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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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ANNO 2023: L'ISLAM RADICALE E' RISCHIOSO E PERICOLOSO PER TUTTI NOI . VEDASI POSIZIONE DEL DR. PICCARDO HAMZA

Post n°1187 pubblicato il 14 Settembre 2023 da Caino2007dgl

 

ISLAM PERICOLOSISSIMO

 

IL VALORE CHE DANNO AL TERMINE “CONSISTENZA” GLI ISLAMICI RADICALI CHE SI RICONOSCONO ESCLUSIVAMENTE AL LORO CORANO ED ALLA LORO SHARI’AH, PRESENTI IN ITALIA ED APPARTENENTI SOPRATTUTTO AL MONDO DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE UCOII RITENUTA FONDAMENTALISTA.

 

 

POCHE SERE FA , NEL CORSO DEL PROGRAMMA QUARTA REPUBBLICA SU RETE RET4 , CONDOTTO DAL DR. NICOLA PORRA, SENTITO IN MERITO ALL’ALLUCINANTE E DRAMMATICO SERMONE FATTO IN TV DA UN “CRIMINALE” IMAM DI BIRMINGHAM , IL NOTO ITALIANO CONVERTITO ALL’ ISLAM FONDAMENTALISTA DR. PICCARDO HAMZA GIA’ SEGRETARIO DELL’UCOII CIOE’ DI UNA DELLE PIU’ POTENTI ED ACCREDITATE INCREDIBILMENTE E SORPRENDENTEMENTE ASSOCIAZIONI ISLAMICHE ESISTENTI IN ITALIA DA PARTE DI ENTI SOPRATTUTTO DI SINISTRA, TANTO DA AVERE RICEVUTO , FINORA, ANCHE SOSTEGNI FINANZIARI DA VARI COMUNI RETTI DA GIUNTE DI SINISTRA, RISPETTO AL SERMONE DELL’IMAM DI BIRMINGHAM S’ E’ ESPRESSO IN MODO SIBILLINO E PER ME CONTENENTE UNA CHIARISSIMA VELATA MINACCIA SOCIALE E CIVILE DI NATURA RELIGLIOSA O PSEUDO PSEUDO RELIGIOSO CONTRO IL NOSTRO MONDO ITALIANO, TUTTO BASATO SULLE LEGGI CORANICHE.

 

INFATTI , SE NON HO COMPRESO MALE IL SUO PENSIERO , EGLI NEL CONDANNARE IL CONTENUTO DEL SERMONE SCIAGURATO E BELLICOSO ED IMMORALE DI CUI SI PARLA , FACEVA RILEVARE CHE, PERO’, QUANDO LA “CONSISTENZA NUMERICA” DEGLI ISLAMICI PRESENTI IN ITALIA SARA’ MAGGIORE , I CONCETTI ESPRESSI NEL CITATO ASSURDO E BASTAR---DISCORSO SULLA LAPIDAZIONE DELLE DONNE, POTRA’ TROVARE PIENA LEGITTIMAZIONE SIA LEGALE CHE RELIGIOSA .

 

QUINDI, EGLI , DA ITALIANO CONVERTITO ALL’ISLAM RADICALE, AUSPICA CHE UN GIORNO , PER LUI , NON MOLTO LONTANO, L’ITALIA POTRA’ SERIAMENTE ESSERE “SOTTOMESSA” ALLA SHARI’AH ISLAMICA CON TUTTE LE CONSEGUENZE SOCIALI , CIVILI E RELIGIOSE DEL CASOM DISTRUGGENDO, INEVITABILMENTE TUTTO CIO’ CHE DI DEMOCRATICO E LIBERALE I NOSTRI NONNI ED I NOSTRI PADRI , HANNO COSTRUITO DOPO DUE SANGUINOSISSIME GUERRE MONDIALI

 

ECCO CHI E’ IL DR. HAMZA PICCARDO

 

Islam e matrimoni imposti, parla Hamza Piccardo

Luglio 17, 2021 Saverio Paletta

 

 

Il decano dell’Islam italiano è tra i promotori della fatwa contro i matrimoni combinati: «Abbiamo voluto dare un forte segnale politico». L’Islam occidentale? «C’è già e ha un compito difficile: superare le subculture etnotribali». Un viaggio all’interno della cultura e del diritto mussulmani

 

