Creato da Caino2007dgl il 26/10/2010
LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

vlrnplpollock10Baloor84Caino2007dglg1b9ippigalippialdettorejac.pictuso.angeloArianna1921david.1960mbmanagementcassetta2mooonizginko56070
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« ECCO CHI SONO COLORO CHE...DUBAI EXPO 2020 E LA PRE... »

L'ITALIA PREDA DI DELINQUENTI STRANIERI E L'INSENSATO BUONISMO DI SINISTRA

Post n°558 pubblicato il 29 Ottobre 2021 da Caino2007dgl

ECCO DOVE , FINORA, CI HA PORTATO LO SCIAGURATO E SCELLERATO COSIDDETTO "BUONISMO" DELLA SINISTRA ITALIANA E NON SOLO, CHE SEMBRA FOTTERSENE DELLA NOSTRA SICUREZZA SIA PERSONALE CHE PUBBLICA

E casi sotto elencati si riferiscono a due personaggi stranieri , che ormai,da tempo, hanno perso ogni facoltà e diritto sociale e civile di permanere fra noi e con noi, per avere consumato gravissimi delitti, per cui entrambi, hanno già scontato una pena non propriamente durissima.

Eppure, dopo essere stati scarcerati , ho il nettissimo sospetto che il MINISTERO DELL'INTERNO retto oggi come ieri , fatta eccezione per il 2018-2019, epoca in cui è stato ministro dell'interno MATTEO SALVINI, da persone sinistroide , non abbia ancora provveduto a scacciare via con i calci nel "culo" , entrambi i soggetti.

E questo mi fa pensare a quanti altri delinquenti stranieri, dopo avere scontato la loro pena per i loro gravi e gravissimi delitti, sia stato loro concesso imprudentement ed impropriamente di permanere in ITALIA , ponendo a rischio ancora di più la nostra popolazione , per colpa di questo sentimento "buonista" che ormai sembra albergare pesantemente in quasi tutte le Istituzioni deputate ad assicurare l'ordine e la sicurezza pubblica, vergognosamente e scandalosamente.

Spero di essere smentito subito, ma temo che i miei sospetti siano più che fondati.

Ecco la prima notizia riferita al cosiddetto dellitto dell'OLGIATA il cui responsabile, dopo avere scontato la relativa pena, dopo essere stato individuato solo dopo 20 anni circa dal terribile omicidio, è tornato libero e secondo me ancora presente in ITALIA ,anzichè essere stato immediatamente espulso come meritava e merita tuttora:

 

Delitto dell'Olgiata, libero Manuel Winston Reyes che uccise la contessa

10 luglio 1991: a Roma, in una villa all'Olgiata, viene trovata morta Alberica Filo della Torre. Per vent'anni le indagini girano a vuoto. Poi la soluzione grazie al marito della contessa: l'assassino era un cameriere filippino. Che oggi, dopo solo dieci anni, torna libero. Storia di uno dei delitti più famosi della cronaca nera italiana. E di una grande storia d'amore

Di Tamara Ferrari

11 ottobre 2021

Chissà che cosa avrebbe detto Pietro Mattei. Chissà, se fosse stato ancora vivo, come avrebbe reagito il marito della contessa Alberica Filo della Torre alla notizia che l'assassino di sua moglie, il maggiordomo filippino Manuel Winston Reyes, dopo solo dieci anni di carcere è già tornato libero. L'imprenditore romano, che dopo l'assassinio di sua moglie avvenuto il 10 luglio del 1991 nella loro villa all'Olgiata, dedicò vent'anni della sua vita a dar la caccia al responsabile, di certo non avrebbe mancato di far sentire il suo disprezzo.

Ci ha pensato suo figlio Manfredi, che all'epoca del delitto aveva nove anni, a protestare per lui: «La battaglia della vita di mio padre è stata defraudata in modo indecoroso», ha detto. Ma chi era Alberica Filo della Torre? Chi Pietro Mattei? E che cosa accadde all'Olgiata?

Una coraggiosa ragazza aristocraticaBella, nobile, ricca e coraggiosa. Alberica Filo della Torre nasce a Roma il 2 aprile 1949. Sua madre, Anna del Pezzo di Caianello, è una duchessa. Suo padre, Ettore della Torre di Santa Susanna, un contrammiraglio eroico che durante la guerra si è distinto combattendo a bordo dei sottomarini italiani. Dopo gli studi in collegio, a diciott'anni Alberica entra in società e la vita è tutto un divertimento: lo shopping nelle boutique più alla moda di Roma, le settimane bianche sul Terminillo, il primo amore.

Un matrimonio fallitoLui è un vero principe, Alfonso de Liguoro, affascinante ma un po' spiantato. A suo padre non piace, ma Alberica non sente ragioni. Il matrimonio, celebrato in inverno nella villa materna dell'Olgiata, la stessa dove poi avverrà il delitto, va presto a rotoli. Delusa, dopo l'annullamento delle nozze alla Sacra Rota, Alberica non si dà pace. Si isola, rifiuta gli inviti alle feste, si chiude in se stessa. Per distrarla, i genitori la convincono a partire per un lungo viaggio: Montecarlo, Londra, New York. Al ritorno a Roma, però, non è cambiato niente: Alberica sente che la sua vita è finita. Di nuovo si lascia andare alla tristezza. Ma la svolta è dietro l'angolo.

