nel quale possano avvenire in Italia altri fenomeni intensi, ha detto ancora Gozzini. Il nubifragio della notte scorsa sulle Marche è arrivato con un" flusso di correnti umide e miti da Sud-ovest, che al suo interno aveva condizioni idonee per dare luogo a temporali localmente molto intensi", dice l'esperto, ricostruendo la dinamica dell'evento. "Spinto verso l'Appennino, il flusso d'aria è stato costretto a sollevarsi e, salendo di quota, si è trovato in una situazione migliore per innescare il temporale": La quantità delle precipitazioni è stata "incredibile", ha detto ancora Gozzini, "equivalente alla quantità che in quelle zone cade in 4-5 mesi". Questo è avvenuto anche perché il fenomeno è stato persistente e stabile, con una durata di oltre 6 ore".

Evento impossibile da prevedere
Secondo l'esperto "è stato un evento impossibile da prevedere perché molto localizzato rispetto alle capacità dei modelli meteorologici". “I modelli meteorologici davano una localizzazione dei fenomeni più sulla Toscana ed erano anticipati nel tempo. Il problema – ha aggiunto – è che c’è ancora una forte incertezza, tanto che attualmente è impossibile prevedere fenomeni così localizzati”. Gli elementi critici, ha aggiunto, sono attualmente “riuscire a capire dove e quando avverranno”.

Gli attuali modelli meteorologici hanno in media "una risoluzione di 9 chilometri" e inoltre funzionano su una rappresentazione del territorio non sempre fedele a quella reale. Per esempio, per quanto riguarda le cime dei monti. "Ci sono centri, come il Lamma, che fanno girare modelli che hanno una risoluzione fino a 1,5 - 2 chilometri, ma il fenomeno avvenuto nelle Marche era troppo localizzato e il modello fa fatica a individuare fenomeni simili", ha detto ancora Gozzini. Questo significa, ha aggiunto, che "non basta la previsione automatica, ma diventa molto importante il ruolo del previsore meteo, che conosce le caratteristiche del territorio". Alla luce dell'attuale indeterminatezza, secondo l'esperto diventa molto importante anche il comportamento dei cittadini: "se c'è un'allerta per temporali, di qualsiasi grado, è bene fare particolare attenzione perché il fenomeno potrebbe essere intenso. E' bene proteggersi in casa o trovare comunque un riparo in attesa che il temporale passi".

 

 

NOTIZIE DRAMMATICHE ACQUISITE DAL SITO WEB:

 

https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/terra_poli/2022/09/16/maltempo-il-nubifragio-nelle-marche-innescato-da-una-estate-calda_441e565c-deeb-444b-8a40-6695bdbc13a7.html

 

 

Ed ancora:

 

Alluvione nelle Marche: «Dopo il 2014 sapevamo che poteva succedere ancora», il racconto dei residenti di Senigallia – I video

16 Settembre 2022

di Alessandra Mancini

 

I residenti iniziano, di nuovo, la conta dei danni nella città in provincia di Ancona, tra la rabbia per gli interventi di messa in sicurezza mai fatti e la tristezza per l’ennesima tragedia. «Mio zio e mio cugino sono morti per mettere al riparo le proprie auto», ha raccontato a Open la nipote di due vittime

 

La mattina è tornato a splendere il sole. Eppure le strade sono ricoperte di fango, le auto ferme ai bordi della strada, travolte dal fiume in piena. Case e negozi distrutti dalla potenza dell’acqua. È questo quel che resta di Senigallia, la città dell’Anconetano, colpita questa notte da una violenta alluvione. E questa mattina, prima che tornasse il sole, il centro abitato si è svegliata allagato, di nuovo, come otto anni fa, quando l’esondazione del fiume Misa causò quattro morti e circa 180 milioni di euro di danni. «Quello che è successo a maggio del 2014 non dovrà più succedere», era il monito dell’amministrazione comunale di allora. Non è andata così e otto anni dopo gli abitanti dovranno iniziare la conta dei danni. Ancora una volta e con più morti. «Questa notte le forze dell’ordine giravano con i megafoni e ci dicevano di non uscire. Noi siamo andati a letto verso le 3 di notte ed era ancora tutto abbastanza tranquillo. Poi, questa mattina, il disastro», racconta – a Open – Lara, residente di Senigallia. Nelle zone colpite, gli abitanti sono ancora attoniti, c’è chi ha perso parenti, chi amici, figli. Nonostante sia in continuo aggiornamento, il bilancio della prefettura di Ancona è di 9 morti e 4 feriti. «Nessuno ci ha avvertito che la situazione sarebbe peggiorata da lì a poco. Mio zio e mio cugino per paura che il garage si allagasse, sono scesi al piano terra per mettere in salvo le macchine e sono annegati». A raccontarlo a Open è Azzurra, nipote e cugina di Giuseppe e Andrea Tisba, di 65 e 25 anni, due delle vittime dell’alluvione. «La moglie ha visto tutto dalla finestra, non c’è stato nulla da fare. I soccorsi non sono arrivati in tempo», ha concluso.