Il decano dell’Islam italiano è tra i promotori della fatwa contro i matrimoni combinati: «Abbiamo voluto dare un forte segnale politico». L’Islam occidentale? «C’è già e ha un compito difficile: superare le subculture etnotribali». Un viaggio all’interno della cultura e del diritto mussulmani

 

Questa fatwa, lanciata dall’Ucoii (Unione delle comunità islamiche italiane), si è attirata le critiche sia di parte della politica italiana – esemplare, al riguardo, la presa di posizione del gruppo di +Europa di Reggio Emilia (leggi qui) – sia dello stesso mondo islamico, come testimonia il giudizio duro di Maryan Ismail, storica esponente della comunità somala italiana (leggi qui).

Inoltre, occorre aggiungere per dovere di cronaca, non tutto il mondo sunnita ha ritenuto opportuna la fatwa e su essa ha espresso critiche di opportunità la parte sciita.

E la pensa così anche Hamza Piccardo, imperiese, pioniere e decano dell’Islam italiano, già segretario dell’Ucoii e traduttore più che accreditato del Corano nella nostra lingua (è sua l’edizione Newton Compton): «Il disordine è la nostra ricchezza culturale ma anche la nostra debolezza», spiega Piccardo, che è tra i promotori della fatwa.

E la pensa così anche Hamza Piccardo, imperiese, pioniere e decano dell’Islam italiano, già segretario dell’Ucoii e traduttore più che accreditato del Corano nella nostra lingua (è sua l’edizione Newton Compton): «Il disordine è la nostra ricchezza culturale ma anche la nostra debolezza», spiega Piccardo, che è tra i promotori della fatwa.

Però ai non addetti ai lavori questa fatwa firmata da cento mufti e imam, potrebbe sembrare un po’ surreale: è come se cento giudici emanassero cento sentenze per omicidio allo scopo di ribadire che l’omicidio è un delitto…

Nel nostro caso, non è proprio così. È una questione di contesti: il diritto civile dell’Europa continentale (ma pure quello dei Paesi a maggioranza islamica) è diritto positivo, cioè creato dai legislatori. Lo stesso discorso riguarda la Chiesa cattolica, che ha anch’essa nel Corpus Iuris Canonici una base di diritto positivo per quel che riguarda le questioni della fede. Il diritto di noi mussulmani è, invece, consuetudinario e si basa sull’interpretazione dei testi sacri. Le fatawi [plurale di fatwa, ndr] sono fonti indispensabili.

Va bene, ma cosa significa fatwa precisamente?

Le lingue, incluso l’arabo, hanno significati peculiari, non facilmente traducibili in altre lingue. Fatwa, alla lettera, significa parere. Tuttavia, è un parere vincolante per i credenti.

Non proprio come la consulenza dell’avvocato o del commercialista, a cui il cliente è libero o meno di attenersi.

È così. Visto che parliamo di uno strumento giuridico, si potrebbe usare anche il termine massima, sebbene in maniera un po’ impropria. Questo modo di formazione del diritto islamico non è una stranezza né un sintomo di arretratezza. Il paragone più corretto lo si può fare con il diritto romano classico o con i sistemi di common law, anch’essi consuetudinari: non mi pare che l’Impero Romano o la civiltà anglosassone siano sistemi giuridici e culturali retrivi…

Va bene. Però ricordiamo due cose: l’Ucoii è sunnita e non tutto il mondo sunnita ha preso bene la fatwa, mentre il mondo sciita si è chiamato fuori.

Trovo comprensibili alcuni motivi di questi dissensi. In particolare, c’è chi ha considerato questa fatwa una specie di scusa non richiesta, quindi un segno di debolezza delle comunità islamiche.

Già: se il Corano e la Sunna non obbligano nessuno a sposare qualcuno contro la propria volontà, che bisogno c’era di ribadirlo?

Mi ripeto: per dare un segnale politico, sia alla maggioranza degli italiani sia a parte dei miei correligionari. Visto che ci sono, mi permetto di ricorrere a un altro concetto giuridico: quella che vogliamo fornire è una specie di interpretazione autentica.

Abbiamo voluto dire nella maniera più chiara possibile che per l’Islam, così come per il Cristianesimo, i matrimoni combinati non esistono. Di fronte a una presa di posizione così netta c’è poco da fare.

Va bene, ma allora per chi esiste il matrimonio combinato, visto che quello di Saman non è stato l’unico caso di violenza su una ragazza che rifiutava un matrimonio imposto?

