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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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SECOLO XXI - ANNO 2024_ LA RUSSIA STA SPROFONDANDO SEMPRE DI PIU' NEL MALE ASSOLUTO

Post n°1340 pubblicato il 19 Febbraio 2024 da Caino2007dgl

 

LA RUSSIA CHE STA SPROFONDANDO SEMPRE PIU’ GIU’ NEL MALE ASSOLUTO:

 

IL NEO NAZISTA CRIMINALE PUTIN VLADIMIR IL PERICOLO PUBBLICO NR. 1 IN RUSSIA E NEL RESTO DEL MONDO , ESSENDO PARAGONABILE AD UN SERIAL KILLER PER LA CRUDELTA’ E LA FEROCIA CON LA QUALE AMMAZZA TUTTI COLORO CHE SI PONGONO DI TRAVERSO SULLA SUA STRADA CHE STA PERCORRENDO IN MODO BRUTALE E DISUMANA, PER CONSERVARE IL SUO POTERE MALEFICO.

 

COME FANNO ALCUNE PERSONE ANCHE IN EUROPA, A GIUSTIFICARNE LE AZIONI DAVVERO SCONVOLGENTI E CATTIVE CONTRO INNOCENTI PERSONE CHE HANNO DECISO DI DISVELARE LE SUE DIABOLICHE TRAME SEGRETE FATTE DI OGNI GENERE DI CRIMINE ?? CON QUALE COSCIENZA LO DIFENDONO ?

 

L‘ULTIMA SUA “VITTIMA” INNOCENTE E’ STATO IL DISSIDENTE RUSSO DR. NAVALNY , COME SI LEGGE NEI SEGUENTI LINKS DOPO AVER TENTATO DI ASSASSINARLO MEDIANTE AVVELENAMENTO NEL PASSATO.

 

FORSE LE PROVE MATERIALI DEL SUO COINVOLGIMENTO DIRETTO OD INDIRETTO IN TUTTI QUESTI EVENTI DELITTUOSI MORTALI, NON LE AVREMO MAI DEFINITIVAMENTE PER OVVIE RAGIONI, ESSENDO PERSONA EX DEL KGB SOVIETICO CAPACE SICURAMENTE DI SAPERE COME OCCULTARLE ATTENTAMENTE, MA E’ OVVIO CHE LE SUE RESPONSABILITA’ , SOPRATTUTTO MORALI ED ETICHE , SONO GIA’ OGGI BEN VISIBILI A TUTTI AD ECCEZIONE DI CHI HA IL PARAOCCHI E NON VUOLE VEDERLE CORRETTAMENTE E QUINDI CONDANNARLI DOVEROSAMENTE COME PERSONA UMANA E DEMOCRATICA:

 

Russia, il dissidente Alexei Navalny morto in prigione. Biden

 

Il Sole 24 ORE

https://www.ilsole24ore.com › art

3 giorni fa — Alexei Navalny, il principale oppositore del presidente russo Vladimir Putin, è morto all'età di 47 anni. La notizia è stata diffusa dal ...

 

Navalny morto, Mosca reprime gli omaggi al dissidente

 

Il Fatto Quotidiano

https://www.ilfattoquotidiano.it › 2024/02/17 › naval...

2 giorni fa — Navalny morto, Mosca reprime gli omaggi al dissidente: centinaia di fermi in tutta la Russia. Mistero sul corpo: “Non si trova” · fermate oltre ...

 

 

ECCO COSA SI LEGGE SUL WEB RISPETTO A TUTTE LE SUE PRECEDENTI AZIONI OMICIDIARIE:

 

 

Kevin Carboni

Russia

24.08.2023

Tutte le persone che si sospetta siano state uccise su ordine di Putin

Si tratta di oltre 20 omicidi politici e lasciano una scia di sangue che comincia dal 2003 e dall'ascesa al potere del presidente russo

 

Evgenij Prigozhin, capo dei mercenari Wagner, è stato dato per morto dai media della Russia, dopo che un aereo di sua proprietà è stato abbattuto nei pressi di Mosca, il 23 agosto 2023. Ma l'ormai ex mercenario è solo l'ultima persona morta in circostanze misteriose dopo aver avuto problemi con il leader russo Vladimir Putin, che trascina dietro di sé una scia di sangue lunga almeno 20 anni. Ecco la lista di tutte le persone la cui morte è stata collegata a Putin da quando è diventato per la prima volta presidente della Federazione Russa.