I residenti al lavoro per ripulire la città e le attività commerciali

I residenti delle città colpite nella Regione Marche, da questa mattina cercano di recuperare ciò che è ancora intatto dalle proprie attività commerciali. Svuotano negozi e ripuliscono scaffali dal fango e detriti. «Il fango è entrato ovunque all’interno del negozio, blocca persino gli scaffali e noi non riusciamo ad aprirli. Non c’è ancora corrente, manca anche l’acqua e i lavori vanno a rilento. Ora aspettiamo i vigili del fuoco», racconta a Open la proprietaria di un’attività commerciale situata in una delle vie di Senigallia che costeggia il fiume, più colpite dall’alluvione.

L’intervento dei Vigili del fuoco

Sono almeno centottanta i Vigili del fuoco al lavoro nella zona del nubifragio che si è abbattuto sulla Regione Marche: «sono state salvata nella notte decide di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi», spiegano le forze dell’ordine. E più di centocinquanta gli interventi che sono stati effettuati.

 

La solidarietà dei residenti: «Ora l’unica cosa da fare è aiutare»

Dopo la rabbia per l’allerta meteo mancato, lamentato dai sindaci, dopo lo sgomento per il quantitativo di acqua straordinario piovuto questa notte, è la solidarietà dei vicini di casa più fortunati a rimettere in piedi gli alluvionati e dar loro la forza per contare i danni e andare avanti. «Ora l’unica cosa da fare è aiutare. L’unica cosa che ti consola e non ti fa pensare», racconta Anna a Open, residente di Senigallia.

 

ELEMENTI INFORMATIVI AGGIUNTIVI TRATTI DAL SITO WEB:

 

https://www.open.online/2022/09/16/alluvione-senigallia-racconto-residenti-video/

 

IL DRAMMA DELLE MARCHE 2022, E’ ESATTAMENTE UGUALE A QUELLO VERIFICATOSI IN ALTRE ZONE D’ITALIA, COME DIMOSTRATO DAI SEGUENTI LINKS ED A CUI IL PM COMPETENTE TERRITORIALMENTE , SPERO CHE INDIVIDUINO TUTTE LE EVENTUALI RESPONSABILITA’ A CARICO DI QUEGLI AMMINISTRATORI CHE IN MODO SUPERFICIALE E SPESSO OMISSIVO , SE NE SONO INFISCHIATI DAL PORRE IN ATTO TUTTE LE OPERE IDRICHE CAPACI DI SALVAGUARDARE SIA LE LORO RISPETTIVE POPOLAZIONI SIA IL LORO TERRITORIO IN MODO EFFICACE E VALIDO:

 

Alluvione Capitale: anche il 31 gennaio 2014 entra nella storia

https://www.romatoday.it › cronaca › alluvione-roma-3...

31 gen 2014 — Un'altra data destinata a entrare nella storia, accanto al nubifragio del 20 ottobre 2011 e alle nevicate del febbraio 2012, un altro sindaco ...

 

Alluvioni e inondazioni in Italia - Wikipedia

https://it.wikipedia.org › wiki › Alluvioni_e_inondazio...

Lista delle principali alluvioni e inondazioni avvenute in Italia. Indice ... Questa voce o sezione sugli argomenti meteorologia e Italia è ritenuta da ...

 

Le dieci alluvioni con più vittime in Italia dal 1900. FOTO

https://tg24.sky.it › Ambiente › Approfondimenti

Nel 1954 in Campania i morti furono oltre 300. A Sarno, nel '98, circa 160. E poi ci sono Toscana e Triveneto, Calabria, Polesine, Piemonte, Amalfi.

 

tromba d'aria sul lago di Garda, fango e allagamenti a Como

https://www.repubblica.it › cronaca › 2022/09/08 › news

8 set 2022 — Rabbia dei residenti: "Non è cambiato nulla dall'alluvione del 2021". Nubifragio a Blevio, nuova colata di fango: le immagini dal drone.

 

Le alluvioni di novembre in Italia dal 1951 a oggi - Ilmeteo.net

https://www.ilmeteo.net › Notizie › Scienza

19 nov 2019 — Il mese di novembre in Italia è stato segnato molte volte da alluvioni e disastri legati al maltempo. Ecco quali sono state le maggiori, ...