Esiste per le culture etniche e tribali che perdurano in varie zone in cui l’Islam è prevalente, tra cui il Pakistan. Al riguardo, non mi sembra superfluo ricordare che la famiglia Abbas, a quel che risulta, non è praticante o, almeno non lo è molto.

Torniamo sulle linee più generali: sembra, tuttavia, che l’Islam queste culture le subisca.

Dipende dai contesti. In molte realtà, l’Islam è in tensione dialettica con queste culture e le loro pratiche (penso all’infibulazione). Al riguardo, voglio chiarire un altro concetto: il Corano, come nel Cristianesimo i Vangeli e gli Atti degli Apostoli, è intervenuto in un momento particolare della storia dell’uomo per dare un messaggio di libertà. Mi permetto di dire di più: il Corano contiene un messaggio di liberazione dell’essere umano importantissimo. Non c’è praticamente sura che non tenda a questo scopo.

Però la parola libertà praticamente non esiste nella rivelazione coranica.

Se il concetto è immanente a tutto il testo, che bisogno c’è di usarlo in maniera esplicita?

Fermiamoci sul concetto di tensione dialettica con le culture etnotribali…

La predicazione di Gesù, che noi veneriamo come profeta e Verbo incarnato, si diffuse a partire dalle aree orientali dell’Impero, una grande civiltà segnata tuttavia da gravi ingiustizie e il suo messaggio di uguaglianza, che significava uguale libertà per tutti, ebbe un impatto rivoluzionario. La predicazione di Maometto, invece, si diffuse nel mondo arabo, che era una realtà in larga parte di tribù nomadi. Il suo impatto fu ancora più forte perché in nome delle libertà ridusse la portata delle culture dei clan e trasformò quello che era un sistema tribale in una civiltà che ha avuto i suoi momenti di innegabile grandezza. Questa dialettica con le subculture di tipo tribale continua ancor oggi. Noi crediamo di aver fornito un contributo forte nella direzione della libertà, che è un concetto fondante della nostra cultura religiosa.

Però questa tensione non sempre dà esiti positivi. Per dirla con una battuta, si potrebbe dire che è a corrente alternata.

Rispondo a battuta con battuta: dipende dai conduttori e dai circuiti. L’Islam ha una forma libera. Non dispone di strutture accentrate e verticistiche come la Chiesa, che tra l’altro ha avuto il suo bel da fare. E lo ha tuttora. Mi permetto di ricordare che alcune subculture, come il matrimonio combinato e il delitto d’onore (che ha avuto pure un riconoscimento nel Codice penale) sono durate fino a circa cinquant’anni fa al Sud e in altre aree del nostro Paese. O vogliamo parlare dell’impegno pieno della Chiesa contro le culture mafiose, che è piuttosto recente e tuttora non facile? Ci sono subculture difficili da affrontare. E se queste difficoltà le ha la Chiesa, a cui non mancano strumenti e strutture, perché non dovrebbe averle anche l’Islam? Se la Chiesa non avesse strutture verticistiche, sarebbe difficile trovare cento sacerdoti che la pensino alla stessa maniera su cose altrettanto delicate di quelle che abbiamo affrontato noi.

Queste riflessioni aprono un’altra questione: l’Islam occidentale. È una realtà realizzabile?

A dirla tutta, esiste già, visto che in Italia, tra cittadini italiani convertiti e immigrati, noi islamici non siamo proprio una nicchia trascurabile. Negli altri Paesi europei il discorso è ancora più avanti, almeno a livello di numeri. Occorre, a mio avviso, un maggior coordinamento tra le nostre guide, le rispettive comunità e le altre comunità, religiose e laiche. E occorre un impegno maggiore delle istituzioni culturali italiane. È doveroso ricordare che molti figli di migranti diventeranno cittadini italiani a pieno titolo. Perciò la sfida dell’Islam occidentale sarà superare le subculture tribali e lanciare una cultura del dialogo tra religioni. Le grandi civiltà si sono fondate sugli scambi e sulla dialettica e non si vede perché si debba fare eccezione proprio adesso.

Ma un esempio di Islam occidentale c’è?

