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SECOLO XXI - ANNO 2024: PER LA STRAGE DI ERBA, FORSE SI RIAPRE IL CASO, GIUSTAMENTE

Post n°1305 pubblicato il 09 Gennaio 2024 da Caino2007dgl

 

STRAGE DI ERBA: Si riapre il caso?Keiron and Sofia Gustapane - April 21, 2023

 

Il sostituto procuratore Cuno Tarfusser ha chiesto di riaprire il caso sulla strage di Erba. A suo giudizio, infatti, Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati in via definitiva all’ergastolo per la strage di Erba, sono innocenti. La coppia sarebbe vittima di un terribile errore giudiziario.

Il caso 

La sera dell’11 dicembre 2006, al numero 25 di via Armando Diaz a Erba, divampa un incendio all’interno di uno degli appartamenti del condominio. Allarmati a causa del fumo, due vicini di casa entrano nella palazzina dove trovano un uomo ferito, Mario Frigerio: egli sarà l’unico sopravvissuto della strage. 

Dopo l’arrivo dei vigili del fuoco, vengono ritrovati quattro corpi senza vita: quello di Raffaella Castagna, Paola Galli, madre di Raffaella, un bambino di due anni di nome Youssef Marzouk, figlio di Raffaella, e la vicina di casa Valeria Cherubini.

La prima, Raffaella Castagna, 33 anni, è impiegata part-time in una comunità di assistenza a persone disabili; la donna è stata aggredita e colpita ripetutamente con una spranga. Paola Galli, madre di Raffaella, è una donna casalinga di 60 anni, ed è morta anch’essa per lesioni alla testa, dopo essere stata colpita ripetutamente. Il bambino, Yousef, è morto in seguito ad un unico colpo alla gola che aveva reciso la carotide.

Valeria Cherubini, cinquantacinquenne moglie di Mario Frigerio, viene aggredita con un’arma da punta e taglio, subendo 34 coltellate e 8 sprangate. All’arrivo dei primi soccorritori la donna è ancora viva, ma muore soffocata dal monossido di carbonio dovuto all’incendio. 

Le indagini

Le indagini inizialmente si concentrano su Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef. Marzouk, che aveva precedenti penali per spaccio di droga ed era uscito dal carcere grazie all’indulto del 2006, al momento dei fatti era in Tunisia. Rientrato in Italia, viene interrogato dai carabinieri che confermano il suo alibi e iniziano a sospettare di un regolamento di conti compiuto contro di lui.

Tra le altre piste seguite viene subito segnalato il comportamento anomalo di due vicini di casa di Raffaella Castagna, i coniugi Romano, che sin dall’inizio della vicenda si dimostrano disinteressati e presentano delle ferite alle mani. Questi sospetti portano gli inquirenti a sequestrare alcuni indumenti dei coniugi e a mettere sotto controllo l’abitazione ed l’automobile di questi.

Le intercettazioni ambientali indirizzano la pista verso di loro, in quanto i coniugi Romano non affrontano mai l’argomento nei colloqui, sebbene avessero presentato ai carabinieri uno scontrino risalente alla sera in cui era avvenuta la strage per indicare la propria estraneità ai fatti e un ipotetico alibi.

Related:  La fine del processo sulla “Trattativa Stato-mafia”

.Il 26 dicembre vengono disposti accertamenti tecnici sull’automobile, che portano gli inquirenti a scoprire delle tracce di DNA attribuite a Valeria Cherubini. I coniugi vengono, quindi, fermati l’8 gennaio 2007 e arrestati, dopo un lungo interrogatorio, il giorno seguente: l’uomo è accusato di omicidio plurimo pluriaggravato e la donna di concorso. 

Gli inquirenti risalgono ai frequenti diverbi esistenti fra i Romano e Raffaella Castagna, sfociate anche in una a causa civile fra le parti, che avrebbe dovuto svolgersi due giorni dopo la strage. Proprio in quell’occasione, i coniugi Romano avevano percosso la Castagna, che aveva sporto denuncia per ingiurie e lesioni. L’episodio era solo l’ultimo di una lunga lista di ostilità tra inquilini, frequentemente sfociati in diverbi e litigi. 

Il 10 gennaio 2007, davanti ai magistrati, i Romano ammettono di essere gli esecutori della strage, descrivendone dettagliatamente

i singoli atti, il tipo di ferite, la posizione dei corpi delle vittime e il tipo di armi usate. La confessione viene ribadita in sede di convalida di fermo al GIP e considerata attendibile alla luce dei particolari descritti poiché conoscibili solo da chi aveva vissuto la scena del delitto.

Le vicende giudiziarie dal 2007 ad oggi 

Il 10 ottobre 2007, durante l’udienza preliminare, i coniugi ritirano le loro dichiarazioni. 

