Creato da luigifuda il 30/01/2007
Caulonia: l'amministrazione, l'opposizione, la società civile
 

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Post N° 132

Post n°132 pubblicato il 25 Ottobre 2008 da luigifuda

Caulonia Non si
parla d'altro: l'opposizione accusa un assessore
 



Nigeriane
sempre più un "caso": «Portate a raccogliere le olive»



CAULONIA – Le nigeriane, o almeno una parte di
quelle rimaste a Caulonia, dopo che un gruppo di sette è sparito facendo
perdere le tracce, «sono state portate in campagna negli uliveti di un
assessore per raccogliere le olive! Uno scandalo inaudito che dovrebbe far
riflettere chi ha pensato nei mesi scorsi che questa classe dirigente avrebbe
potuto risollevare le sorti del paese!».



A denunciare il fatto sono i consiglieri di
minoranza che hanno tappezzato i muri del centro storico e di Marina con un
documento. Le nigeriane di cui si parla fanno parte del gruppo di giovani che
godono di asilo politico e umanitario giunte a Caulonia lo scorso 10 settembre.
Il documento traccia anche , a quindici mesi dal suo insediamento, un bilancio
dell’operato dell’esecutivo guidato da Ilario Ammendolia.



Nei giorni scorsi la volontà di aderire alla
raccolta delle olive era stata segnalata da Osvaldo Cavallo, amministratore
unico della Carina, cooperativa sociale che affianca lo staff che cura l’ospitalità
delle nord africane. Un proposito, era stato evidenziato dallo stesso Cavallo,
che le richiedenti, beneficiando piena “libertà di movimento” avrebbero potuto
appagare a loro rischio e di chi eventualmente le avrebbe impiegate allo scopo,
non potendo fruire di alcun tipo di contratto di lavoro.



Ma c’è di più, ieri il circolo di Rifondazione
comunista “Ilario Macrì” in una nota ha denunciato che «davanti a numerosi
testimoni, il consigliere comunale di opposizione Vincenzo Rullo», dopo avere
affisso il manifesto «nel quale, tra l’altro si metteva in guardia l’opinione
pubblica dal pericolo che i nostri ospiti extracomunitari potessero essere
impiegati in attività lavorative incompatibili con le norme che disciplina la
loro permanenza nel nostro territorio», «veniva aggredito verbalmente e
inspiegabilmente, in maniera oltremodo pesante, dalla moglie di uno degli
assessori della Giunta Ammendolia».



Armando Scuteri



 



Dalla Gazzetta del Sud
del 25.10.08



 

 
 
 
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