L'amore della vitaLa svolta ha un nome: Pietro Mattei. È un imprenditore edile, un uomo solido, un gran lavoratore, uno che si è costruito la propria fortuna con le sue stesse mani. Non fa parte dell'ambiente di Alberica. Ma una sera, a una festa dove lei non voleva andare, qualcuno li

presenta. Uno sguardo, un sorriso e per entrambi è colpo di fulmine. In men che non si dica si sposano. È il 10 luglio del 1981. Poi, la vita è meravigliosa: due bellissimi figli, Manfredi e Domitilla, i viaggi, le splendide feste nella villa dell'Olgiata, che Alberica ha restaurato curandone personalmente tutti i dettagli. Ma la tragedia è dietro l'angolo.

Il delitto in un giorno di festaAccade la mattina del 10 luglio 1991. All'Olgiata c'è un via vai di operai: fervono i preparativi per la festa che Alberica e Pietro intendono dare per i loro dieci anni di matrimonio. La piscina è già piena di ninfee. Alle 7.30 una cameriera porta la colazione alla contessa. Un'ora dopo la signora scende al piano di sotto, poi torna nella sua camera. Intorno alle 9.15 una domestica e la figlia Domitilla bussano alla porta della sua stanza. Ma è chiusa dall'interno e nessuno risponde. Tra le 10 e le 10.15 riprovano inutilmente. Preoccupata, la cameriera cerca la seconda chiave, apre la porta e trova la signora stesa a terra, morta, la testa avvolta in un lenzuolo insanguinato.

Scatta l'allarme, arrivano i carabinieri. A un primo esame, sembra che qualcuno abbia stordito la contessa colpendola con uno zoccolo e poi l'abbia strangolata. L'assassino ha rubato i gioielli. Per gli investigatori è qualcuno che la vittima conosceva bene, una persona che sapeva come muoversi dentro la villa. Ma è un'intuizione che lascia il tempo che trova, perché subito i magistrati decidono che il delitto è passionale. Il primo a finire nel mirino è Pietro Mattei. «Dov'era quando sua moglie è stata uccisa?», gli chiedono. E siccome l'imprenditore era al lavoro, e né lui né la contessa avevano un amante, questa pista non porta a niente.

Un giallo durato vent'anniI sospetti allora si concentrano su un vicino di casa, un giovane con problemi psichici che però col delitto non c'entra. Poi su un domestico filippino, Manuel Winston, che la signora ha licenziato poco tempo prima di morire. Il telefono dell'uomo viene messo sotto controllo. Ma l'ipotesi che a uccidere la nobildonna possa essere stato il classico «maggiordomo» sembra troppo semplice e nessuno ascolta le registrazioni delle telefonate: il nome di Winston viene presto scartato. L'inchiesta s'incarta su se stessa, mentre si moltiplicano i titoli scandalistici dei giornali. In autunno, i magistrati non sanno più che pesci prendere e sospendono le indagini.

Mattei protesta: «Voglio sapere chi ha ucciso mia moglie». Per anni le sue richieste cadranno nel vuoto. In mezzo, una serie incredibile di piste sbagliate: legami, poi rivelatisi inesistenti, della coppia con i servizi segreti; ricerche vane di conti correnti all'estero e persino l'ipotesi di un presunto amante cinese della vittima. Peccato che la verità fosse proprio dietro l'angolo.

 

NOTIZIA RILEVATA DAL SITO WEB: https://www.vanityfair.it/news/approfondimenti/2021/10/11/delitto-dellolgiata-libero-manuel-winston-reyes-che-uccise-la-contessa

 

Il secondo caso , riguarda una brutale e pericolosa persona nigeriana , specializzata, nel passato , nella tratta dei clandestini e delle prostute negeriane coinvolta nella cosiddetta mafia nigeriana che, una volta scontata 4 anni per quanto consumato in danno di chissà quante sfortunate donne nigeriane , fatte arrivare cladnestinamente anche in ITALIA e costrette alla prostituzione, sembra che sia ancora presente da noi:

Ecco l'email di richiesta di informazioni e/o chiarimenti su altrettanto inquietante caso criminale, inviata oggi alla Redazione di FORUM RETE 4 MEDIASET.

 

OGGETTO:

PUNTATA DEL 2.10.2021 REITERATA IL 29.10.2021: CAV. UFF. RINALDO DI NINO, RES. A CUNEO , VIA G. SCAGLIOSI 16, PROTESTA FORMALE CONTRO IL GOVERNO ITALIANO CHE PARE NON ABBIA ANCORA ESPULSO COME AVREBBE DOVUTO CONVENIENTEMENTE E SENZA SE E SENZA MA, ESSENDO DIVENTATA ORMAI INDEGNA DI PERMANERE FRA NOI E CON NOI LA COSIDDETTA "MADAM" NIGERIANA CHE S'E' RESA CORRESPONSABILE DI TRATTA DI CLANDESTINI E DI PROSTITUZIONE IN DANNO DI CHISSA' QUANTE NUMEROSE SFORTUNATE DONNE NIGERIANE CHE PARE ESSERE ANCORA PRESENTE IN ITALIA.