La prima udienza si tiene il 29 gennaio 2008. Il 18 febbraio 2008 Olindo Romano accusa i carabinieri di averlo “convinto” a confessare, promettendogli in cambio pochi anni di carcere e l’immediata liberazione della moglie Rosa Bazzi. 

Mario Frigerio interviene nel processo in qualità di unico testimone oculare riconoscendo in Olindo Romano il proprio aggressore.

Il 28 febbraio 2008 Olindo Romano rilascia una seconda dichiarazione spontanea, insistendo sul presunto “lavaggio del cervello” effettuato dai carabinieri, e il 3 marzo 2008 la moglie dichiara di aver confessato dietro la promessa degli arresti domiciliari.

Il 2 aprile 2008 viene chiamato a testimoniare per la prima volta Mario Frigerio, che descrive con precisione la dinamica della strage, confermando la colpevolezza dei Romano. La difesa, allora, avanza domanda di ricusazione dei giudici, ritenendoli in posizioni pregiudiziali nei confronti degli imputati, ma il 17 novembre 2008 la Corte di Cassazione respinge tale richiesta. 

Il processo riprende con la requisitoria del pubblico ministero: vengono esibite le prove contro i Romano. Al termine della requisitoria, il PM chiede il massimo della pena per i due coniugi.

Related:  L'AI AL SERVIZIO DEL CRIMINE: Come punire?

Il 26 novembre 2008 la Corte d’assise pronuncia la sentenza di primo grado: i coniugi Romano sono condannati all’ergastolo con l’isolamento diurno per tre anni. Il 20 aprile 2010, anche la Corte d’assise d’appello di Milano conferma la sentenza di primo grado. Contro la sentenza vengono presentati due ricorsi per Cassazione, entrambi rigettati il 3 maggio 2011. 

La riapertura del caso e le motivazioni

In data 12 aprile 2023 il sostituto procuratore Cuno Tarfusser chiede di riaprire il caso, motivando tale richiesta in un documento di 58 pagine.

Alla base della decisione del sostituto procuratore Tarfusser vi sarebbe una nuova versione dei fatti prospettata dall’avvocato dei coniugi, Fabio Schembri, avvalorata da diversi elementi di prova, tra cui: le intercettazioni ambientali di quando Frigerio era in ospedale (mai entrate nel procedimento), gli audio e i video prodotti prima della confessione della coppia, e la relazione di un genetista secondo cui la traccia ematica individuata sul battitacco dell’auto di Olindo Romano sarebbe stata una “suggestione ottica” e non una traccia di sangue della Cherubini. 

Secondo l’avvocato, le ragioni della strage vanno ricercate in un regolamento di conti nel mondo dello spaccio. 

Il sostituto procuratore ha quindi esaminato le tre prove cardine alla base della condanna dei coniugi, evidenziandone le criticità, a partire dalla testimonianza di Frigerio. Infatti, a giudizio di Schembri e del sostituto procuratore, la testimonianza di Frigerio, centrale nella prova della colpevolezza dei coniugi, non può essere considerata attendibile: dati clinici acquisiti dopo il 2010 dimostrano che Frigerio “sviluppò, a seguito dell’aggressione, una disfunzione cognitiva provocata da intossicazione da monossido di carbonio, arresto cardiaco, shock emorragico e lesioni cerebrali focali”. Inoltre, proprio Frigerio, inizialmente aveva parlato di uno sconosciuto dalla pelle olivastra, mentre in un secondo momento aveva individuato Olindo come suo aggressore.  Per Tarfusser tali elementi hanno determinato “un complessivo scadimento delle funzioni cognitive necessarie a rendere valida testimonianza”.

Con riguardo alla macchia di sangue della Cherubini trovata sul battitacco dell’auto di Olindo, secondo il sostituto procuratore “le caratteristiche della traccia ematica, così come rilevate in sede di analisi, non risultano conciliabili con quanto sarebbe lecito attendersi a seguito delle precedenti operazioni di prelievo eseguite”. Infatti, tali operazioni risulterebbero carenti circa il rispetto di comuni parametri di attendibilità e verificabilità scientifica.

Questo potrebbe portare ad una serie di domande in termini di genuinità sia delle attività compiute, che degli atti redatti, che non possono rimanere senza risposta.  In particolare, ci si chiede perché tale accertamento, potenzialmente decisivo, sia stato svolto a 15 giorni di distanza da un solo brigadiere dei Carabinieri e non dagli specialisti del RIS che si trovavano già sul posto ed erano muniti della strumentazione tecnica adeguata.

Related:  COPPIE CRIMINALI: Il disturbo psicotico condiviso

La conclusione a cui è giunto il sostituto procuratore è che la coppia sarebbe vittima di un terribile errore giudiziario. Tale considerazione ha destato indignazione nei fratelli delle vittime, Pietro e Giuseppe Castagna, che si dicono increduli.