Sergei Yushenkov

Ucciso ad aprile del 2003 con un singolo colpo di pistola al petto, Sergei Yushenkov era un politico di ispirazione liberale, sostenitore della necessità di riformare l’Esercito russo, riducendone l’ampiezza e annullando la leva obbligatoria. Fu un forte oppositore sia della prima che della seconda guerra di Cecenia e questo gli costò la vita.

 

In particolare, mentre era deputato, Yushenkov ha denunciato il bombardamento di diversi edifici residenziali a Mosca, Volgodonsk e Buynaksk come parte di un colpo di stato organizzato dai servizi segreti dell’Fsb per portare al potere Vladimir Putin, allora ex agente dei servizi, e giustificare l’aggressione della Russia contro la Cecenia.

L’attentato contro di lui è stato compiuto poche ore dopo che la sua organizzazione politica, Russia liberale, era stata riconosciuta ufficialmente come partito dal ministero della Giustizia russo, ottenendo così l’autorizzazione a partecipare alle elezioni parlamentari. Come riporta la Bbc, molti politici russi, compresi esponenti del Partito comunista, accusarono Putin di essere il mandante dell’omicidio.

 

Paul Klebnikov

Ucciso nel luglio del 2004, con un attacco alla sua auto in pieno stile mafioso, Paul Klebnikov è stato il capo redattore dell’edizione russa di Forbes. Nato negli Stati Uniti da una famiglia nobile di russi scappati dopo le rivoluzioni bolsceviche, tornò in Russia nel 1989, creandosi una reputazione di giornalista investigativo abile a scovare scandali e corruzione tra gli oligarchi russi.

Secondo il Committee to Protect Journalists, il suo assassinio sarebbe stato commissionato dall’oligarca Boris Berezovsky, alleato politico di Putin e cofondatore del suo partito Russia unita, definito “il padrino del Cremlino” da Klebnikov, in collaborazione con i servizi segreti dell’Fsb, all’epoca ancora conosciuti come Fss.

Anna Politkovskaya

Uccisa a ottobre del 2006 da alcuni sicari, Anna Politkovskaya era una giornalista russa con cittadinanza statunitense. Il suo lavoro si è sempre incentrato sui diritti umani, con lunghi reportage sulla seconda guerra cecena ricchi di critiche contro le forze armate e i governi russi sotto la presidenza di Putin, accusato di commettere crimini di guerra e non rispettare lo stato di diritto.

Per il suo omicidio, avvenuto a Mosca mentre si trovava nell’ascensore del palazzo in cui viveva, tantissimi hanno accusato Putin, anche perché avvenuto proprio il giorno del compleanno dell’autocrate, ma alla fine sono stati condannati cinque ceceni ritenuti gli esecutori di un assassinio pagato 150 mila dollari da una persona sconosciuta.

Alexander Litvinenko

Con l’omicidio di Alexander Litvinenko, gli omicidi brutali in stile regolamento di conti mafioso diminuiscono, lasciando il posto a metodi più sottili e simili a quelli da film sullo spionaggio. Ex agente dei servizi segreti sovietici Kgb e dissidente del regime instaurato da Putin, venne ucciso nel novembre del 2006 a Londra, esattamente tre settimane dopo aver bevuto una tazza di tè contaminata con un isotopo radioattivo, il Polonio 210.

Come riporta il New York Times, un'inchiesta britannica ha stabilito che Litvinenko è stato avvelenato dagli agenti dell'Fsb Andrei Lugovoi e Dmitry Kovtun, su ordini "probabilmente approvati dal presidente Putin". Sembra quindi si sia trattata di una vendetta e di un modo per mettere a tacere un influente esponente dei servizi segreti, che aveva accusato Putin di essere dietro alle esplosioni che distrussero gli appartamenti a Mosca, Volgodonsk e Buynaksk di cui abbiamo già parlato e di aver ordinato l'omicidio della giornalista Anna Politkovskaya.

Stanislav Markelov e Anastasia Baburova

 

Uccisi entrambi nel 2009, erano due collaboratori di Anna Politkovskaya. Stanislav Markelov, avvocato per i diritti umani, rappresentava la Politkovskaya e altri giornalisti critici nei confronti di Putin, mentre Anastasia Baburova era una collega della giornalista. Sono stati assassinati vicino al Cremlino da un individuo mascherato mai riconosciuto, lui perché avvocato di Politkovskaya, lei perché tentò di aiutarlo dopo il primo colpo di pistola. Anche in questo caso, secondo il Telegraph, il mandante sarebbe sempre Putin.