 

MI CHIEDO PREOCCUPATISSIMO : QUANTI AMMINISTRATORI REGIONALI O LOCALI CHE SONO STATI COINVOLTI NEI DRAMMI DI CUI SOPRA, SONO STATI CONDANNATI DEFINITIVAMENTE E COSTRETTI A RISARCIRE IN CONCORSO , TUTTI I DANNI CAUSATI DAGLI EVENTI PERICOLOSI ATMOSFERICI SUBITI DAI LORO RISPETTIVI TERRITORI, ANCHE PER COLPA GRAVE DEI MEDESIMI , NON AVENDO ANCHE LORO , CON MOLTISSIMA PROBABILITA’ , PROVVEDUTO AD ATTUARE TUTTE LE OPERE IDRICHE CHE SAREBBERO STATE UTILI, NECESSARIE ED OPPORTUNE PREDISPORRE PER EVITARLO , CONOSCENDO I RISCHI IDRICI E GEOLOGICI DEI LORO TERRITORI ANCHE SU PRESSANTE CONSIGLIO DELL’ORDINE DEI GEOLOGHI NAZIONALI CHE DA SEMPRE, STANNO ALLERTANDO TUTTI I COMUNI ITALIANI, MA PARE SENZA ALCUN SERIO RISULTATO POSITIVO ?

ECCONE LE PROVE OGGETTIVE:

 

Siccità, allerta geologi: "Serve il censimento aggiornato dei ...

https://www.adnkronos.com › siccita-allerta-geologi-serve...

30 ago 2017 — "Parliamo tanto di siccità, rischio idrogeologico, tutela dell'ambiente e del territorio ma senza geologi attivi nei Comuni è come voler ...

 

 

Come cambia il rischio idrogeologico

https://iononrischio.protezionecivile.it › cambia-rischio-...

L'analisi del sistema ambiente nel suo complesso è la chiave per decifrare l'impatto dei cambiamenti climatici, e per la corretta pianificazione di misure di ...

 

Notizie Rischio idrogeologico - Teknoring

https://www.teknoring.com › ... › Rischio idrogeologico

La scoperta è stata pubblicata questa settimana su Science. Secondo gli scienziati dell'UCLA, le temperature globali a queste concentrazioni di CO₂, erano di 5- ...

 

 

Altro che Covid se esplode la «pandemia» del dissesto ...

https://www.vglobale.it › 2020/11/30 › altro-che-covid-...

30 nov 2020 — Ecco come si avvia la riflessione dell'Ordine dei geologi della ... di mitigazione del rischio idrogeologico e di tutela della natura e ...

 

Pagina 291 – Ambient&Ambienti

https://www.ambienteambienti.com › page

Il crescente interesse verso le questioni ambientali e di gestione del verde ... di esperti sul rischio climatico della SIGEA – Società Italiana di Geologia ...

 

 

MALEDETTI VIGLIACCHI CHE PUR AVENDONE LA RESPONSABILITA’ E L’OBBLIGO SIA LEGALE CHE MORALE ED ETICO , FINORA, IN GRAN PARTE D’ITALIA, SEMBRA SE NE SIANO FOTTUTI DI INTERVENIRE SPENDENDO IL DENARO PUBBLICO IN MODO ADEGUATO ED EFFICIENTE PER IMPEDIRE I NUOVI DISASTRI CLIMATICI , IDRICI E GEOLOGICI CHE , A SEGUITO DELLA LORO INCAPACITA’ D’AZIONE , COLPOSA O DOLOSA CHE SIA , SI SONO VERIFICATI NELLE LORO RISPETTIVE REGIONI E NEI LORO RISPETTIVI COMUNI, COME TUTTI ORMAI SANNO.

 

SAREBBE UTILE CHE LA STAMPA PRODUCESSE, FINALMENTE, UN ELENCO DETTAGLIATO DI TUTTI I DISASTRI AVVENUTI DAL 1950 A IERI, DI QUESTI SIGNORI AMMINISTRATORI CHE AVEVANO L’OBBLIGO DI TUTELA E CONSERVAZIONE ADEGUATA ED EFFICIENTE SIA DELLA SALUTE DEI LORO CITTADINI SIA DELLA SALVAGUARDA DEI LORO TERRITORI ED INVECE, SEMPLICEMENTE , SE NE SONO INFISCHIATI BELLAMENTE DI PREDISPORRE LE IDONEE OPERE IDRICHE E GEOLOGICHE PER IMPEDIRE ALTRI EVENTI DISASTROSI COME QUELLI CHE , NEL TEMPO , SIAMO STATI COSTRETTI A SUBIRE NEGATIVAMENTE.

 

VERGOGNA

 

Cuneo,li 17.09.2022

 

Rinaldo

 

 

 
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