Ne fornisco uno di facile comprensione: il poliziotto che perse la vita durante l’attentato a Charlie Hebdo era mussulmano. È morto eroicamente per compiere il suo dovere di cittadino, a prescindere che condividesse o meno i contenuti della famosa rivista satirica. L’Islam produce buoni cittadini rispettosi delle leggi come tutte le altre religioni. Viceversa, i cattivi esempi sono dappertutto.

Hamza Piccardo si è convertito all’Islam dopo un passato di vicinanza all’estrema sinistra. Da cosa deriva questa fascinazione, diventata folgorazione e, quindi, punto di partenza di un percorso spirituale e culturale non facile e profondo?

La mia conversione avvenne nei primi anni ’70, in seguito a un viaggio in Africa Occidentale. Fui colpito dalla semplicità con cui le persone si dedicavano alla preghiera: nessuna struttura, nessuna immagine. Si inginocchiavano sulla sabbia e si rivolgevano direttamente a Dio. Il loro è un rapporto essenziale, puro, oserei dire, col Sacro. Ma questa purezza non ha impedito all’Islam di acquisire una grande ricchezza spirituale e culturale. Io ho iniziato questo percorso perché ho capito che l’Islam è il linguaggio con cui Dio mi si è rivolto per farmi comprendere la Sua presenza. Per questo rispetto le scelte degli altri, quando sono sincere.

(a cura di Saverio Paletta)

 

RELAZIONE RILEVATA DAL SITO WEB:

https://www.indygesto.com/dossier/12235-islam-e-matrimoni-imposti-parla-hamza-piccardo

 

SPERO CHE NESSUNO SI FACCIA ABBAGLIARE DALLE PRESE DI POSIZIONI ASSUNTE SUI MATRIMONI COMBINATI ANCHE DAL DR. PICCARDO IN QUANTO EGLI NE SONO CERTISSIMO, STANTE QUANTO ULTIMAMENTE HA AFFERMATO , COME DETTO, NEL CORSO DEL SUCCITATO PROGRAMMA QUARTO GRDO SU MEDIASET, SUL COSA GLI ISLAMICI CHE APPARTENGONO ALLA SUA ASSOCIAZIONE L’UCOII NEL PROSSIMO FUTURO.

 

ED AL RIGUARDO OCCORE ANCHE RIBADIRE CHE L’UOMO ISLAMICO PUO’ CONTRARRE 4 MATRIMONI ISLAMICI SENZA INCORRERE NEL DELITTO DI BIGAMIA PREVISTO DAL NOSTRO CODICE PENALE MA NON DA QUELLO CORANICO ISLAMICO CHE LO CONSENTE:

 

ECCO PER NOI CHI COMMETTE IL DELITTO DI BIGAMIA:

Diritto.it

https://www.diritto.it › Diritto penale

24 set 2019 — Significa che anche Il reato di bigamiachi contrae due unioni civili commette il reato di bigamia, allo stesso modo di chi è sposato e pone in essere un'union

 

ED ECCO INVECE PER L’ISLAMICO LE NORME CHE GLI DANNO LA FACOLTA’ DI SPOSARSI 4 VOLTE CONTEMPORANEAMENTE:

 

Il matrimonio nell'Islam - La donna musulmana può ...

 

Islamitalia.it

https://www.islamitalia.it › religione › matrimonio

Un uomo musulmano può sposare fino a 4 mogli, previo accertamento delle condizioni prescritte. Uomo musulmano con donna politeista, pagana o miscredente. Donna .

 

VA DA SE CHE ESSENDO ANCHE L’ITALIA IN PIENA E GRAVISSIMA CRISI DEMOGRAFICA DOVUTA ALLE SCARSISSIME NASCITE DI FIGLI E FIGLIE , MENTRE IL MONDO ISLAMICO PUO’ IN OGNI FAMIGLIA COSTITUITA SECONDO LE NORME CORANICHE , ADDIRITTURA, QUADRUPLICARNE IL NUMERO , E’ OVVIO CHE ARRIVEREMO UN GIORNO NON MOLTO LONTANO A DIVENTARE NETTAMENTE MINORANZA NEL NOSTRO BEL PAESE.

 

E DA MINORANZA DOVREMO SUBIRE QUANTO ANCHE POLITICAMENTE L’ISLAM RADICALE DECIDERA’ , PROBABILMENTE, APPARENTEMENTE IN MODO DEMOCRATICO NEL PROSSIMO FUTURO, APPROVANDO LEGGI CHE CI RIDURRANNO A SEMPLICI SCHIAVI DEFINITI “DHIMMI2” CIOE’ PERSONE INFEDELI A CUI PREVIO PAGAMENTO DI UN TRIBUTO AD HOC VIENE CONCESSO DI PERMANERE IN TERRA ISLAMICA.