Natalia Estemirova

Prima rapita e poi trovata morta nel luglio 2009 in un bosco, Natalia Estemirova era una giornalista e attivista russa, che collaborava con Politkovskaya. Il suo lavoro si incentrò nel documentare le violazioni dei diritti umani perpetrate dalla Russia guidata da Putin in Cecenia e per questo è stata uccisa. Nessuno è mai stato indagato o condannato per il suo omicidio.

Boris Berezovsky

 

Trovato morto nel 2013, chiuso nel bagno della sua casa in Regno unito, nel Berkshire, con un laccio attorno al collo, Boris Berezovsky era un oligarca russo fuggito dalla Russia dopo uno scontro con Putin. Durante il suo esilio si era espresso in maniera molto critica contro l’autocrate, arrivando a minacciare di volerlo togliere dal potere con la forza. Putin pare non abbia gradito. Nessuno è mai stato incriminato o indagato per il suo omicidio.

Boris Nemtsov

Ucciso nel 2015 con quattro colpi di pistola alla schina, a due passi dal Cremlino, Boris Nemtsov era un leader politico di successo, considerato all’epoca come il più quotato rivale di Putin. Forte critico di tutte le posizioni dell’autocrate, si schierò anche contro la prima invasione russa dell’Ucraina nel 2014, scrivendo una lettera aperta alle forze armate e definendo illegali le loro attività.

Mikhail Lesin

 

Ucciso a Washington nel novembre 2015 con un colpo alla testa, Mikhail Lesin è stato ministro della Comunicazione e consigliere di Putin. Tuttavia, quanto nel 2014 si è rivolto all’Fbi, l’agenzia di sicurezza statunitense, per cercare un accordo e far cadere pesanti accuse internazionali di corruzione che pesavano contro di lui sembra sia diventato un pericolo per la sicurezza di Putin, che avrebbe, anche in questo caso, ordinato l’omicidio. A oggi, nessuno è stato indagato o condannato per la sua morte.

Dan Rapoport

Nell’ultimo anno, a seguito dell’invasione dell’Ucraina, gli omicidi misteriosi ai danni di manager collegati alla Russia si sono moltiplicati. Tra questi, in esilio negli Stati Uniti dal 1980, forte critico di Vladimir Putin e della sua invasione dell'Ucraina che ha condannato pubblicamente, è Dan Rapoport, trovato morto ad agosto 2022 davanti a un edificio a Washington.

Ravil Maganov

 

Come Rapoport, anche Ravil Maganov aveva criticato apertamente l’invasione dell’Ucraina e come lui è morto in circostanze misteriose. Presidente della più grande compagnia petrolifera privata della Russia, la Lukoil, Maganov ha chiesto “la più rapida cessazione del conflitto armato” poco dopo l’inizio dell’invasione, come riporta la Cnbc. A settembre 2022 è morto cadendo dalla finestra di un ospedale di Mosca. Non si conoscono i dettagli dell’incidente.

Pavel Antov

Morto anche lui a seguito di una caduta, questa volta dalla finestra di un hotel a Rayagada, in India, Pavel Antov era un politico e oligarca russo che aveva criticato l’invasione dell’Ucraina a seguito di un attacco missilistico contro Kyiv. Le sue posizioni erano però state espresse solo in un messaggio tramite WhatsApp, non pubblicamente, ma sembra siano comunque arrivate alle orecchie dei servizi segreti russi e di Putin.

Yevgeny Prigozhin

 

L’ultimo a essere, probabilmente, epurato per aver sfidato Putin è l’ormai ex capo dei mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin. Anche lui per anni fedele alleato dell’autocrate, sembra sia morto il 23 agosto 2023 dopo che un suo aereo privato è stato abbattuto nei pressi di Mosca, presumibilmente con un colpo di anti aerea. Il cosiddetto incidente è avvenuto esattamente due mesi dopo che con le sue truppe era arrivato a pochi chilometri dalla capitale, in un ammutinamento presumibilmente organizzato per chiedere un cambio ai vertici militari e diventare lui stesso ministro della difesa.

Gli altri manager morti nel primo anno di invasione dell’Ucraina

 

Oltre a questa lista, poco prima e durante l'invasione dell'Ucraina, tra gennaio e luglio 2022 sono morti in circostanze misteriosi altri otto manager di alcune delle più grandi imprese russe. In questo caso il legame con Putin è ancora più labile rispetto agli assassini appena elencati, anche se la frequenza e le circostanze di queste morti hanno fatto sospettare un coinvolgimento statale.

