Creato da Caino2007dgl il 26/10/2010
LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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Messaggi del 02/01/2024

SECOLO XXI - ANNO 2024: LESIONI COLPOSE A CAPDODANNO, IN BIELLA, IN LUOGO PRIVATO, CON ARMA DELL'ON. E. POZZOLO

Post n°1296 pubblicato il 02 Gennaio 2024 da Caino2007dgl

 

LE CONSEGUENZE DI AZIONI OMISSIVE IMPERDONABILI ED INESCUSABILI A LIVELLO COLPOSO, DA PARTE DI CHI DETIENE LEGALMENTE UN’ARMA DA SPARO ED IL RELATIVO MUNIZIONAMENTO, PER CUI E’ ANCHE AUTORIZZATO A PORTARLA IN LUOGO PUBBLICO OD APERTO AL PUBBLICO, DEBBONO ESSERE PESANTISSIME.

 

INFATTI I PRINCIPI PREVISTI DALL’ART. ART. 3 DELLA COSTITUZIONE, VALGONO PER TUTTI ANCHE E SOPRATTUTTO PER CHI E’ PARLAMENTARE DELLA REPUBBLICA ANCHE SE NON HA GIURATO SULLA COSTITUZIONE ALL’ATTO DI OTTENERE TALE CARICA PUBBLICA, ESSENDO IL FATTO STATO COMMESSO CHIARAMENTE IN TOTALE VIOLAZIONE DELL’ART. 54 DELLA COSTITUZIONE IN RELAZIONE ALL’ART. 20 DELLA LEGGE NR. 110 DEL 1975,

TALE REATO E’ SEMPRE COMMESSO CONTRO L’INTERESSE DELLA SICUREZZA PUBBLICA IN GENERALE .

 

ECCO DI CHE COSA SI TRATTA:

Fatti

Spari di Capodanno: ferito il genero di un agente della scorta di Delmastro, colpo partito dalla pistola di un deputato di Fdi

01 gennaio 2024 • 18:04Aggiornato, 01 gennaio 2024 • 20:12

 

Durante i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno, a Rosazza nel biellese, è stato ferito accidentalmente alla gamba un uomo con un proiettile partito dalla pistola appartenente a Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia. Che puntualizza: «Non ho sparato». Sul caso indaga la procura di Biella

Un'ossessione quella per le armi. A destra, non è una novità. E nella notte di San Silvestro c’è stato un giallo: prima si era diffusa la notizia che un deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, avrebbe ferito accidentalmente, con un colpo d’arma da fuoco, il genero di un agente della scorta del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove. Versione che il diretto interessato ha smentito all’Ansa: «In merito all'incidente accaduto la notte di Capodanno nella sede della Pro Loco di Rosazza, confermo che il colpo di pistola - da me detenuta regolarmente - che ha ferito uno dei partecipanti alla festa è partito accidentalmente, ma non sono stato io a sparare». Pozzolo è titolare di una licenza e aveva quindi con sé l’arma, pare un mini-revolver, evidentemente carica. Le ferite subite dal parente dall’agente di polizia sono state di lieve entità. Il 31enne è stato dimesso già nella giornata dell’1 gennaio. 

Pozzolo, secondo la ricostruizione, si è unito in tarda serata alla festa organizzata, nella sede della proloco, dalla sindaca di Rosazza, Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario che era presente sul posto. Inizialmente, invece, Pozzolo aveva cenato in famiglia, aggiungendosi successivamente ai festeggiamenti. Per fare piena chiarezza sulla vicenda, la procura di Biella ha aperto un’inchiesta.

La versione di Delmastro

«Non mi sono accorto di nulla. Era l’una passata, la festa era praticamente finita. Ero fuori nel piazzale e stavo caricando in macchina le prime borse con il cibo che era avanzato e diviso tra tutti. Sono rientrato per prendere altre borse, quando mi hanno raccontato che era partito un colpo di pistola e che una persona era rimasta ferita», ha detto a La Stampa Delmastro Delle Vedove, ricostruendo l’accaduto della notte scorsa. Il sottosegretario ha quindi atteso l’ambulanza per i soccorsi all’agente. 

L’incidente arriva, peraltro, a pochi giorni dalla proposta di legge, successivamente ritirata, del partito di Giorgia Meloni per dare la possibilità ai 16enni di avere fucili da caccia. L’iniziativa del senatore Bartolomeo Amidei era stata già calendarizzata a Palazzo Madama. Solo lo stop imposto dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha frenato l’iter del provvedimento, che avrebbe reso meno stringenti i vincoli per la caccia, oltre appunto a prevede l’uso di armi per i minorenni.

«Apprendiamo da notizie di stampa che in occasione del capodanno, un deputato di Fdi, armato e, sottolineiamo, che va in giro con il colpo in canna, ha ferito una persona vicina ad un agente di scorta al sottosegretario Delmastro delle Vedove», attacca la deputata del Pd, Debora Serracchiani. «Alla persona ferita va la nostra vicinanza, ma riteniamo questo un fatto gravissimo – aggiunge la parlamentare dem – e un ulteriore comportamento del tutto incompatibile con i ruoli istituzionali che si ricoprono. Ci aspettiamo che Giorgia Meloni, segretaria del partito a cui appartengono gli esponenti protagonisti di tali azioni, intervenga per chiarire quanto accaduto e per adottare i provvedimenti conseguenti. In un paese normale ci si dimette per molto meno».

Chi è Emanuele Pozzolo

Pozzolo, vercellese 38 anni, è alla prima esperienza alla Camera dei deputati ed è considerato un uomo di fiducia di Delmastro, punto di riferimento di Fratelli d’Italia in Piemonte. In passato, però, era stato un dirigente della Lega: nel 2009 era infatti entrato nel consiglio comunale di Vercelli, eletto nelle liste dell’allora Carroccio.