 

INFATTI, LA PRIMA DETERMINAZIONE CHE LA MAGGIORANZA DEGLI ISLAMICI ADOTTERA’ IN ITALIA , SARA’ QUELLA DI DEFINIRE LA NOSTRA REPUBBLICA “TERRA ISLAMICA” , CON TUTTE LE GRAVISSIME SUCCESSIVE IMPLICAZIONI ANTIDEMOCRATICHE ED ANTISOCIALI CHE DA TALE CONFIGURAZIONE NE DERIVERANNO.

 

COMUNQUE PARLANDO DELL’UCOII VI INVITO TUTTO A VISIONARE IL SEGUENTE LINK PER COMPRENDERE IL RISCHIO ED I PERICOLI INSITI NELLE ATTIVITA’ DI QUESTA ASSOCIAZIONE RELIGIOSA, ANCHE SE ESSA, COME SI RILEVA DALLA NOTIZIA DI CUI SOPRA SUI MATRIMONI CONBINATI , TENDE AD APPARIRE TOLLERANTE E DISPONIBILE CON IL MONDO LAICO ITALIANO:

 

 

Il Consiglio Direttivo

 

ucoii

https://ucoii.org › il-consiglio-direttivo

Dott. Yassine Lafram. Presidente in carica. Classe '85, Lafram ha ricoperto nel mandato precedente la carica di segretario generale dell'Ucoii.

Mancanti: picarco ‎| Deve includere: picarco

Ucoii

https://ucoii.org

L'Unione delle Comunità Islamiche in Italia, nata nel 1990, è l'ente religioso di rappresentanza dei musulmani più radicato in italiana.

 

E PER DISVELARE CHIARAMENTE LE LORO RISPETTIVE POSIZIONI SUL MONDO LAICO CHE BASA LA SUA VITA SOCIALE E CIVILE ED INTELLETTUALE SULLA NOSTRA COSTITUZIONE E SU LEGGI CIVILI E PENALI ED AMMINISTRATIVE, RIUSCENDO COSI’ AD EVIDENZIARE E SUPERARE LA LORO DISSIMULAZIONE DETTA TAQQYA ISLAMICA, CHE TUTTI GLI ISLAMICI RADICALI IMPARANO DIRETTAMENTE DAL LORO CORANO , ANCHE AGLI APPARTENENTI ALL’UCOII OCCORRE DOMANDARE AD OGNUNO DI LORO, COSA PENSANO DEI REATI DI APOSTASIA E DI BLASFEMIA CHE SECONDO LORO NOI CRISTIANI OGNI GIORNO COMMETTIAMO VISTO CHE ADORIAMO CONTEMPORANEAMENTE TRE DIVINITA’: DIO, GESU’ E LA SANTISSIMA TRINITA’ E VENERIAMO STATUE ED IMMAGINI SACRE, REATI PER I QUALI LA LEGGE CORANICA PREVEDE LA PENA DI MORTE.

E LA SINISTRA NONOSTANTE TUTTO QUESTI SEGNALI DI RISCHIO E PERICOLI PER NOI TUTTI , FINORA, E’ RIMASTA SILENTE, COME SE CIO’ FOSSERO FATTI INNOCUI E P PER NULLA IMPORTANTI PER LA NOSTRA STESSA SOPRAVVIVENZA DEMOCRATICA.

ECCO COMUNQUE COSA SI LEGGE NEL SEGUENTE LINK, SULL’INTERVENTO DEL CITATO DR. PICCARDO FATTO DI RECENTE NEL CORSO DEL PROGRAMMA QUARTA REPUBBLICA DI RETE 4 MEDIASET:

Viaggio nell'islam radicale: "Le adultere? Prese a sassate"

 

il Giornale

https://www.ilgiornale.it › news › politica › viaggio-ne...

3 giorni fa — ... Quarta Repubblica" nelle comunità italiane dopo le parole dell'imam di Birmingham. ... Piccardo a dire di più su uno dei temi fondamentali dell ...

 

VERGOGNA VERGOGNA

 

Cuneo, 14.09.2023

 

Rinaldo

 
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