Il primo, riporta il Reuters, è Leonid Shulman, alto dirigente del gigante russo del gas Gazprom, trovato morto a gennaio nel bagno di un cottage nel villaggio di Leninsky per circostanze sconosciute. Il secondo è Alexander Tyulakov, anche lui dirigente Gazprom, anche lui morto a Leninsky, ma in un garage, si legge su Novaya Gazeta. Sempre a febbraio, tre giorni dopo la morte di Tyulakov, viene ritrovato impiccato il miliardario del gas e del petrolio Mikhail Watford, nella sua casa in Inghilterra.

Il 18 aprile, a Mosca, viene trovato morto con tutta la sua famiglia un ex vicepresidente della Gazprombank, Vladislav Avayev, e il giorno dopo, in Spagna, vengono trovati i cadaveri di Sergei Protosenya, ex vicepresidente del colosso russo del gas Novatek, della moglie e della figlia. Entrambi i casi vengono archiviati come omicidio-suicidio. A maggio è il turno di un altro ex dirigente della Lukoil, Alexander Subbotin, scoperto in un seminterrato della sua casa di campagna nella regione di Mosca, riporta Tass, e infine a luglio viene trovato il cadavere di Yury Vonorov, amministratore delegato di un’azienda legata alla Gazprom, sempre a Leninsky.

 

ELEMENTI INFORMATIVI TRATTI DAL SIT WEB: https://www.wired.it/article/putin-prigozhin-persone-uccise-politkovskaya-litvinenko/

 

 

GIA’ DA QUANTO SOPRA ESPOSTO, SI COMPRENDE CHE IL PUTIN VLADIMIR E’ UNO DEI PEGGIORI ESPONENTI RUSSI SIA DEL XX CHE DEL XXI SECOLO MAI NATI IN QUELLA IMMENSA TERRA DEL NORD.

E QUESTO LO SI RICAVA ANCHE DA QUANTO SI LEGGE NEI SEGUENTI LINKS:

Navalny: Trudeau, Putin è un mostro - Europa

 

ANSA

https://www.ansa.it › Mondo › Europa

3 giorni fa — Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha attaccato Vladimir Putin definendolo un "mostro" commentando la notizia della morte ...

MI AUGURO CHE LEGGENDO ANCHE QUESTO POST I SUOI MAGNIFICI SOSTENITORI DEL MAFIOSO PUTIN VLADIMIR SMETTANO DI FAVORIRLO , CONTINUANDO A GIUSTIFICARNE LE GESTA CRIMINALI, ANCHE PERCHE’ ADESSO CON L’UCRAINA CHE E’ FORTEMENTE IN DIFFICOLTA’ NEL DIFENDERE I SUOI TERRITORI, POTRA’ ACCADERE ANCHE CHE ESSA PERDA LA GUERRA CHE IL PUTIN MALEDETTO GLI HA INTENTATO, CON ESITI DAVVERO PREOCCUPANTI E PERICOLOSISSIMI NON SOLO PER LA GENTE UCRAINA MA ANCHE PER TUTTI GLI STATI AD ESSA LIMITROFI.

CHI VIVRA’ VEDRA’, PURTROPPO , VISTO CHE RISCHIAMO DI SCADERE IN UNA TERRIBILE TERZA GUERRA MONDIALE CONTRO PROPRIO LA SCIAGURATA RUSSIA CHE SI RITROVA DI NUOVO CON UNO ZAR ASSASSINO E CHE PROBABILMENTE UTILIZZERA’ LE SUE ATOMICHE CONTRO LA NATO, COME HA GIA’ PREAVVISATO MINACCIOSAMENTE IL SUO SCIOCCANTE E VIGLIACCO PRESIDENTE SIG. DIMITRY MEDVEDEV, VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA ATTUALE RUSSO CHE ANCHE IN QUESTI GIORNI NON S’E’ RISPARMIATO NELL’AVVISARE L’OCCIDENTE CHE IN CASO DI GUERRA, I RUSSI NON SI FAREBBERO SCRUPOLI AD USARE LE LORO POTENTISSIME ARMI ATOMICHE, COSA DAVVERO OSCENA E DRAMMATICA VISTO CHE SE LO FACESSERO , NESSUNO DEI CONTENDENTI NE USCIREBBE SICURAMENTE VIVO E VINCITORE:

 

Che cosa ci sta dietro le parole violente di Dmitry ...

 

ItaliaOggi

https://www.italiaoggi.it › news › che-cosa-ci-sta-dietr...

9 giu 2022 — Dmitry Medvedev è un alto gerarca russo che ha impersonato per quasi un ventennio il perfetto numero 2 di Vladimir Putin.

 

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

 

 

Cuneo,i 19.02.2024

 

Rinaldo

 
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