Dopo qualche anno ha però scelto di passare con Fratelli d’Italia, diventando portavoce provinciale del partito di Giorgia Meloni. Nel 2019 il salto di qualità con l’ingresso nella giunta comunale di Vercelli con il ruolo di assessore alle politiche giovanili. Alle politiche del 2022 è entrato a Montecitorio, beneficiando della vittoria elettorale di Fratelli d’Italia. Il giallo dello sparo di Capodanno lo ha catapultato, suo malgrado, al centro dell’attenzione mediatica nazionale.

 

 

NOTIZIE TRATTE DAL SITO WEB:

https://www.editorialedomani.it/fatti/spari-di-capodanno-il-deputato-di-fdi-pozzolo-ferisce-un-agente-della-scorta-di-delmastro-t0uiftp0

 

 

DUNQUE L’OMESSA CUSTODIA DELLA PROPRIA ARMA DA SPARO COMMESSA DALL’ON. EMANUELE POZZOLO CHE E’ PUNITA DALL’ART. 20 DELLA LEGGE NR. 110 DEL 1975 COSTITUISCE FATTO GRAVISSIMO , ANCHE SE ESSO DETERMINA SOLO UNA CONTRAVVENZIONE PENALE, CHE LA SIGNORA DR.SSA GIORGIA MELONI NON PUO’ ASSOLUTAMENTE DERUBRICARE A SEMPLICE INCIDENTE FORTUITO.

 

ECCO DI CHE COSA PARLO:

 

L' art. 20 bis della legge 110/75 sanziona e punisce colui che, pur detenendo legalmente un'arma, omette di custodirla “diligentemente”. La norma non prescrive alcun accorgimento particolare al comune cittadino, purché vengano adoperare le dovute cautele affinché non sia “agevole” a terzi impossessarsi dell'arma.

 

ECCO IL TESTO DI LEGGE CHE SI PUBBLICA IN STRALCIO:

 

Art. 20

Custodia delle armi e degli esplosivi
Denunzia di furto, smarrimento o rinvenimento



La custodia delle armi di cui ai precedenti articoli 1 e 2 e degli esplosivi deve essere assicurata con ogni diligenza nell'interesse della sicurezza pubblica. Chi esercita professionalmente attività in materia di armi o di esplosivi o è autorizzato alla raccolta o alla collezione di armi deve adottare e mantenere efficienti difese antifurto secondo le modalità prescritte dalla autorità di pubblica sicurezza.
Chiunque non osserva le prescrizioni di cui al precedente comma è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con l'arresto da uno a tre mesi o con la ammenda fino a lire cinquecentomila.

Porto d'armi ed omessa custodia. - Studio Legale “Il Mio Diritto”

 

Il mio diritto

https://www.ilmiodiritto.it › Blog

 

 

ELLA DEVE QUINDI PRETENDERE UN PASSO INDIETRO ALL’ON. POZZOLO PER AVERE DIMOSTRATO INSUFFICIENTE SENSO DI RESPONSABILITA’ RISPETTO ALLA CORRETTEZZA RELATIVA ALLA DETENZIONE , PORTO ED ED USO DELLA SUA ARMA DA SPARO CHE NON E’ CERTAMENTE UNA LEZIONE POSITIVA A LIVELLO EDUCATIVO GENERALE.

 

QUINDI DEVE PRETENDERE CHE EGLI RIMETTA IL SUO MANDATO PARLAMENTARE IN QUANTO DIVENTATO INDEGNO ED INDECOROSO RISPETTO A QUANTO PREVISTO TASSATIVAMENTE DALL’ART. 54 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE.

 

 

IL QUESTORE CHE RILASCIO’ LA LICENZA DI POLIZIA PER L’ACQUISTO EX ART. 35 TULPS E NE AVALLO’ LA DETENZIONE EX ART. 38 TULPS, UNA VOLTA RICEVUTO COPIA DEL RAPPORTO DI POLIZIA GIUDIZIARIA , DEVE IMMEDIATAMENTE PROPORRE AL SIG. PREFETTO DELLA PROVINCIA COMPETENTE, L’OBBLIGO DI DISFARSI DELL’ARMA E DEL RELATIVO MUNIZIONAMENTO CON DIVIETO DI POTERNE ACQUISTARE ALTRE OVVERO PORTARNE LEGITTIMAMENTE ALTRE IN LUOGO PUBBLICO OD APERTO AL PUBBLICO , FUORI DALLA PROPRIA ABITAZIONE, PERCHE’ PERSONA RITENUTA CHIARAMENTE INCAPACE DI DETENERLA E PORTARLA CON SE, CORRETTAMENTE SECONDO QUANTO PRESCRITTO DAL CITATO. ART. 20 LEGGE NR. 110 DEL 1975.

 

 

SPERO CHE SI AGISCA COME SOPRA SUGGERITO IN QUANTO E’ EVIDENTE CHE ORA DOPO TALE GRAVE INCIDENTE CON LESIONI D’ARMA DA FUOCO COLPOSE , DA PARTE DELL’AUTORE CHE NON E’ IL PROPRIETARIO DELL’ARMA DA SPARO DE QUA,

L’OPPOSIZIONE POLITICA VI SI GETTERA’ A CAPO FITTO PER CERCARE DI INCRINARE E DANNEGGIARE L’IMMAGINE COESA E FORTE DELLA MAGGIORANZA DI GOVERNO, VIGLIACCAMENTE E VERGOGNOSAMENTE.

 

Cuneo ,li 02.01.2024

 

Rinaldo

 
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