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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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« LA SINISTRA E' INCAPACE...ANNO 2023. LOTTA ALLA OR... »

I PAESI ARABI RICCHI CI VOGLIO DANNEGGIARE ANCHE NEL CAMPO DEI SERVIZI SANITARI.

Post n°1181 pubblicato il 07 Settembre 2023 da Caino2007dgl

 

I PAESI RICCHI ISLAMCI OLTRE AI GIOCATORI DI CALCIO ORA HANNO DECISO DI “SOTTRARCI” ANCHE OTTIMI E VALIDI MEDICI ED INFEMIERI PER DANNEGGIARE IL NOSTRO SISTEMA SANITARIO NAZIONALE GIA’ IN GRAVISSIMA CRISI PER MANCANZA PROPRIO DI MEDICI ED INFERMIERI ?

SEMBRA PROPRIO DI SI, VERGOGNA.

Medici italiani ed europei lasciano l’Italia per il Medio OrienteNegli ultimi tre mesi 500 sanitari pronti a muoversi dall'Italia: stipendi fino a 20mila dollari per gli specialisti. Trasferimenti in pochi mesi

di Barbara Gobbi

5 settembre 2023

Oltre 500 professionisti della Sanità si sono dichiarati disponibili negli ultimi tre mesi a lasciare l’Italia, da soli o con le famiglie, per prestare servizio nei Paese Arabi in vista di un’esperienza lavorativa, culturale e di vita.

Un trend che era già iniziato ma che ha visto impennarsi del 40% le richieste in 90 giorni, forse influenzato anche dalla fascinazione del Medio Oriente su “numeri uno” del calcio mondiale come Ronaldo e Neymar o come l'ex Ct della nazionale Roberto Mancini. E di sicuro stipendi che raggiungono anche i 20mila dollari al mese e benefit decisamente allettanti rispetto a quanto offerto dal nostro Ssn hanno un peso nella scelta di medici, infermieri e altre figure sanitarie di considerare mete fino a oggi meno “gettonate” rispetto alle più tradizionali Europa e Usa. Dall'altra parte, c'è il crescente fabbisogno di cura dei Paesi del Golfo, in cui la popolazione aumenta e sta vivendo un fisiologico processo di invecchiamento e dove, soprattutto, si è scelto di investire circa il 10% del Pil in sanità, servizi e industria sanitaria con ospedali e cliniche private all'avanguardia. In Arabia Saudita già il 90% dei sanitari sono di origine straniera e oggi anche i nostri, mentre l'Italia apre ai professionisti cubani, guardano al Medio Oriente.

A tracciare il quadro sono l'Associazione dei medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l'Unione medica euro mediterranea (Umem): dei 450 professionisti della sanità italiani e dei 50 europei residenti in Italia che nell’ultimo trimestre hanno iniziato a programmare un lavoro nei Paesi del Golfo, 250 sono medici specialisti, 150 sono infermieri e 100 sono medici generici, fisioterapisti, farmacisti, podologi e dietisti. Foad Aodi, presidente Amsi e componente della Commissione Salute globale della Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri, entra nel dettaglio del potenziale “win-win” tra domanda e offerta. «I tre Paesi più richiesti sono Arabia Saudita, Emirati Arabi e Qatar, poi c'è il Bahrein – spiega -. Ovviamente i colleghi puntano ai Paesi dove sono maggiori le chance di essere valorizzati. Ci sono medici già in pensione ma molti sono giovani che vogliono trasferirsi anche con la famiglia e non tutti guardano solo all'aspetto economico, che pure è una componente importante: si cercano qualità di vita e migliori condizioni di lavoro».

 

In tempi di profonda crisi della Sanità pubblica , con i camici bianchi che da anni denunciano un profondo disagio oltre a stipendi contenuti, la fuga avviene quindi non più solo verso il privato e, per chi ne abbia i requisiti, verso la pensione, ma anche in realtà lontane. Paradossalmente, però, più facilmente accessibili: «Bastano tre mesi a fronte dell'anno e mezzo di attesa che registriamo in Italia per essere ammessi dalla presentazione della domanda – prosegue Aodi -: con diploma di formazione, specializzazione e certificato di buona condotta del ministero e dell’Ordine professionale alla mano. E ovviamente un ottimo inglese. Il curriculum minimo varia in base alla professione: gli infermieri devono essere in attività da almeno due anni, i medici specialisti da tre anni e i medici generici da 5 anni».

 

Entro il 2030, rilevano ancora da Amsi e Umem, in Arabia Saudita serviranno 44mila medici e 88mila infermieri. Un’iniezione massiccia che servirà ad arginare parzialmente l'esodo di 30mila pazienti che dai Paesi del Golfo si curano all'estero (negli Usa e in Inghilterra, Germania e Francia), per un esborso totale di oltre 20 miliardi. Arruolare personale medico e sanitario ottimamente formato, come è quello italiano, è una scelta conveniente.

 

 

NOTIZIE APPARSE SUL SITO WEB:

 

https://www.ilsole24ore.com/art/medici-e-infermieri-fuga-peso-d-oro-paesi-arabi-AFwOLVi?utm_source=pocket-newtab-it-it

 

 

ATTENZIONE EUROPA, NON SOTTOVALUTATE LA FORTE ATTRAZIONE STIPENDIALE CHE ARRIVA DAI PAESI ISLAMICI RICCHI CHE CI VOGLIONO DANNEGGIARE ANCHE FACENDOCI MANCARE L’ASSISTENZA SANITARIA DIGNITOSA E PROFESSIONALMENTE VALIDA.

 

 

Cuneo,li 07.09.2023

 

Rinaldo

 
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