 

testo:

GENTILISSIMA SIG.RA DR.SSA BARBARA PALOMBELLI

CURATRICE TRASMISSIONE FORUM

RETE 4 - MEDIASET - ROMA

 

^^^^

        Come spesso , gli è successo allo scrivente, anche oggi seguendo la sua trasmissione riferita al caso in oggetto sommariamente indicato e riguardate la donna ex ubriacona ed ex prostituta sfruttata in modo disumano e barbaro,  dalla mafia nigeriana ed alla quale è stato tolto il figlioletto ed affidato al suo ex convivente italiano, padre del medesimo,  è rimasto basito e sconcertato nel sentire la chiarissima "confessione" della madam della stessa nazionalità , riferire in merito alla tristissima e durissima vicenda della citata persona, vittima della tratta di cui la madam faceva parte, tanto da essere stata condannata a 4 anni di reclusione, scontati nelle nostre carceri.

         E mi riferisco alla puntata di venerdì 2.10.2021 reiterata oggi 29.10.2021.

 

        Quello  che, sia come persona sia come cittadino , lo ha fatto adirare è che ha avuto la nettissima sensazione che tale lurido soggetto femminile che ha ormai perso ogni facoltà e dignità sociale e civile di permanere fra noi e con noi, per quanto da ella concorso nella tratta in cui è stata coinvolta, è che nel sentire la sua "confessione" in rete, gli è  venuto il sospetto che la competente Questura ove ella risiede, sembra che non abbia ancora provveduto  a richiedere al Prefetto del luogo , la sua meritata espulsione dall'ITALIA, cosa utile , opportuna e necessaria in quanto non ci possiamo permettere di avere in circolazione delinquenti ed ex delinquenti di nessun tipo di origine straniera visto che ne dobbiamo sopportare già tanti di "nostrani " , autoctoni od europei , com'è noto quasi tutti abbastanza pericolosi.

 

       Se il suo sospetto fosse confermato, mi chiedo , come cittadino, com'è possibile che le nostre Autorità di P.S. siano impregnate dello sciagurato e scellerato "buonismo" prodotto, finora, dalla sinistra che, evidentemente se ne infischia bellamente della nostra sicurezza.

 

        Mi aspetto una smentita e/o una precisazione da parte di codesta Redazione,visto che durante la puntata citata, s'è compreso che Voi eravate ben informati sulla posizione sociale e civile della ex "madam" nigeriana di cui si parla.

       Ringraziando per la vostra cortese attenzione, si resta in attesa di conoscere quanto cortesemente sollecitato.

Cordiali e distinti saluti.

p.s. allego copia della sua C.I. ril. dal sindaco di Cn il 7.6.2016 e tuttora in corso di validità.

Cuneo,li 29.10.2021

Cav. Uff. Rinaldo DI NINO

 

Se avrò risposta, la farò conoscere sicuramente, ma non penso che i "buonisti" che temo siano presenti anche nella Redazione di FORUM, me la faranno avere.

 

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

IL POPOLO ITALIANO MERITERBBE MAGGIORE CURA ED ATTENZIONE SPECIALMENTE QUANDO SI PARLA DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA.

BASTA BUONISMO , BASTA CLANDESTINI BASTA SCIATTERIA E SUPERFICIALITA' ED IRRESPONSABILITA' SOCIALE E CIVILE E CULTURALE DELLA SINISTRA DI GOVERNO O CHE COMUNQUE E' STATA CAPACE ,FINORA, DI INFLUENZARE TUTTI I GOVERNI AD ECCEZIONE DI QUELLO DI CONTE 1.

 

NOI PRETENDIAMO MAGGIORE SICUREZZA PER POTERE CONVIVERE SERENAMENTE E TRANQUILLAMENTE PER LAVORARE ED OPERARE SENZA AVERE LA SPADA DI DAMOCLE DEL RISCHIO E PERICOLO QUASI PERMANENTE SULLE NOSTRE TESTE, COSTITUITO DAL CRIMINE ORMAI DIFFUSISSIMO ANCHE PER COLPA DI TUTTI I CRIMINALI CLANDESTINI STRANIERI CHE LA SINISTRA ITALIANA, ODIANDOCI E DISPREZZANDOCI, CI HA IMPOSTO CON LE SUE SCIAGURATE POLITICHE MIGRATORIE INSENSATE E CONTRO LA COSTITUZIONE E LE LEGGI SULL'IMMIGRAZIONE, UTILIZZANDO IMPROVVIDAMENTE ED IMPROPRIAMENTE LA VALENZA E PORTATA DELL'ART. 10 DELLA STESSA COSTITUZIONE E FREGANDOSENE DEI DOVERI INSITI NELL'AT. 52 DELLA MEDESIMA COSTITUZIONE ITALIANA.

Cuneo,li 29.10.2021

 

Rinaldo

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/CAINOABELE2007/trackback.php?msg=15751432

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963