Autore: Sofia Gustapane

 

DAL SITO WEB: https://traileoni.it/2023/04/strage-di-erba-si-riapre-il-caso/

 

 

Com’era prevedibilissimo, anche se sono trascorsi quasi 18 anni dal fatto , il processo cosiddetti STRAGE DI ERBA, forse avrà un seguito in quanto la CORTE D’ APPELLO di BRESCIA ha dichiarato oggi l’ammissibilità delle domande di riesame proposte sia dalla difesa ed anche in appoggio dalla PROCURA GENERALE DI MILANO.

 

Infatti, come dimostrato dalle efficientissime inchieste anche degli inviati de LE IENE ITALIA 1, erano tantissime e troppe contraddittorie fra loro che non potevano passare alla fine inosservata ad un occhio attento come quello del magistrato suddetto della PROCURA GENERALE DI MILANO che ha compreso benissimo che le indagini svolte dai CC con a capo il noto generale GAROFANO dei RIS di PARMA, avevano svolto omettendo e non tenendo conto assolutamente molti aspetti davvero inquietanti che , alla fine , contando anche sul fatto che i due coniugi OLINDO erano e sono rimasti entrambi persone ignoranti nel vero senso del termine, non hanno mai compreso fino in fondo , probabilmente , ciò che stava accadendo loro.

 

Comunque , l’inchiesta delle JENE ha accertato in modo indiscusso, che l’unico testimone che era scampato a tale strage, sig. FRIGERIO, sentito subito dopo sia dai CC sia dal PM , ne è prova la conseguente registrazione audio, non AVEVA MAI INDICATO NE’ IL SIG, OLINDO NE’ LA SIG.RA BAZZI sua moglie come co-autori del gravissimo.

 

E, come seconda prova decisiva, c’è il fatto evidentissimo dimostrato sempre da tale importante inchiesta giornalistica , che una volta commesso il fatto de quo, i due corresponsabili , non avrebbero potuto in nessun caso FUGGIRE ED ABBANDONARE il locus delicti senza imbattersi nel gruppo di soccorritori ed i vigili del fuoco intervenuti immediatamente dopo l’accaduto .

Rispetto all’unica apparente prova rinvenuta sulla loro parcheggiata nel cortile, e perquisita da un CC che era entrato ed aveva avuto quindi modo di quasi sicuramente “insozzarsi” del sangue delle vititme, tale prova non risulta essere mai stata oggetto di rilevamento fotografico e quindi mai acquisita veramente.

 

E comunque, tale traccia di sangue di uno delle vittime, rinvenute nell’auto quasi sicuramente era stata oggetto di involontario trasferimento proprio da parte del CC che aveva perquisito l’auto che, però, il Comando CC del posto faceva risultare essere stata operata da quattro altri CC che pur non avevano svolto l’indagine de qua, specifica, sull’auto, avevano deliberatamente sottoscritto il relativo verbale di perquisizione, per me commettendo il delitto di falso ideologico. Presunto reato che io tempo fa ho debitamente segnalato per quanto di sua competenza alla PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA di MILANO perché lo accertasse eventualmente in modo chiaro e definitivo.

 

Il sig. OLINDO veniva indicato dal teste sopravvissuto sig. FRIGERIO dopo molto tempo , in circostanze dubbie e critiche, rispetto alle condizioni di salute di tale sfortunata persona. praticamente con un sistema d’interrogatorio che definire subdolo e scorretto è riduttivo.

E lo affermo, dopo avere seguito l’inchiesta de LE JENE in modo quasi certo al 99%.

 

Quindi non si comprende proprio come il PM che ha condotto le indagini abbia ritenuto valida e genuina l’identificazione dell’OLINDO da parte del sig. FRIGERIO dopo che quest’ultimo l’aveva escluso dalla scena del delitto in modo incontestabile.

 

A questo bisogna aggiungere che la coppia OLINDO – ROSA , al momento del fatto si trovavano fuori di casa a gustarsi una pizza come dimostrato dallo scontrino con ora e data fissati .

 

Ed, in particolare, non si capisce come i due abbiano potuto ripulirsi ed eliminare le prove del sangue da loro provocate in modo davvero abbondante , visto che né nella loro casa né sulle loro persone né sui loro abiti , i CC del gen. Garofano vi avevano potuto rilevare tracche anche se minimali del sangue delle vittime sparso dappertutto nei luoghi del reato. Cosa impossibile da potere evitare di sporcarsi.

 

Ora c’è il riesame: io come persona e cittadino di questa NAZIONE mi auguro che la coppia in argomento venga finalmente riconosciuta estranea ai fatti a loro addebitata suo tempo ingiustamente in quanto sicuramente innocenti.

 

ANCHE UN BAMBINO DI 10 ANNI LO AVREBBE COMPRESO DOPO AVERE ESAMINATO TUTTI GLI ELEMENTI RACCOLTI DAI CC OPERANTI.

 

COMUNQUE ASPETTIAMO DI CONSTATARE COSA ACCADRA’, ANCHE SE , DA CITTADINO , TEMO CHE , UNA VOLTA ASSOLTI PER NON AVERE COMMESSO IL FATTO, LO STATO ITALIANO SARA’ COSTRETTO A VERSARE LORO GIUSTAMENTE UN RISARCIMENTO MILIONARIO PER I 18 ANNI RIMASTI CARCERATI INGIUSTAMENTE DA INNOCENTI.

 

Chi pagherà ? Non i CC intervenuti e nemmeno il PM che ha condotto le indagini. E questo è cosa ingiusta e sbagliata per il popolo italiano che s dovrà caricare anche questa enorme spesa pubblica.

 

Cuneo,li 09.01.2024

 

Rinaldo

 
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SECOLO XXI - ANNO 2024: EUROPA E LA PRESENZA CATTIVA E MALEFICA E PERICOLOSA DELL'ISLAM

Post n°1304 pubblicato il 09 Gennaio 2024 da Caino2007dgl

RITENENDOLO UTILE, GIUSTO E CORRETTO E CON PREGHIERA DI ESSERE
ANNOTATO SOPRATTUTTO DAL VATICANO E DALLA MALEDETTA SINISTRA INCAPACE DI 
COMPRENDERE QUANTI RISCHI E PERICOLI SI CORRE IN OCCIDENTE PER LA
PRESENZA DI ISLAMICI CHE CI ODIANO E CI DISPREZZANO PER I NOTI MOTIVI,
PUBBLICO IL CONTENUTO DEL POST RICAVATO OGGI DAL PROFILO DEL NOSTRO
AMICO Carlo Scotti CHE E' STATO CENSURATO IGNOBILMENTE ED
INDISCRIMINATAMENTE DA FB A DIMOSTRAZIONE DI QUANTO SI SOSTIENE
DA TEMPO:

""Mi riferisco a coloro i quali sono dietro quell'algoritmo che stabilisce e commina
sanzioni per i frequentatori di facebook. Sono stato sanzionato per un mese, per aver
espresso un'amara opinione riguardo un filmato messo in rete, accaduto in Francia.
Nel filmato e in evidenza: "un pullman con le porte aperte e due magrebini credo, immigrati
cmq, hanno preso per le braccia e di peso, una giovane donna incinta, in evidente attesa...
e l'hanno scaraventa sul marciapiede, facendole fare un volo brutale e pericoloso. La signora
incinta, è svenuta ed è stata aiutata e rianimata da alcuni passanti, sotto lo sguardo sprezzante
e soddisfatto delle due risorse". Ora, è chiaro che ho avuto una reazione abbastanza fuori
dalle righe. Sono stato accusato di "istigazione all'odio" ovviamente facebook si è auto escluso
da ogni responsabilità!! Perdonate la presunzione, ma sono quasi convinto che i realizzatori
della medesima piattaforma, abbiano conseguito il diploma di quinta elementare, quindi in grado
di capire le cose semplici, tuttavia non hanno compreso che se consentono si metta in rete una
sorta di enorme esternazione viscerale, o per meglio dire: una enorme cacca, non potranno 
aspettarsi reazioni del tipo: "ma che meraviglia... che bei lineamenti, quasi una poesia"! È chiaro che ci sarà qualcuno che avrà una reazione pesante
e manderà gli ideatori al diavolo, anche in malo modo! Allora sussiste un errore in termini di
onestà, giacché qua c'è in tutta evidenza, un concorso di colpa!! Quindi anche i responsabili
della messa in rete del filmato, dovranno autobannarsi, giacché a loro volta istigatori di odio!
Non sono santi coloro che insinuano semi di discordia, saranno invece demoni... e si sa, i demoni
non possono quasi mai appellarsi alle negazioni plausibili. Ancora una cosa, sono stufo che
mettiate i miei commenti in fondo alla pagina, dietro tutti gli altri, senza rispettare termini di 
tempo, lo fate da mesi, allora cancellate il mio account e non se ne parli più, sarà magari
più onesto...
Saluti.""
SINISTRA MALEDETTA CHE ANCHE IN FRANCIA NON  HA PRESO ATTO E NOTA DEI RISCHI
E PERICOLI INSITI NELLA PRESENZA DELL'ISLAM RADICALE IN OCCIDENTE.
vergogna
Cuneo,li 09.01.2024
Rinaldo

 

 
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